Attuazione e prospettive dei PIT Il punto di vista del Valutatore Indipendente Seminari in preparazione della sessione comunitaria del Consiglio Regionale.

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Attuazione e prospettive dei PIT Il punto di vista del Valutatore Indipendente Seminari in preparazione della sessione comunitaria del Consiglio Regionale Matera 23 Giugno

2 IndiceIndice II.I primi risultati delle analisi: opportunità e minacce dello strumento PIT in Basilicata I.L’approccio alla Valutazione del processo di attuazione dei PIT Allegato statistico

3 II.I primi risultati delle analisi: opportunità e minacce dello strumento PIT in Basilicata I.L’approccio alla Valutazione del processo di attuazione dei PIT

4 L’approccio valutativo che si intende adottare in questa fase si concentra sull’analisi del processo di attuazione dei PIT in Regione Basilicata, nell’intento di valutare:  l’efficienza  l’efficienza complessivamente raggiunta rispetto ai modelli di programmazione più tradizionali;  la “qualità” del percorso negoziale  la “qualità” del percorso negoziale sviluppato e del nuovo sistema relazionale che ha contribuito a creare;  i modelli e le esperienze più positive  i modelli e le esperienze più positive sul piano dell’efficienza finanziaria/attuativa e dell’efficacia programmatica, per un confronto costruttivo ed il trasferimento delle stesse a livello intragionale; occasione di promozione dell’autogoverno su scala infraregionale.  l’effettiva possibilità che il modello rappresenti una concreta ed efficace occasione di promozione dell’autogoverno su scala infraregionale. Ciascuno degli elementi considerati in fase di analisi permetterà di valutare l’impatto dell’attuazione dello strumento dei PIT su: miglioramento dell’efficienza e dell’efficacia complessiva delle strategie di intervento attuate a livello locale il miglioramento dell’efficienza e dell’efficacia complessiva delle strategie di intervento attuate a livello locale riconfigurazione delle competenze amministrative e delle relazioni del sistema di governance locale. la riconfigurazione delle competenze amministrative e delle relazioni del sistema di governance locale. I. L’approccio alla Valutazione del processo di attuazione dei PIT

5 Elaborazione e somministrazione del questionario 9 Maggio ‘03 30 Maggio ‘03 Completamento e restituzione questionari 30 Luglio ‘03 Redazione Rapporto finale 16 Giugno ‘03 Condivisione con i soggetti coinvolti nell’attuazione dei PIT Analisi ed elaborazione dati Validazione risultati Analisi ed elaborazione dati Validazione risultati Individuazione soggetti coinvolti Realizzazione Focus group Individuazione soggetti coinvolti Realizzazione Focus group Approfondimento Analisi desk dei documenti programmatici Analisi di campo- Focus Group Analisi di campo- Focus Group Predisposizione del Rapporto di Valutazione Tematica Finale Definizione questionario Condivisione con l’AdG Definizione questionario Condivisione con l’AdG Aprile ‘03 Analisi dei documenti progr. e normativi regionali Analisi dei documenti progr. e normativi delle aree PIT

6 II.I primi risultati delle analisi: opportunità e minacce dello strumento PIT in Basilicata I.L’approccio alla Valutazione del processo di attuazione dei PIT

7 Il questionario è incentrato sull’investigazione delle seguenti aree tematiche che hanno scandito il processo di definizione ed attuazione dei PIT:  Analisi della funzionalità dell’impianto organizzativo- relazionale interno  Analisi dell’impatto istituzionale del decentramento sul territorio ed il modello gestionale  Analisi della funzionalità dell’impianto organizzativo- relazionale interno  Analisi dell’impatto istituzionale del decentramento sul territorio ed il modello gestionale  Analisi della comprensione e condivisione delle scelte programmatiche ed organizzative operate a livello operate regionale  Analisi del grado di coesione interna alle PLI raggiunto a seguito dell’azione partenariale e concertativa  Analisi dell’effettivo graduale affermarsi delle relazioni interistituzionali  Analisi del grado di coesione interna alle PLI raggiunto a seguito dell’azione partenariale e concertativa  Analisi dell’effettivo graduale affermarsi delle relazioni interistituzionali  Analisi dell’impatto istituzionale, organizzativo ed istituzionale del processo di programmazione dei PIT  Analisi della comprensione delle regole e dei vincoli sussistenti nell’impiego dei Fondi Strutturali  Analisi dell’impatto istituzionale, organizzativo ed istituzionale del processo di programmazione dei PIT  Analisi della comprensione delle regole e dei vincoli sussistenti nell’impiego dei Fondi Strutturali Il modello lucano di Progettazione Integrata Territoriale La costruzione dei partenariati ed il processo concertativo Il processo programmatorio e l’elaborazione progettuale Il decentramento dell’attuazione del POR e la gestione operativa dei PIT Parte I Parte II Parte III Parte IV II. I primi risultati delle analisi: opportunità e minacce dello strumento PIT in Basilicata

8 il modello lucano Dai risultati sinora analizzati si evince che il modello lucano sia stato in grado di contribuire in maniera abbastanza rilevante ad una delimitazione territoriale coerente con le esigenze dei territori in esso ricompresi. Più difficoltosa è apparsa strutturazione della goverance complessiva, infatti il PIT ha influito in maniera:  sostanzialmente positiva sulla governance esterna, intesa come relazioni tra la Regione e le PLI, che è stata dettagliatamente strutturata fin dalle fasi di avvio;  non pienamente positiva sulla governance interna, intesa come complesso delle interrelazioni tra i vari soggetti istituzionali coinvolti, a causa delle difficoltà spesso incontrate dai PM nel relazionarsi alle altre AALL e nel far comprendere il nuovo ruolo di mediatori del processo di programmazione territoriale. II. I primi risultati delle analisi: opportunità e minacce dello strumento PIT in Basilicata - Parte I : il Modello lucano - II. I primi risultati delle analisi: opportunità e minacce dello strumento PIT in Basilicata - Parte I : il Modello lucano -

9 Parzialmente difficoltoso è apparso il funzionamento della PLI e della PCL, nelle prime fasi di avvio dei PIT, e di alcuni aspetti della governance interna : contributo sostanzialmente positivo della PLI nelle fasi “decisive”  da un lato, si è delineato un contributo sostanzialmente positivo della PLI nelle fasi “decisive” (l’approvazione della Proposta PIT); non è apparso pienamente sufficiente nelle fasi maggiormente operative  dall’altro, non è apparso pienamente sufficiente nelle fasi maggiormente operative (interrelazione con il SR, la cooperazione con il Comitato, coordinamento con la PCL). È stato sottolineato il difficile coordinamento interistituzionale tra i nuovi soggetti (il SR, il PM) e le AA.LL. :  stentano ad interagire in maniera “standardizzata” all’interno della PLI  stentano ad interagire in maniera “standardizzata” all’interno della PLI e sono ancora incentrate su meccanismi relazionali tradizionali e non istituzionalizzati;  percepiscono ancora i meccanismi previsti dal PIT come un aggravio rispetto alla gestione ordinaria. Il contributo della Partnership Locale Istituzionale della Partnership Concertativa Locale II. I primi risultati delle analisi: opportunità e minacce dello strumento PIT in Basilicata - Parte II : La costruzione dei partenariati e il processo concertativo - II. I primi risultati delle analisi: opportunità e minacce dello strumento PIT in Basilicata - Parte II : La costruzione dei partenariati e il processo concertativo -

10 Molto rilevante Rilevante Poco rilevante Abbastanza Rilevante Il ruolo svolto da ciascuno dei diversi attori nella fase di costituzione della PCL La maggioranza dei PM e dei SR considera che il livello di partecipazione alla PCL della maggior parte degli attori economici locali (PMI, imprenditori agricoli, artigiani, commercianti) sia stato poco o per nulla rilevante. una consistente crescita delle aspettative degli attori della PCL Tali difficoltà di coinvolgimento, tuttavia, si sono riscontrate soprattutto nelle fasi successive all’avvio del PIT in quanto vi è stata una forte enfasi sulle opportunità offerte dallo strumento PIT che ha indotto una consistente crescita delle aspettative degli attori della PCL sulla concreta attuazione dello stesso. dato il basso livello di autonomia decisionale e finanziaria nell’individuazione dei regimi di aiuto che ha caratterizzato la prima fase di attuazione del PIT. Queste ultime sembrano, tuttavia, parzialmente disattese dato il basso livello di autonomia decisionale e finanziaria nell’individuazione dei regimi di aiuto che ha caratterizzato la prima fase di attuazione del PIT. II. I primi risultati delle analisi: opportunità e minacce dello strumento PIT in Basilicata - Parte II : La costruzione dei partenariati e il processo concertativo - II. I primi risultati delle analisi: opportunità e minacce dello strumento PIT in Basilicata - Parte II : La costruzione dei partenariati e il processo concertativo -

11 una sostanziale semplificazione del processo programmatorio L’approccio adottato dalla Regione nell’individuazione preliminare delle cosiddette misure “pittabili” ha concesso, nella percezione dei PM/SR, una sostanziale semplificazione del processo programmatorio ed ha permesso di facilitare il rispetto dei criteri della programmazione comunitaria (coerenza strategica, concentrazione ed integrazione). Tuttavia,è stato anche percepito come un vincolo nella definizione degli interventi attuabili senza concedere, una facile identificazione degli strumenti programmatici più idonei. Tuttavia,è stato anche percepito come un vincolo nella definizione degli interventi attuabili senza concedere, contestualmente, una facile identificazione degli strumenti programmatici più idonei. II. I primi risultati delle analisi: opportunità e minacce dello strumento PIT in Basilicata - Parte III : Il processo programmatorio e l’elaborazione progettuale - II. I primi risultati delle analisi: opportunità e minacce dello strumento PIT in Basilicata - Parte III : Il processo programmatorio e l’elaborazione progettuale -

12 una significativa importanza attribuita ad alcuni gli elementi caratterizzanti il principio di integrazione nel PIT L’analisi effettuate hanno evidenziato una significativa importanza attribuita ad alcuni gli elementi caratterizzanti il principio di integrazione nel PIT, in particolare: idea forza l’identificazione di un’ idea forza adeguatamente strutturata in relazione alle altre politiche di intervento attuate sul territorio; spesso, tuttavia, il perseguimento di una concreta integrazione è stato più agevole rispetto ad “attrattori” o ad elementi territoriali da valorizzare (parchi, laghi, ecc.) piuttosto che rispetto alla formulazione di strategie di sviluppo “globali”, per le quali sembra più difficile costruire il consenso tra le AALL coinvolte; l’individuazione degli interventi da attuare tenendo conto delle potenziali sinergie attuative, a livello settoriale, presenti sul territorio; è stato possibile rilevare, inoltre, una più semplice individuazione di interventi integrati nelle aree dove fosse più chiaramente identificata e condivisa l’idea forza del territorio o dove fossero ancora chiari i riflessi delle passate esperienze dell’attuazione del PIC Leader. sembra essere stata assegnata una priorità strategica alla concretizzazione del principio dell’integrazione degli interventi piuttosto che alla concentrazione delle risorse In questa prima fase, invece, sembra essere stata assegnata una priorità strategica alla concretizzazione del principio dell’integrazione degli interventi piuttosto che alla concentrazione delle risorse; tale orientamento sembra coerente con la necessità di costruire un graduale consenso rispetto allo strumento innovativo dei PIT, allargando in questa prima fase, la base di “partecipazione” delle AALL agli interventi da realizzare. II. I primi risultati delle analisi: opportunità e minacce dello strumento PIT in Basilicata - Parte III : Il processo programmatorio e l’elaborazione progettuale - II. I primi risultati delle analisi: opportunità e minacce dello strumento PIT in Basilicata - Parte III : Il processo programmatorio e l’elaborazione progettuale -

13 una crescita delle competenze dei soggetti responsabili dell’attuazione un positivo impatto potenziale in termini di institutional building Complessivamente l’apparato organizzativo dei PIT sembra essere in grado di apportare una crescita delle competenze dei soggetti responsabili dell’attuazione, soprattutto rispetto alla comprensione dell’approccio programmatico proposto ed alla conoscenza delle regole e dei vincoli della programmazione comunitaria; sembra così confermato un positivo impatto potenziale in termini di institutional building, attraverso il potenziamento delle competenze e delle relazioni all’interno delle Amministrazioni Locali e tra i vari attori coinvolti. non appare ancora positivo l’impatto dell’apparato organizzativo e delle innovazioni complessivamente introdotte dai PIT sugli aspetti più propriamente amministrativi Invece, non appare ancora positivo l’impatto dell’apparato organizzativo e delle innovazioni complessivamente introdotte dai PIT sugli aspetti più propriamente amministrativi (semplificazione del processo di attuazione dei PIT, snellimento procedure amministrative PIT – non PIT). In tal senso sono emerse due aspetti particolarmente rilevanti: una valida opportunità per promuovere una reale crescita culturale delle AALL e dei vari attori socioeconomici coinvolti  da un lato, il PIT ed il complesso delle innovazioni organizzative e gestionali che comporta è percepito dalla maggioranza dei PM/ SR come una valida opportunità per promuovere una reale crescita culturale delle AALL e dei vari attori socioeconomici coinvolti ; sembra aver limitato, in questa prima fase, la trasferibilità delle innovazioni e dei modelli organizzativi proposti anche agli apparati responsabili dell’amministrazione ordinaria delle Amministrazioni ed Enti coinvolti  dall’altro, la necessità da parte dei PM di concentrare gli sforzi sull’avvio della gestione operativa del PIT stesso sembra aver limitato, in questa prima fase, la trasferibilità delle innovazioni e dei modelli organizzativi proposti anche agli apparati responsabili dell’amministrazione ordinaria delle Amministrazioni ed Enti coinvolti. II. I primi risultati delle analisi: opportunità e minacce dello strumento PIT in Basilicata - Parte IV : Il decentramento dell’attuazione di parte del POR e la gestione operativa del PIT - II. I primi risultati delle analisi: opportunità e minacce dello strumento PIT in Basilicata - Parte IV : Il decentramento dell’attuazione di parte del POR e la gestione operativa del PIT -

14 nello sviluppo delle competenze dei soggetti coinvolti e nella coesione interistituzionale. Le opportunità e le minacce percepite rispetto all’adozione di un modello di gestione accentrato piuttosto che decentrato appaiono sostanziarsi nello sviluppo delle competenze dei soggetti coinvolti e nella coesione interistituzionale. In particolare, il modello di gestione accentrato sembra potenzialmente in grado di contribuire maggiormente all’efficienza gestionale ed alla coerenza interna degli interventi con gli obiettivi di sviluppo del PIT, a scapito di un relativamente minore rafforzamento delle competenze interne e dell’autonomia decisionale dei soggetti coinvolti. Un aspetto potenzialmente “critico”, dunque, riguarda la possibilità di “scollamento” tra le competenze degli attori e delle Amministrazioni effettivamente coinvolte nel processo di attuazione dei PIT e quelle che, invece, lo sono solo marginalmente Un aspetto potenzialmente “critico”, dunque, riguarda la possibilità di “scollamento” tra le competenze degli attori e delle Amministrazioni effettivamente coinvolte nel processo di attuazione dei PIT e quelle che, invece, lo sono solo marginalmente. Tale aspetto, infatti, potrebbe rappresentare una minaccia all’efficace implementazione del processo di devolution del processo programmatico ed all’effettiva trasferibilità dello strumento nel futuro. II. I primi risultati delle analisi: opportunità e minacce dello strumento PIT in Basilicata - Parte IV : Il decentramento dell’attuazione di parte del POR e la gestione operativa del PIT - II. I primi risultati delle analisi: opportunità e minacce dello strumento PIT in Basilicata - Parte IV : Il decentramento dell’attuazione di parte del POR e la gestione operativa del PIT -