“La relazione con le famiglie come dimensione della qualità dei servizi educativi” Coordinamento Pedagogico Provinciale Parma, 4 settembre 2013
“…con i bambini te la cavi sempre, è con le famiglie che….” Un’insegnante di scuola dell’infanzia “Ma io non pensavo di venire a fare questo lavoro per curare le mamme, pensavo di lavorare con i bambini!” Una giovane educatrice
“Voi dovete capire che se ci catturate a noi mamme il 90% del lavoro è fatto!” Una mamma
“Se con i bambini la relazione non si è differenziata particolarmente da quella con i coetanei italiani, con le famiglie le difficoltà si sono susseguite senza sosta per tutto l’arco dell’anno…di fronte a queste difficoltà penso diventi essenziale mettere in campo strategie che abbiano come fine principale il benessere del bambino che frequenta il nido, ma anche la relazione con le famiglie cercando un confronto chiaro e produttivo” Un’educatrice
5 LINEE GUIDA PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PROGETTO PEDAGOGICO E DELLA METODOLOGIA PER LA VALUTAZIONE DEI SERVIZI EDUCATIVI PER LA PRIMA INFANZIA 15 Febbraio 2012 Coordinamento Pedagogico Provinciale Parma LINEE GUIDA PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PROGETTO PEDAGOGICO E DELLA METODOLOGIA PER LA VALUTAZIONE DEI SERVIZI EDUCATIVI PER LA PRIMA INFANZIA 15 Febbraio 2012 Coordinamento Pedagogico Provinciale Parma
La Regione ha messo a punto questo documento negli ultimi anni, grazie ad un gruppo di lavoro formato da funzionari, un consulente Prof. Antonio Gariboldi e un rappresentante per ogni cpp, un sistema di valutazione della qualità, con l’obiettivo di individuare e condividere principi di qualità irrinunciabili che devono appartenere a tutti i servizi per l’infanzia del territorio regionale. Questi principi di qualità costituiscono il fulcro del Progetto Pedagogico. La scheda per la valutazione prende in esame la corrispondenza coerente tra quanto dichiarato e quanto praticato.
Questo lavoro, che è costato un impiego notevole di tempo ed energie, era finalizzato ad individuare principi, criteri, prassi educative che fossero imprescindibili per parlare di qualità di un servizio 0-3, fermo restando il rispetto per le identità territoriali e dei singoli servizi.. All’interno del progetto pedagogico e della scheda per la valutazione della qualità un intero capitolo è dedicato alla rilevazione di aspetti di qualità del servizio legati alle pratiche di relazione e partecipazione delle famiglie alla vita e alla progettazione educativa.
Perché “La relazione con le famiglie è dimensione della qualità dei servizi educativi”? Partendo dalla convinzione e consapevolezza che questo aspetto è per i servizi un elemento di qualità imprescindibile abbiamo provato a definire qualche PERCHE’ lo intendiamo tale…
PERCHE’ si fa esperienza di vita insieme in comunità Il servizio per l’infanzia funziona come “isola di discontinuità”: mentre la società è sempre più fondata su valori individuali, nei servizi si vive e condivide in comunità, si agisce per favorire il superamento dell’isolamento sociale e psicologico di molte famiglie A tal fine è necessario prevedere forme di confronto, condivisione e partecipazione: Creare un rapporto di circolarità per costruire un’alleanza educativa e una progettualità coerente e condivisa ad esempio è importante condividere il progetto pedagogico, finalità dell’azione educativa, modalità e tempi della stessa nei limiti delle possibilità… Ma prevedere anche occasioni di incontro diversificate: es momenti istituzionali e conviviali, di gruppo e individuali…
PERCHE’ è un’occasione per recuperare, sostenere e rinforzare il senso di responsabilità educativa Riuscire a creare tutto questo risulta importante, soprattutto in un momento storico in cui anche il ruolo genitoriale, ed educativo in generale, sembrano essere posti in forte discussione: competenza e responsabilità sembrano vacillare e aver lasciato il posto a grandi fatiche, poche certezze e scarsa fermezza educativa. La relazione con la famiglia diventa quindi “dimensione di qualità” e assume valore altamente educativo laddove recupera e ridà valore ad un ruolo fondamentale e primario come quello del genitore, attraverso il riconoscimento e la valorizzazione del pensiero dell’altro…
PERCHE’ è un’opportunità di integrazione tra culture diverse I servizi per l’infanzia giocano un ruolo fondamentale nell’integrazione delle famiglie straniere, sono a volte le prime occasioni per mettersi in relazione come famiglia con la comunità nella quale si è scelto di vivere, a volte mondi e sistemi di pensiero e valori molto lontani: l’incontro, l’ascolto curioso e aperto, il confronto diventano fondamentali per creare una relazione di conoscenza reciproca e di integrazione di stili di vita: “Il nido per i più piccoli è il primo luogo dell'integrazione interculturale: sono gli spazi entro i quali i bambini s'incontrano e dove i genitori mettono a confronto i loro modelli educativi e di cura dei figli, mentre gli educatori accolgono, mediano e intrecciano aspettative e desideri molto diversi tra di loro. Negli ultimi anni, i servizi per la prima infanzia accolgono sempre più genitori e bambini che hanno le loro origini altrove ….. Tracce e frammenti di culture diverse entrano dunque, insieme a loro, nei servizi: pongono domande, sollecitano risposte, attendono di essere integrate” Un’educatrice
PERCHE’ promuove la cultura della genitorialità e la sensibilità verso l’infanzia Un servizio per l’infanzia si propone anche come luogo per promuovere una cultura della genitorialità, attiva scambi, confronti e riflessioni sulle questioni e tematiche educative che coinvolgono i genitori e i loro figli. I servizi educativi hanno finalità di promozione, sostegno e affiancamento della genitorialità nella misura in cui concorrono con le famiglie all’educazione dei bambini in un’ottica di comunità educante: dallo scambio servizio e famiglie nascono idee e spunti di lavoro ed intervento che possono coinvolgere altre istituzioni del territorio e che sono finalizzate a promuovere una maggior sensibilità nei confronti dei bisogni dell’infanzia e delle famiglie
PERCHE’ permette di osservare e comprendere i nuovi modelli educativi e familiari I servizi per l’infanzia avvicinano le famiglie più di ogni altra istituzione scolastica successiva…questa relazione e la collaborazione che ne deriva permettono di considerare i servizi come un osservatorio privilegiato e vicino alla famiglia, in grado di coglierne peculiarità e cambiamenti nel tempo, sia in riferimento ai modelli famigliari che educativi…
PERCHE’ è un’opportunità di crescita e arricchimento per tutti Una buona relazione tra servizi e famiglie rappresenta un’occasione di crescita, cambiamento e arricchimento per tutti gli attori protagonisti della vita al nido (bambini, famiglie, educatori) e per l’intera comunità: veicolo di trasmissione di valori di accoglienza, integrazione, cultura e sensibilità verso l’infanzia, culla di relazioni significative…
Tutto questo ci riporta da dove siamo partiti, a rimarcare il forte sentimento di responsabilità che deve accompagnare le nostre azioni quotidiane, per impegnarsi ogni giorno di più a perseguire queste finalità e a migliorare le proprie pratiche, a chiedersi cosa possiamo fare per migliorare e d avvicinarmi sempre più a raggiungere questi obiettivi…
“ E niente come la relazione genitori- figli ha a che fare col trasmettere non solo la vita, ma anche l’arte del vivere…” A. Marcoli