Gli elementi di qualità nel controllo degli interventi finanziati con le opzioni di semplificazione l’esperienza della Regione Emilia Romagna (Firenze, 21 novembre 2014)
Controlli negli interventi finanziati con i costi standard le forme di controllo ordinarie consistono nell’esame della documentazione probante (registri di classe, diari di bordo, ecc.) e non sono idonee per assicurare una sostanziale equivalenza media di risorse impiegate e quindi di spesa, rispetto alle corrispondenti operazioni finanziate a costo reale.
La domanda che ci siamo posti come scongiurare il rischio di riduzione della qualità negli interventi finanziati a costo standard ?
La risposta della Regione possiamo perseguire la qualità realizzativa delle iniziative e indirettamente mantenere alto il livello della spesa, identificando e tenendo sotto controllo quegli elementi qualitativi che ci sembrano più funzionali all’efficacia e al successo formativo
successo atteso dell’iniziativa obiettivi raggiunti e soddisfazione dei partecipanti Le dimensioni della qualità qualità realizzativa specifiche qualitative del progetto controlli in itinere qualità progettuale valutazione ex-ante analisi dei fabbisogni e idoneità delle azioni proposte standard qualitativi generali
La qualità di realizzazione impegni specifici progettuali (es. una proposta progettuale può presentare l’impegno di mettere a disposizione in laboratorio un determinato tipo di macchinario di lavorazione a controllo numerico, oppure l’impegno ad offrire l’intervento di un tecnico esperto di un macchinario avanzato) disposizioni generali (contenute in norme generali o nei singoli avvisi) (es. una norma generale potrebbe richiedere che nei laboratori di pratica si assicuri lo standard minimo di 1 macchina per 3 allievi – un’altra norma potrebbe prevedere che i docenti di laboratorio pratico devono provenire sempre da esperienze di lavoro documentate nel CV sul campo specifico)
Matrice del controllo della qualità standard richiesti dalla normativa impegni specifici esplicitati nel progetto staff di attuazione il coordinatore deve conoscere il dettaglio del progetto, il cronoprogramma delle attività e i requisiti dei partecipanti «il tutor ha anche una pregressa esperienza lavorativa nel profilo professionale di esito del progetto» docenti e metodologie deve essere garantita sempre la rilevazione del gradimento delle docenze «i docenti proposti sono tutti esperti ebanisti e maestri d’ascia con min. 10 anni di esperienza» strumentazioni I macchinari di pratica per le lavorazioni tipiche di un profilo professionale devono essere in rapporto min 1:3 con i partecipanti «sarà messo a disposizione il laboratorio di simulazione di impresa per tutta la durata del progetto» aree di controllo
Gli strumenti di controllo Una volta definite le aree di controllo relative alle norme generali e specifiche (progettuali) di qualità realizzativa, i controlli possono essere eseguiti durante le visite in loco attraverso: interviste strutturate rivolte alle figure chiave (coordinatori, tutor); questionari somministrati ai partecipanti. L’istruttoria è integrata nelle verifiche in itinere e si chiude con un verbale di ispezione
Area della qualità dello staff di attuazione IndicatoriElementi su cui concentrare l’attenzione Fonte / Documentazione a supporto Esiti /Note descrittiveValutazion e finale 1-2 A Esperienza del coordinatore/tutor in gestione e conduzione di gruppi nell’ambito di interventi formativi/scolasti ci e nel settore di riferimento Almeno triennale Riportare eventuali annotazioni solo in caso di scarse esperienze professionali/ settoriali CV, lettere di incarico ai referenti complete di attività, importo e monte ore Data delle lettere di incarico (controllare che sia antecedente all’avvio dell’incarico ) B Conoscenza del progetto / formulario * Sa descrivere la finalità del progetto; *Conosce i requisiti dei destinatari descritti nel formulario e la modalità di selezione svolta e adottata (se prevista); *Conosce l’articolazione didattica; *Conosce e sa descrivere l’eventuale presenza di partenariati con altri enti /aziende/scuole, coinvolti nella formazione, riportati nel formulario; *Conosce e sa descrivere eventuali sbocchi occupazionali; Progetto / formulario DG 105/2010 Documentazione sulla selezione (da valutare la coerenza con quanto riportato nella pubblicità) e sulla base del documento sulla selezione. INTERVISTA COORDINATORE/TUTOR
C Conoscenza del gruppo classe e integrazione con lo staff (tutor, docenti, …) *Conosce sia le caratteristiche del gruppo classe che le caratteristiche specifiche dei partecipanti scelti dal verificatore; *E’ a conoscenza del gradimento del corso e dell’organizzazione in generale da parte dell’intero gruppo classe e nello specifico dai partecipanti scelti dal verificatore; * conosce le modalità di valutazioni utilizzate dai docenti sull’apprendimento per l’intero gruppo e in specifico per gli utenti individuati Presenza di eventuali modalità formalizzate di recuperi per alcune materie; utilizzo di strumenti formalizzati per la valutazione del gradimento del corso; prove di verifica strutturate. D Intervento del tutor stage dell’ente di formazione *Conosce le modalità di reperimento delle aziende e il loro coinvolgimento nella fase di programmazione degli stage; *Sa descrivere il progetto individuale di stage dei corsisti individuati dai verificatori, in particolare su fasi, tempi e attività da svolgere; *Conosce il tutor aziendale e le modalità da questo adottate per l’affiancamento; *E’ a conoscenza dell’andamento dell’esperienza aziendale e/o di eventuali problematiche riscontrate dai corsisti individuati; *Conosce la valutazione finale dello stage attribuita dall’azienda; *Conosce la valutazione fornita dai corsisti sull’esperienza aziendale. *convenzione stage, *progetto individuale di stage (contenete fasi tempi, attività, monitoraggio…) *relazione sullo stage da parte dell’utente *valutazioni dell’azienda e dell’utente
Le risorse umane dedicate ai controlli Al fine di integrare le verifiche in itinere con i controlli sulla qualità di realizzazione, la Regione ha attivato una specifica formazione per il personale incaricato dei controlli per l’acquisizione di competenze specifiche da accompagnarsi a quelle più tradizionali, amministrative ed ispettive, legate all’esame di conformità e contabilità.
Esiti del controllo Nella prima fase sperimentale i controlli eseguiti sono serviti a maturare una esperienza specifica sul tema (non ancora un sistema sanzionatorio): le risultanze dei questionari e delle interviste: sono stati inseriti nella banca dati interna i risultati statistici: sono elaborati semestralmente
Il problema di un eventuale esito negativo Trattandosi di controlli sul processo realizzativo ed essendo possibile un esito negativo (parzialmente negativo) si tratta di capire come e se è possibile tradurre tale effetto in termini finanziari (come agire sulle UCS o sulla somma forfettaria teoricamente non frazionabili).
Prospettive La Regione Emilia Romagna si sta orientando per una messa a regime del descritto sistema di verifiche qualitative sul processo realizzativo auspicando di completare il quadro ancora oggi in parte sperimentale anche in collaborazione con altre autorità partner nazionali e comunitarie.