PROSTATECTOMIA RADICALE IN PAZIENTI CON CANCRO DELLA PROSTATA E PSA > 100 NG/ML G. Marchioro1, A. Di Domenico1, A. Maurizi1, R. Tarabuzzi1, B. Frea2, P. Gontero2, C. Terrone1 1 – Clinica Urologica – Ospedale Maggiore della Carità – Novara 2 – Clinica Urologica – Ospedale Molinette – Torino
INTRODUZIONE I pazienti con cancro di prostata (PCa) localmente avanzato sono ad alto rischio di progressione di malattia. I pazienti con PCa e PSA ≥ 100 ng/ml hanno una alta probabilità di avere una malattia sistemica. Per questa ragione la maggior parte di loro sono candidati a radioterapia esclusiva con trattamento ormonale adiuvante o trattamento ormonale esclusivo. La prostatectomia radicale (RP) non è considerata una opzione terapeutica in questa situazione.
Indicazioni per Prostatectomia Radicale T1b-T2b Pazienti con aspettativa di vita > a 10 anni cha accettano le complicanze legate all’intervento. Opzionale nei “Small T3” con PSA < 20 ng/ml, Gleason score <8 ed aspettativa di vita > di 10 anni. Il trattamento chirurgico nei “T3” è in genere scoraggiante soprattutto per l’alto rischio di margini positivi e di metastasi linfonodali … … il trattamento combinato con ormono-radio terapia sembra essere superiore al trattamento chirurgico.
Conclusioni: La maggior parte dei pazienti con CaP in stadio clinico “T3”, presentano una malattia avanzata e difficilmente possono ottenere una sopravvivenza a lungo termine con la sola chirurgia. La prostatectomia radicale potrebbe avere un ruolo in pazienti selezionati con un basso e medio grado di malattia. Studi prospettici sono necessari per determinare il trattamento ottimale nei pazienti con CaP localmente avanzato. Eur Urol 1997 Vol. 32, No 4, 385
Conclusioni La Prostatectomia Radicale per tumore di prostata avanzato, si dimostra essere fattibile e con morbidità accettabile simile all’intervento per malattia localizzata. I nostri dati iniziali suggeriscono che la RP ha un ruolo importante nel trattamento multimodale del cancro di prostata avanzato Eur Urol 2007 Vol. 51, 922-930
OBIETTIVI: Chiarire il ruolo della Prostatectomia Radicale nel trattamento del Cancro di prostata avanzato e ad alto rischio METODI: Ricrca bibliografica tramite Medline sulla Chirurgia per Cancro di prostata avanzato e ad alto rischio CONCLUSIONI: la Chirurgia ha un ruolo importante nel trattamento del cancro di prostata avanzato, comunque è necessario ed urgente avere uno studio randomizzato che chiarisca la sopravvivenza, la qualità di vita del trattamento Eur Urol 2008 Vol. 53, 253-259
UPDATE 2012
La Prostatectomia Radicale o la Radioterapia esclusiva sono trattamenti utilizzati per il PCa localizzato, fino a pochi anni fa fortemente sconsigliati per la patologia ad alto rischio. Nessun trattamento da solo è sufficiente a dare un controllo biochimico e clinico in caso di PCa ad alto rischio
La IORT in corso di RRP è una metodica fattibile e sicura Tale tecnica può, pertanto, essere inserita nel trattamento multimodale dei pazienti con PCa localmente avanzato. Un follow up più lungo è necessario per verificare il reale impatto della IORT nel carcinoma della prostata in termini di tossicità tardiva e controllo locale.
107 (103-159) 63.1(+/-5.9) 82 mesi (IQR 47-122) Popolazione (novembre 1999 – novembre 2012) Numero di RP: 1150 Numero di RP per PCa ad alto rischio: 245 Numero di RP per PCa ad alto rischio e PSA > 100 ng/ml : 17 PSA medio 107 (103-159) Età mediana 63.1(+/-5.9) Valutazione preoperatoria con TC Addome e Scintigrafia ossea Follow up medio 82 mesi (IQR 47-122) La sopravvivenza cancro specifica (CSS), la sopravvivenza globale (OS) e la sopravvivenza libera da ripresa biochimica (BCR) sono state valutate con l’analisi di Kaplan-Meier, mentre l’associazione con i fattori di rischio è stata valutata tramite la regressione Cox, utilizzando SPSS v.15.0.
Risultati Parametri PSA≥100 ng/ml N di pazienti 17 Età media aa (min – max) 65 (57-75) Età mediana aa (+/-SD) 63.1(+/-5.9) PSA mediano (ng/ml) (min – max) 107 (103-159) pTNM pT2 2 (11,5%) pT3a 5 (29,5%) pT3b pT4 N+ 11 (65%) Margini positivi 14 (82%) Gleason Score patologico ≤ 7 3 (17,5%) 8 9 9 (53,5%) 10 RT adiuvante 4 (23,5%) HT adiuvante 15 (88%) RT di salvataggio 2 (11,7%) HT di salvataggio 17 (100%)
Risultati Complicanze N pz Sanguinamento intra-post operatorio 14 Stenosi dell’anastomosi 4 Fistole Urinose 1 Linfoceli 5 Richiesta di Terapia intensiva post operatoria Continenza (12 mesi) Continenza totale (no pad) Incontinenza lieve (1-2 pads/die) 2 Incontinenza grave (> 2 pads/die)
Risultati Sopravvivenza 5 aa 10 aa Libertà da ripresa biochimica (PSA>0.2) 25 % 17 % Libertà da ripresa clinica (locale - a distanza) 38 % 23 % Sopravvivenza cancro specifica 75 % 54 % Sopravvivenza globale 66 % 48 % In questa selezionata popolazione di pazienti ad altissimo rischio sottoposti a RP associata o meno a trattamento ormonale si evidenzia una sopravvivenza cancro specifica a lungo termine alta. Sorprendentemente, quasi la metà di questi pazienti avevano linfonodi negativi all’esame istologico, che si è dimostrato essere il fattore più importante predittore per l’outcome
Conclusioni: I pazienti con PSA≥100 ng/ml sottoposti a RP come primo step terapeutico di trattamento multimodale, hanno un rischio alto di malattia localmente avanzata. La RP in questi pazienti è sicura e priva di complicanze maggiori La RP ha un ruolo importante se inserita in un contesto di terapia multimodale e associata a RT e HT La sopravvivenza globale e cancro specifica a 10 anni sono buone