Il contratto della viabilità Seminario d’approfondimento 13 novembre 2008 Roma Hotel Quirinale.

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Transcript della presentazione:

Il contratto della viabilità Seminario d’approfondimento 13 novembre 2008 Roma Hotel Quirinale

Problematiche perimetro contrattuale Panoramica dei tre gruppi di riferimento La riorganizzazione dell’A.N.A.S. e la costituzione di nuove società di Global Service Gli atteggiamenti del Gruppo Gavio, Atlantia,….. distacco traforo Frejus, impianti, manutenzione. Il Nord Est e la Holding Friulia Gli altri marino masucci2

Quali motivazioni  : ”….per evitare la frantumazione della rappresentanza, occorre immaginare che chi è più vicino a dove si genera il lavoro tuteli e rappresenti il lavoratore (sindacato di prossimità)  La presenza di più contratti nel medesimo posto di lavoro, spingerebbe le aziende a ricercare quello più basso ( shopping contrattuale)  E’ innegabile un depotenziamento del potere contrattuale e delle tutele dei lavoratori  Non accedere a relazioni di Gruppo comporta la possibilità di non cogliere il nuovo che avanza (la riserva indiana). marino masucci3

Le linee guida della riforma Va effettuata una verifica in ordine alla razionalizzazione delle aree di copertura dei CCNL (oltre 400) prevedendo la possibilità di accorpamento per aree omogenee e per settori favorendo la riunificazione dei contratti analoghi facenti riferimento a diverse organizzazioni di rappresentanza datoriale marino masucci4

NewCo o esternalizzazioni e nuove attività Area di rappresentanza Federazioni dei trasporti, applicazione contratto della viabilità. Valutazione e definizione condivisa di sostenibilità e competitività del progetto Confronto sul piano industriale, analisi costi e benefici, analisi comparativa competitors marino masucci5

La riforma degli assetti contrattuali In Italia, le retribuzioni reali per occupato, nel periodo 1996 – 2005, sono cresciute meno che nella media UE. Negli ultimi anni l’Italia ha perduto progressivamente terreno sul piano della produttività. La crescita è attualmente il tema prioritario per il nostro Paese. La scarsa diffusione della contrattazione integrativa ha determinato una centralizzazione eccessiva delle dinamiche retributive che, assorbendo una quota media stimata della produttività ha sterilizzato lo sviluppo delle retribuzioni. Gli spazi attualmente lasciati dai contratti collettivi nazionali alla contrattazione integrativa sono minimi mentre cresce l'impatto delle decisioni dei governi regionali e locali sulle condizioni di vita e sull'organizzazione del lavoro e dei sistemi produttivi. L'insufficienza della contrattazione collettiva di secondo livello, ovvero aziendale o territoriale nel fornire risposte collettive ai bisogni delle lavoratrici e dei lavoratori nei luoghi di lavoro ha aperto margini di manovra integrativi e complementari nella contrattazione individuale fra lavoratore e azienda, con la determinazione diretta o unilaterale del datore di lavoro di elementi retributivi variabili

CRISI DEL MODELLO del 23 Luglio 1993 Difficoltà contratti nazionali Inflazione di riferimento  programmata Tempistiche  ritardi e allungamenti contratti (mediamente il ritardo è intorno agli 11 mesi) Secondo livello: Estensione II° livello in Crisi  (rapporto Cnel) Contrattazione territoriale solo per “prassi”

Sul CCNL Dal Tasso inflazione programmata all’Indice previsionale consumi armonizzato IPCA (-energia) Con il nuovo indicatore previsionale triennale per l’inflazione i salari aumenteranno del 2,1% in più nel triennio 2009 – 2011 rispetto al tasso di inflazione programmata del Governo per lo stesso periodo Risultato: 2009 – ,1% (corrispondente ad un minimo di 400 € all’anno nel triennio in più rispetto agli incrementi contrattuali previsti con l’inflazione programmata) Il nuovo indicatore previsionale triennale: cos’è e come viene calcolato Il nuovo indice previsionale (l’IPCA al netto dell’energia) è più alto del 2,1%, nel triennio 2009 – 2011, del tasso di inflazione programmata dal Governo cumulato nello stesso periodo A questi miglioramenti vanno aggiunti gli effetti positivi derivanti dal recupero certo degli scostamenti fra l’inflazione programmata e quella effettiva che verrà integrato nei minimi tabellari triennio Inflazione programmata IPCA - energiadifferenza ,60% 6,70%+2,1% NOTA BENE: Anche il paniere della scala mobile era depurato dall’incremento dei prezzi dei prodotti petroliferi. L’accordo del ’93 che parlava di aumenti depurati dalle “ragioni di scambio” internazionali, considera tutti gli elementi di natura inflattiva importati ( non solo i prodotti petroliferi)

“LINEE GUIDA DI RIFORMA DELLA CONTRATTAZIONE” Obiettivi TRATTATIVA ccnl: Conferma 2 livelliokDefinizione compiti e non sovrapposizione Riduzione n. ccnl (400)okRazionalizzazione per aree omogenee e settori CCNLokConferma ruolo centrale regolatore e difesa potere di acquisto retribuzioni TriennalizzazioneokUnificazione parti normativa ed economica Recupero differenzialeokmeccanismo di recupero certo entro la fine del periodo di vigenza contrattuale Superamento inflazione programmata okriferimenti più realistici sull’aumento dei prezzi – IPCA su base triennale depurato energia Copertura dalla decorrenza*Dalla data di scadenza del precedente contratto Base di calcolo*Valore riferimento: minimi+scatti+indennità fisse Anticipo negoziato e moratoriaok6+1 tregua più lunga e anticipo del negoziato Sanzioni per violazioni unilaterali ok Soluzione eventuali controversie con procedure di raffreddamento e conciliazione tra le parti nessun caso riguardare lavoratori o delegati ma solo le organizzazioni sindacali e datoriali nella più esplicita reciprocità.

IL SECONDO LIVELLO ERG elemento retributivo di garanzia okPer tutti i lavoratori che non hanno aumenti a livello aziendale nei 4 anni (importo da definire a livello di categoria) incentiviokStrutturalità -> cumulo detassazione 10% + decontribuzione 3-5%. PIU’ SOLDI SUL NETTO IN BUSTA! E incentiva contratti aziendali territoriale*Secondo prassi in essere…(stesso testo ’93) moratoriaok2 + 1 tregua sindacale (da ambo le parti) 2 mesi prima della scadenza e nel mese successivo DiffusioneokLinee guida per modelli standard di premio variabile nelle piccole imprese

IPCA: cos’è e come viene calcolato Il nuovo indice previsionale armonizzato europeo dei prezzi al consumo verrà calcolato da un ente terzo sulla base dell’indicatore IPCA, che viene elaborato e pubblicato dall’Istat nonché inviato mensilmente all’Eurostat. L’IPCA è calcolato sulla quota parte dei consumi di beni e servizi che hanno regimi di prezzo comparabili nei diversi paesi dell’Unione Europea ed è utilizzato per misurare la dinamica dei prezzi in questi paesi. Le tipologie di spesa per consumo considerate per il calcolo dell’IPCA sono in gran parte quelle utilizzate per il calcolo dell’indice nazionale dei prezzi al consumo (NIC); vengono esclusi o trattati con una diversa metodologia alcuni prodotti quali lotto e lotterie, concorsi pronostici, servizi relativi alle assicurazioni vita e servizi socio sanitari. Conseguentemente anche il sistema di ponderazione dell’IPCA differisce leggermente da quello usato per il calcolo del NIC. L’indice preso in esame nelle linee guida si differenzia tuttavia dall’IPCA poiché a quest’ultimo viene sottratta la componente relativa ai beni energetici. Per il periodo è possibile approssimare dai dati dell’ISTAT un valore per l’indice di riferimento. Per il periodo previsionale, al solo scopo di effettuare delle prime approssimazioni, si può prendere in considerazione un indice analogo che viene calcolato nelle previsioni di consenso al CNEL: la core inflation. Questa depura l’IPCA non solo della componente energetica ma anche di quella relativa ai prodotti alimentari freschi (la cui dinamica dei prezzi verrà invece inclusa nell’indice considerato nell’accordo). Come si vede nella tabella 1 il nuovo indicatore (l’IPCA al netto dell’energia) presenta valori sempre superiori all’inflazione programmata dal Governo (TIP).

Quali comparazioni per giudicare la possibile intesa 1) il sistema di luglio ’93 2) la prassi dal ’99 in poi MA SOPRATTUTTO: le spinte verso la DEREGOLAZIONE degli ultimi 12 mesi  VALORE DI NUOVE REGOLE IN UN CONTESTO CHE SPINGE VERSO “REGOLE ZERO“ Che ben si coniuga con chi sostiene il conflitto come un fine

La lotta all’inflazione L’inflazione  erode il potere di acquisto dei salari  Redistribuisce ricchezza dai salari in favore dei profitti e delle rendite

Nuova contrattazione per un nuovo Sindacato! GRANDE OCCASIONE DI RILANCIO DEL SINDACATO CHE AGGIORNA GLI STRUMENTI DELLA SUA AZIONE E LI RENDE: - PIU’ EFFICACI E PIU’ PARTECIPATIVI. - LA MANCATA DEFINIZIONE DI NUOVE REGOLE ATTRAVERSO UN ACCORDO SINDACALE MANTIENE LA SITUAZIONE ATTUALE: CON I LIMITI, LE DIFFICOLTA’ CHE PESANO PESANTEMENTE SUI LAVORATORI. Non rinnovare è forte il rischio arretramento su tutti i fronti: tra i lavoratori e nel paese. - RIPRENDERE CONFRONTO ANCHE PER DEFINIRE REGOLE CONDIVISE PER LA RAPPRESENTANZA E LA DEMOCRAZIA