1 La strategia nazionale nella nuova programmazione Leader Giuseppe Blasi 14 settembre 2007.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
1 Politiche di sviluppo rurale e strumenti di finanziamento 3° Parte IL FONDO EUROPEO AGRICOLO PER LO SVILUPPO RURALE (FEASR)
Advertisements

LA COOPERAZIONE TERRITORIALE EUROPEA
L’agricoltura sociale nel Piano Strategico Nazionale per lo sviluppo rurale Palermo, 21 maggio 2009.
La Politica Agricola Comune e il nuovo sviluppo rurale
Regional Policy EUROPEAN COMMISSION 1 Bruxelles, 15 maggio 2006 INCONTRO DEGLI STUDENTI DELLUNIVERSITA POLITECNICA DELLE MARCHE CON LE ISTITUZIONI EUROPEE.
Architettura della programmazione Programmazione Strategica: UE OSC – Orientamenti Strategici Comunitari STATOQSN Quadro Strategico Nazionale Programmazione.
Dott. Mauro Scattolini – Confcooperative Marche - Fedagri
Politica di sviluppo rurale
1 LE LINEE STRATEGICHE DEL PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE DELLE MARCHE Lorenzo Bisogni Ancona, 2 marzo 2007 SERVIZIO AGRICOLTURA FORESTAZIONE E.
DEL PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007/2013
Provincia Autonoma di Trento Programma Operativo FESR Obiettivo Competitività Regionale e Occupazione Unione Europea Repubblica Italiana Repubblica.
Il pacchetto giovani nella politica di sviluppo rurale
Presentazione della Strategia Integrata di Sviluppo Locale a cura di Gian Paolo Soria Volterra, 16 dicembre 2008 Seminario di informazione e aggiornamento.
La strategia per il programma di sviluppo rurale
1 La programmazione 2007/13 Asse III e IV Carmela De Vivo, INEA Potenza, 28 Giugno 2005.
Attuazione Approccio Leader Nelle Terre Pescaresi PSR 2007 – 2013 Asse IV.
Gli elementi innovativi della politica di sviluppo rurale La politica di sviluppo rurale nella PAC Palermo 17 e 18 Dicembre 2007 A cura di Serena Tarangioli.
Lo sviluppo rurale in Italia: fabbisogni e strategia dintervento Palermo, 23 Aprile 2008 Gli interventi a favore della diversificazione e della qualità
La programmazione 2007/13 Serena Tarangioli, INEA Potenza, 28 Giugno 2005 La Politica di Sviluppo Rurale.
La consulenza aziendale nella PAC 2014/2020: prospettive
1 Politiche di Coesione Linee guida della strategia comunitaria Competitività e Occupazione REGIONE UMBRIA Servizio Programmazione strategica.
Sviluppo e rinnovament o villaggi Cultura Promozione ECN.sys Promozione ECN.sys Aiuti diretti alle imprese Natura Filiera corta Giovani e categorie deboli.
Verso l’Intesa Programmatica d’Area Comelico-Sappada Linee-guida del documento programmatico d’area
FONDI EUROPEI E INFRASTRUTTURE, DARE FORMA ALLA BULGARIA DEL FUTURO Venerdì 12 dicembre, Roma.
1 PSR 2007 – 2013 RETE RURALE NAZIONALE Unione Province Italiane – 4 Aprile 2008 Riccardo Passero
Fondi strutturali Romania: PRINCIPI BASE. I FONDI STRUTTURALI Il 27/12/06 approvato dalla Commissione Europea il regolamento dei fondi strutturali per.
Struttura e contenuti del Programma
LA PROGRAMMAZIONE DEI FONDI STRUTTURALI IL POR SARDEGNA Sergio Diana – Membro del Team Europe della Commissione Europea.
FDL Dipartimento FRS FONDI STRUTTURALI Una risorsa finanziaria importante per lo sviluppo della Regione, del Paese e della Comunità Europea.
Il Documento Unico di Programmazione
2005 la riforma della Politica di sviluppo rurale per il Regolamento (CE) 1290/05 Introduzione di due strumenti finanziari Fondo Europeo Agricolo.
Interreg Marittimo PROGRAMMA DI COOPERAZIONE ITALIA-FRANCIA MARITTIMO
MiPAF – Direzione Generale dello Sviluppo Rurale 1 Ministero delle Politiche Agricole e Forestali Direzione Generale dello Sviluppo Rurale Giuseppe Blasi.
Seminario su “Lo sviluppo rurale nella programmazione regionale 2007 – 2013 – Regione Umbria, 19 dicembre 2005 Dott.ssa Ernesta Maria Ranieri LO SVILUPPO.
Piano di Sviluppo Rurale GAL APPENNINO BOLOGNESE.
Il Programma di sviluppo rurale della Regione Piemonte
Unione Europea L.E.A.D.E.R. Regione Puglia Gruppo di Azione Locale del Capo di S. Maria di Leuca s.r.l. PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE REGIONE PUGLIA 2007.
Il Programma Rete Rurale Nazionale DISR II – Programmi di sviluppo rurale 1.
In un contesto di difficoltà e crisi come quello attuale, il PSR diventa uno strumento importante per lo sviluppo e la crescita economica e sociale del.
SEMINARIO NAZIONALE UIL LE TEMATICHE AMBIENTALI NELLE POLITICHE DI COESIONE A cura Luigi Veltro UIL – Servizio Politiche Territoriali Dicembre 2015.
ROBERTO ALEANDRI DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA SVILUPPO RURALE CACCIA E PESCA AREA PROGRAMMAZIONE COMUNITARIA MONITORAGGIO E SVILUPPO RURALE.
La cooperazione per lo sviluppo delle aree rurali L’eredità Leader+ Barbara Zanetti LEADER+ - Le reti e la cooperazione tra le aree rurali del Mediterraneo.
13 Ottobre 2008 LA NUOVA PROGRAMMAZIONE 2007/2013 PROGRAMMA di SVILUPPO RURALE - PSR della REGIONE BASILICATA per il periodo
Donne agricoltura e multifunzionalità Conclusione del progetto sviluppato dal giugno 2010 al gennaio 2011 ”Le donne protagoniste della multifunzionalità”
“Il LEADER+ e le prospettive future” Francesca Cionco Alberobello 24 aprile 2007.
Alcuni dati dell’Umbria Contesto socio-economico : Popolazione residente = Superficie = Kmq Densità abitava = 107,3 ab. per kmq Potere d’acquisito.
Regione Autonoma Valle d’Aosta Assessorato Agricoltura e Risorse naturali Programma di Sviluppo Rurale
24 aprile 2007 Alberobello Lo sviluppo rurale e il ruolo dei GAL nella programmazione Francesco Mantino (INEA, Rete Nazionale per lo sviluppo.
PROGETTI INTEGRATI DI FILIERA dall’elaborazione del progetto all’attuazione I progetti integrati di filiera in Italia: obiettivi e strategie regionali.
DALL’ACCORDO DI PARTENARIATO AL PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE : IL COMMUNITY-LED LOCAL DEVELOPMENT (CLLD) di Francesco Mantino Tavolo tecnico.
LA NUOVA RETE RURALE NAZIONALE SI PRESENTA Intervento del dr. Giuseppe Cacopardi DIRETTORE GENERALE DELLO SVILUPPO RURALE MILANO, LUNEDÌ 14 SETTEMBRE -
La dimensione territoriale nel Quadro Strategico Nazionale Stato d’attuazione e ruolo dei Comuni Quarta edizione – 2014 Principali evidenze Roma,
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II FACOLTÀ DI ARCHITETTURA IL PSR IN CAMPANIA IL PSR IN CAMPANIA.
Le scelte strategiche nel PSR Puglia 2007 – 2013 Bari, 14 settembre 2007 Massimiliano Schiralli Convegno Il Leader nel PSR 2007/2013 Lo sviluppo rurale.
28 Maggio Sala Pirelli - Consiglio regionale della Lombardia FONDI STRUTTURALI RISULTATI, PROBLEMI APERTI E PROSPETTIVE IN VISTA DELLA.
Sviluppo Rurale Direzione Generale Agricoltura e Sviluppo Rurale Approccio Leader.
Le iniziative di formazione sostenute dalla politica di sviluppo rurale Alessandra Pesce.
La nuova politica di sviluppo rurale: opportunità per l’ambiente e lo sviluppo sostenibile dei territori Antonella Trisorio La politica.
Fondi Strutturali Obiettivo “Competitività regionale” PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE - FERS.
Agriregionieuropa 1 Commissione Europea - Legacoop Agroalimentare La politica di sviluppo rurale dell’UE Franco Sotte Franco Sotte è professore ordinario.
L’attuazione dell’Asse IV giugno - dicembre 2013 presentazione è stata realizzata dall’INEA nell’ambito delle attività della Task Force Leader – Rete Rurale.
Testo Sviluppo aree forestali e miglioramento redditività delle foreste Diversificazione in attività extra-agricole e creazione/sviluppo imprese Servizi.
Presentazione dello stato di attuazione del Programma di Sviluppo Rurale della Regione Toscana della Regione Toscana.
Presentazione della Rete Rurale Nazionale Task Force Leader La Dimora dei Cavalieri - Vaglio di Basilicata (PZ) Laboratorio LEADER 21 giugno M. Assunta.
1 Start up dei Gal L’approccio Leader In Italia Confronti regionali ed avanzamento La Dimora dei Cavalieri – Vaglio (PZ)
02/06/2016 Catania 1 Evento di Lancio del Programma e presentazione primo bando Auditorium Monastero dei Benedettini Catania 25 gennaio 2010 Presidenza.
PSR SICILIA Animazione, attivazione e coinvolgimento del Partenariato per l’elaborazione della Strategia Comune di Sviluppo del Territorio.
IL DOCUMENTO STRATEGICO PRELIMINARE DELLA VALLE D’AOSTA Nadia Savoini - Luigi Malfa Aosta, 20 marzo 2006.
Università degli studi “Mediterranea” di Reggio Calabria Dipartimento di Agraria.
La progettazione integrata nel Fondo FEASR: pacchetti di azioni, progetti di filiera, progetti territoriali e metodo LEADER L’approccio integrato nelle.
Transcript della presentazione:

1 La strategia nazionale nella nuova programmazione Leader Giuseppe Blasi 14 settembre 2007

2 Il negoziato con la Commissione europea

33 21Programmi regionali 1Programma nazionale « rete rurale » 16PSR « Competitività »: 4,110Miliardi di € 5PSR « Convergenza »: 4,141Miliardi di € 1Rete rurale nazionale: 0,041Miliardi di € _______________ Totale quota Feasr 8,292Miliardi di € Quota Nazionale 8,395Miliardi di € (*) _______________ Totale risorse disponibili16,687Miliardi di € (*)Di cui 1,487 Miliardi di € (8,9% del totale) a carico delle Regioni Le risorse finanziarie 3

44 Sulla base delle esigenze identificate e delle strategie di Lisbona e Göteborg, il PSN individua 3 obiettivi strategici:  Miglioramento della competitività del settore agricolo e forestale  Miglioramento dell’ambiente e dello spazio rurale  Qualità della vita nelle zone rurali e diversificazione dell’economia rurale Risorse disponibili: Quota FEASR 8,292 Miliardi di Euro Quota Nazionale 8,395 Miliardi di Euro TOTALE16,687 Miliardi di Euro Equilibrio tra assi: Asse 1: 39,0%Asse 2: 43,2%Asse 3: 14,7%Leader 6,7% Assistenza Tecnica: 3,1% (di cui Rete nazionale: 0,5%) Le risorse e gli obiettivi

5 miglioramento della competitività del settore agricolo e forestale:  Ammodernamento, innovazione nelle imprese e integrazione di filiera - Principali misure: investimenti nelle aziende agricole e transformazione/commercializzazione  Sviluppo della qualità dei prodotti agricoli e forestali - Principali misure: partecipazione ai regimi di qualità, informazione e promozione dei prodotti di qualità, investissements dans les exploitations agricoles et transformation/commercialisation  Rafforzamento dotazione infrastrutture fisiche e telematiche - Principali misure: investimenti relativi alle infrastrutture fisiche e innovazione tecnologica, risorse idriche, logistica  Miglioramento delle capacità imprenditoriali e professionali e ricambio generazionale – Principali misure : Formazione, informazione, consulenza, primo insediamento dei giovani agricoltori. Equilibrio tra priorità: 1 e 2 : peso preponderante; 3: peso importante soprattutto nelle regioni Convergenza. La strategia: Asse 1 (39,0% delle risorse)

6 miglioramento dell’ambiente e dello spazio rurale:  Conservazione della biodiversità, protezione e diffusione dei sistemi agroforestali di alto valore naturale - Principali misure: agroambiente e benessere degli animali, investimenti non produttivi, imboschimento  salvaguardia qualitativa e quantitativa delle risorse idriche superficiali e profonde - Principali misure: agroambiente, imboschimento, azioni silvo-ambientali  Riduzione dei gas a effetto serra – Principali misure: agroambiente e benessere degli animali, imboschimento, aztioni silvo-ambientali e ricostituzione del potenziale silvicolo e azioni di prevenzione  Salvaguardia del territorio (suolo, paesaggio e territorio) – Principali misure : agroambiente, imboschimento, azioni silvo-ambientali. Equilibrio tra priorità: Le quattro priorità hanno lo stesso peso (differenziazione su base regionale/territoriale). Focus sull’agricoltura biologica e integrata La strategia: Asse 2 (43,2% delle risorse)

7 Qualità della vita / diversificazione dell’economia rurale:  miglioramento dell’attrattività dei territori rurali per le imprese e la popolazione - Principali misure: servizi di base per l’economia e la popolazione rurale, rinnovamento e sviluppo dei villaggi, conservazione e valorizzazione del patrimonio rurale.  mantenimento e creazione di nuove opportunità d’impiego nelle zone rurali- Principali misure: diversificazione (agriturismo, produzione di energia, valorizzazione dei prodotti del territorio, agricoltura sociale), creazione e sviluppo delle micro-imprese e promozione attività turistiche. Equilibrio tra priorità: Le due priorità hanno lo stesso peso Differenziazione territoriale: L’asse 3 è concentrato nelle zone C e D. Leader (6,7% delle risorse)  Rafforzamento della capacità di programmazione e gestione locale  Valorizzazione delle risorse endogene nei territori La strategia: Asse 3 (14,7% delle risorse)

Elaborazione dati Rete nazionale

9 Il Leader nei PSR

10 Il Leader nei PSR – Misure Asse I Raccolta ed elaborazione dati Rete nazionale Abruzzo,Basilicata, Bolzano, Calabria, Campania, Marche, Piemonte, Toscana, Trento, Veneto, Umbria

11 Il Leader nei PSR – Misure Asse II Raccolta ed elaborazione dati Rete nazionale Abruzzo,Basilicata, Bolzano, Calabria, Campania, Marche, Piemonte, Toscana, Trento, Veneto, Umbria

12 Il Leader nei PSR – Misure Asse III Raccolta ed elaborazione dati Rete nazionale Abruzzo,Basilicata, Bolzano, Calabria, Campania, Marche, Piemonte, Toscana, Trento, Veneto, Umbria

13 Le tre fasi del LEADER in Italia  2000  1994  territori 203 territori 132 territori Avvio Conferma e diffusione LEADER I LEADER II Consolidamento metodo  2007 LEADER+ 10 milioni pop. 10,7 milioni pop. 600 meuro 490 meuro 18 partner (media) 27 partner (media)

14 Il Leader nei PSR Confermate le specificità Leader: a) strategie di sviluppo locale territoriali partenariato pubblico-privato b) partenariato pubblico-privato approccio dal basso verso l'alto c) approccio dal basso verso l'alto strategia multisettoriale d) strategia multisettoriale approcci innovativi e) realizzazione di approcci innovativi cooperazione f) diffusione della cooperazione rete g) collegamento in rete di più partenariati I PSL possono attingere dalle misure previste nei tre assi Per aumentarne l’efficacia, la strategia dovrebbe concentrarsi su pochi temi, strettamente legati agli obiettivi prioritari dei PSR Distribuzione risorse Leader nei PSR italiani Distribuzione risorse Leader nei PSR italiani (media): 54% Asse III 15% Asse I 10% Asse II 6% alla cooperazione; 15% animazione e gestione GAL Nella maggior parte dei casi, la scelta dei temi prioritari viene rimandata alle proposte progettuali dei GAL. Alcune Regioni assegnano alle Province il compito di dettagliare le strategie locali.

15 Il Leader nella programmazione Struttura del GAL: Si privilegia una forma giuridica definita Territorializzazione Territorializzazione: Si fa riferimento alle aree individuate dal PSN, con eventuali adattamenti Numero dei GAL Numero dei GAL: Alcune Regioni confermano i GAL esistenti, altre prevedono un leggero aumento Struttura del GAL: L’emissione del bando è prevista entro un anno dall’approvazione del PSR Cooperazione Cooperazione: Generale tendenza ad un aumento della dotazione finanziaria e attivazione misura contestualmente al PSL, per quanto molte Regioni rimandano ad un bando successivo Quale ruolo per i GAL Quale ruolo per i GAL: Il POR (QSN), i nuovi strumenti di cooperazione, la ricerca, la programmazione FAS

16 Le zone rurali A. Poli urbani B. Zone rurali con agricoltura intensiva C. Zone rurali intermedie D. Zone rurali con problemi globali di sviluppo A. Poli urbani 8% superficie 43% popolazione B + C + D 92% superficie 57% popolazione

17 La Rete Rurale Nazionale Art. 68 Reg. CE n. 1698/05 (Dec. del )  Programma gestito dal Mi.P.A.A.F. non più limitato solo al LEADER  Riunisce organizzazioni e istituzioni impegnate nello sviluppo rurale  0,5% dell’intera dotazione FEASR (nel 4% assistenza tecnica PSR)  Obiettivi: assistenza tecnica, supporto alla cooperazione, diffusione informazioni, riproduzione di buone pratiche  4 linee di intervento: miglioramento della governance rafforzamento della capacità progettuale diffusione delle buone prassi e delle conoscenze gestione della Rete

18 Realizzata una prima brochure informativa scaricabile dal sito Mipaaf: (Sezione: Sviluppo rurale, Programmi , Rete Rurale Nazionale) Entro pochi giorni saranno disponibili anche le versioni in inglese, francese, tedesco, spagnolo e polacco

Beneficiario finale Organismo Pagatore Richiesta di pagamento CIRCUITO FINANZIARIO LEADER Modello centralizzato GAL per informazione Pagamento Conferma

Beneficiario finale Organismo Pagatore Richiesta di pagamento CIRCUITO FINANZIARIO LEADER Modello decentralizzato GAL PagamentoRimborso Richiesta di rimborso