MONDO ELLENISTICO-ROMANO gravitante sul Mediterraneo, che rende possibili scambi molto intensi abitato da popolazioni stabilizzate, inquadrate in distretti amministrativi che fanno capo alle città fortemente gerarchizzato e socialmente subordinato alle aristocrazie delle città
CARATTERI DELLE ARISTOCRAZIE CITTADINE patrimoni in ogni parte dell’impero appalti pubblici e partecipazione al commercio cultura umanistica e stile decoroso di vita a) costruzione di edifici pubblici b) organizzazione di spettacoli c) esercizio della filantropia d) consuetudine con la pratica letteraria e i dibattiti filosofici e) biblioteche private
DIFFUSIONE DEL CRISTIANESIMO crisi del politeismo e concorrenza di diverse religioni a carattere salvifico cristianesimo più adatto all’equilibrio intellettuale e morale che caratterizzava la formazione culturale delle élites cittadine organizzazione ricalcata su quella amministrativa romana (diocesi, province ecclesiastiche) ritardi nella cristianizzazione delle campagne vescovi di grande autorevolezza anche sul piano civile definizione della dottrina in senso moderato ed emarginazione delle correnti rigoriste
DIFFICOLTÀ NELLA DEFINIZIONE DELLA DOTTRINA CRISTIANA alto livello culturale dei vescovi e larga partecipazione al dibattito teologico diverso modo di intendere il primato della sede romana imperatore arbitro del dibattito e garante della pace religiosa nuova ideologia imperiale: imperatore responsabile della difesa dell’ortodossia (Editto di Tessalonica di Teodosio I, a. 380); il credo niceno è dichiarato religione ufficiale dell’impero; vengono proibiti l’arianesimo e i culti pagani nascita di contrasti con il Papato, che nella notte di Natale dell’800 farà nascere in Occidente un nuovo potere imperiale
ERETICI ED ERESIE Ario, prete di Alessandria: il figlio di Dio incarnatosi in Cristo non è della stessa natura del Padre, ma a lui subordinato. Dottrina condannata dal concilio di Nicea (325) su pressione dell’imperatore Costantino. concili ecumenici diffusione dell’arianesimo significato politico dell’arianesimo Nestorio, patriarca di Costantinopoli: Maria non madre di Dio, ma di Cristo, per evitare ogni possibilità di confusione tra la persona umana e la persona divina di Cristo, congiunte solo sul piano morale. Dottrina condannata dal concilio di Efeso (431). Monofisiti (in maggioranza in Siria e Palestina): umanità e divinità di Cristo si fondono in una sola natura. Ancora oggi vi si collegano i Copti in Egitto. Dottrina condannata dal concilio di Calcedonia (451): Cristo vero dio e vero uomo, dotato di due nature distinte, ma inseparabili. Monoteliti: le due nature distinte di Cristo sono unite da una sola volontà. Dottrina condannata dal concilio di Costantinopoli del 681, che conferma la dottrina elaborata a Calcedonia. 640: i monofisiti di Alessandria aprono le porte agli Arabi
MONACHESIMO III secolo. Eremitismo. Nei deserti della Siria e dell’Egitto nuove esperienze di vita religiosa come distacco totale dalla società e sfiducia verso ogni forma di speculazione intellettuale. Rozzezza di costumi e ricerca di completa solitudine formazione di colonie di eremiti (laure), che si ritrovano insieme solo in alcuni momenti della giornata o della settimana (messa domenicale). IV secolo. Cenobitismo. Regolamentazione della vita in comunità. Pacomio. Basilio. diffusione del monachesimo in Italia e a Roma ad opera di san Girolamo (presente a Roma dal 382 al 385) Cassiodoro si ritira a Vivarium nel 540 Regola benedettina (540): caratteri e diffusione