IRES- LEZIONE 2 ASPETTI TEORICI
Struttura della lezione Rapporti con imposta sulle persone fisiche –Sistema classico –Integrazione completa –Metodo del credito d’imposta –In Italia Neutralità sulle scelte di finanziamento: Domanda: l’imposta societaria è neutrale in relazione alle scelte di investimento (ammontare degli investimenti) e di finanziamento (debito vs. azioni) delle imprese? In Italia (ACE)
IRES e persone fisiche Se l’imposta societaria è vista come autonoma rispetto a quella sulle persone fisiche: Sistema classico Se l’imposta societaria è vista come integrativa: Integrazione totale Credito di imposta
Doppia tassazione: gli utili sono tassati prima in capo alla società poi in capo ai soci, per la parte di utili distribuita: IRES e persone fisiche: Sistema classico (1)
Quindi NON c’è neutralità: Inoltre: d=0 implica che aliquota marginale IRES e aliquota media totale coincidono d=1 implica, che rappresenta il valore massimo. IRES e persone fisiche: Sistema classico (2) Aliquota media cresce al crescere degli utili distribuiti
Integrazione completa = gli utili d’impresa sono tassati indipendentemente dalla loro distribuzione esclusivamente in capo a soci (e non sono quindi tassati in capo alla società): Quindi, l’imposta è neutrale rispetto alle scelte distributive IRES e persone fisiche: Integrazione completa
Esenzione totale= gli utili d’impresa sono tassati indipendentemente dalla loro distribuzione esclusivamente in capo alla società: Quindi, l’imposta è neutrale rispetto alle scelte distributive IRES e persone fisiche: Esenzione totale
IRES e persone fisiche: Credito d’imposta (1) Credito d’imposta
Si evita la doppia tassazione degli utili: 1.La parte distribuita, dU, è sottoposta ad aliquota dell’imposta personale 2.La parte non distribuita, (1-d)U, è sottoposta ad aliquota dell’imposta societaria. NON si ha neutralità (a meno che l’aliquota personale sia uguale a quella societaria): IRES e persone fisiche: Credito d’imposta (2)
IRES e persone fisiche: in Italia
Neutralità Neutralità = l’imposta è neutrale in relazione alle scelte di investimento e di finanziamento delle imprese quando la sua introduzione non modifica queste scelte rispetto alla situazione in cui l’imposta non è presente Domanda: l’imposta societaria è neutrale in relazione alle scelte di investimento (ammontare degli investimenti) e di finanziamento (debito vs. azioni) delle imprese? –Prima definiamo il comportamento in assenza di imposta societaria –Poi introduciamo l’imposta e vediamo come il comportamento è cambiato
Finanziamento con debito: senza imposta P = Profitto π = rendimento δI = ammortamenti iI = oneri finanziari Ottimizzando
Finanziamento con debito: con imposta e deducibilità parziale Ottimizzando Imposta NON neutrale
i Siccome α<1, la RHS è maggiore di i. Assumendo π’ decrescente, l’impresa investe meno del caso senza imposte Finanziamento con debito: con imposta e deducibilità parziale
Confrontando il finanziamento con azioni con quello con debito, abbiamo visto che le imprese scelgono lo stesso livello di I Dato che le imprese scelgono lo stesso livello di investimento a prescindere dalla fonte di finanziamento, esse sono indifferenti tra il finanziarsi con debito o con azioni: infatti ottengono in ambo i casi lo stesso profitto. Finanziamento con azioni: senza imposta
Finanziamento con azioni: con imposta In pratica, il costo del finanziamento con capitale proprio non è deducibile (dal 2011 lo è in realtà, vedi dopo) Ottimizzando e assumendo ρ=i Imposta NON è neutrale La RHS della condizione di ottimalità è > i. Quindi, ancora sottoinvestimento
i Azioni vs Debito A parità di i, gli investimenti sono inferiori con finanziamento per azioni.
Neutralità: In Italia Nel 2011 è stato introdotto l’ACE (Allowance for corporate equity o Aiuto alla crescita economica) che garantisce la deduzione dalla B.I. Di un importo corrispondente al rendimento nozionale del nuovo capitale proprio il rendimento è applicato alla variazione in aumento del capitale proprio rispetto a quello esistente al 31 Dicembre 2013 fino al 2014 il rendimento è fissato al 3%; dal 2014 sarà determinato tenendo conto dei rendimenti finanziari medi dei titoli obbligazionari pubblici, aumentabili di ulteriori tre punti a titolo di compensazione per il maggiore rischio.
Neutralità: In Italia Se ρ=3% (ACE) e I è definito come da ACE Se ρI rende la BI negativa, la parte non dedotta dell’ACE può essere dedotta negli anni successivi. Tendenzialmente, questo sistema introduce neutralità, assumendo che il tasso del 3% approssimi al meglio il vero ρ e/o il vero i.