Valutare i dirigenti scolastici Trento 19.10.2010 ‘

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Istituto Statale Istruzione Superiore “E U R O P A” Pomigliano d’Arco
Advertisements

Conferenze di servizio con i D.S. Lazio sett.- ott. 2007
M A C E D O N I O M E L L O N I I S T I T U T O T E C N I C O C O M M E R C I A L E RIORDINO DEGLI ISTITUTI TECNICI D.P.R. 15 marzo 2010, n. 88 Art. 8,
VERSO UN SERVIZIO NAZIONALE DI VALUTAZIONE UN PERCORSO VENTENNALE
Istituto Comprensivo di Montecarlo Offerta formativa A.S Spunti per un consuntivo e nuove proposte.
LA Qualità d’Aula e il SIMUCENTER CAMPANIA
Valutare per migliorare Anna Maria Ajello Università “Sapienza” di Roma ‘
C.T.S. Unopportunità per lAutonomia delle Istituzioni Scolastiche ITCTG J. MONNET OSTUNI BR
IISS Einaudi – Casaregis – Galilei
IL PROGETTO FARO : SUPPORTO ALLA PROFESSIONALITA ED ALLA VALUTAZIONE DEL PROFESSIONALITA ED ALLA VALUTAZIONE DEL DIRIGENTE DIRIGENTE SPUNTI PER UNA RIFLESSIONE.
Piani di studio provinciali per il secondo ciclo incontri territoriali con i docenti del primo biennio gruppo ISTITUTI TECNICI settembre 2010.
Prof. Mario Malizia LIstituzione Scolastica Gli Esiti dellApprendimento Interventi sulle Politiche Scolastiche Interventi sulla Professionalità docente.
ESAME DI STATO CONCLUSIVO DEL PRIMO CICLO C.M. 28 del 15 marzo 2007.
LE LINEE GUIDA PER L’ACCOGLIENZA E L’INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI Ufficio per l’integrazione degli alunni stranieri.
LINEE GUIDA PER LINSERIMENTO DI ALUNNI STRANIERI CIRCOLO DIDATTICO DI SPOLTORE.
Strumenti e pratiche per lintegrazione degli alunni stranieri a cura di Leila Ziglio Riva del Garda, 11 settembre 2008.
AREA AREA DELLA STRUTTURALE COMUNICAZIONE INTERNA Attività collegiali
Le scuole e l’autonomia
1 Servizio programmazione Servizi alla Persona e al cittadino Ufficio Formazione Percorso formativo per i docenti del primo ciclo di istruzione AS
La strategia europea per il 2020 un impegno per la scuola italiana
GOVERNANCE DIPARTIMENTI CTS UFFICIO TECNICO.
AZIONE AMMINISTRATIVA GESTIONE DEL SISTEMA SCOLASTICO SERVIZIO NAZIONALE PER LA QUALITA DELL ISTRUZIONE SVILUPPO DELLE TECNOLOGIE DIDATTICHE - MULTIMEDIALITA.
ORGANIZZAZIONE RELATIVA ALLA VERIFICA DEI DEBITI FORMATIVI 3^ FASE.
P.O.F. Collegio Docenti elabora C. dI. adotta I consigli di classe attuano.
Primo Istituto Comprensivo E. De Amicis Massafra (TA) a. s
LEsperienza di autovalutazione allIstituto comprensivo di Carloforte Intervento alla conferenza sul tema Autovalutazione e valutazione nelle scuole Cagliari,
Accordo di Rete “Scuole in Musica della Provincia di Rovigo”
Obiettivo F "Promuovere il successo scolastico, le pari opportunità e l'inclusione sociale" Azione 3 "Sviluppo di reti contro la dispersione scolastica.
CAMMINO PER UN CURRICOLO VERTICALE
Il futuro è oggi. Orientare per non disperdere
Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento
Linee guida nazionali per l’orientamento permanente
DAI PROGRAMMI ALLE INDICAZIONI
Le Indicazioni Nazionali per il Diario di bordo di una scuola
LA GOVERNANCE NELL’ISTRUZIONE TECNICA IL PROBLEMA RILANCIO DELL’ISTRUZIONE TECNICA Il modello della Governance è il più idoneo per garantire un reale avvicinamento.
BILANCIO SOCIALE: LINEE GUIDA REGIONALI
bozza - sono graditi suggerimenti 1 Il DDL S1934 … e il ruolo dei genitoriDDL S1934 A cura di Cinzia Olivieri.
ISTITUTO COMPRENSVO DI ALI’ TERME POF
OBBLIGO DI ISTRUZIONE LINEE GUIDA DEL 27 dicembre 2007 (Attuazione Decreto Ministro della Pubblica Istruzione del 22 agosto 2007, n. 139)‏ Paola Senesi.
L. 13 luglio 2015 n. 107 LA BUONA SCUOLA
LEGGE DEL 13 LUGLIO 2015, N 107 Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti.
COME SARA’ IL NOSTRO LICEO
ESITI Criterio di qualitá Giudizio assegnato Motivazione
ALLA LUCE DELLA LEGGE 107/2015” Prof.ssa Anna Maria Foresi
CHE COS’E’ IL CURRICOLO DI ISTITUTO
Linee guida nazionali per l’orientamento permanente
SNV- IL PROCEDIMENTO IN SINTESI
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “NICOLA MORESCHI”
IL NUOVO ISTITUTO TECNICO Renzo Vanetti IL NUOVO ISTITUTO TECNICO.
IC “GOZZI-OLIVETTI” PRIMARIA
PERIODO DI FORMAZIONE E DI PROVA : Servizi utili
Scuola capofila : Istituto Comprensivo «Pascoli-Crispi» Messina Restituzione dei risultati 20 novembre 2015 Misure di Accompagnamento alle Indicazioni.
ISTITUTO COMPRENSIVO MATTEI CIVITELLA ROVETO
Il Comitato di valutazione del docente
DESCRIZIONE DELLA PRIORITA ' ESITI DEGLI STUDENTI (pag 17)
Legge 107 /2015 Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione.
LA RIFORMA L.107/15 DAL POF AL PTOF a.s
Istituto Comprensivo Torano Castello – Lattarico Corso di formazione docenti a.s. 2015/2016 Collegio docenti 28 aprile 2016 Monitoraggio e Valutazione.
Piano Triennale Offerta Formativa
Piano di Miglioramento (PDM) dell'istituzione scolastica LOIC80800N Istituto Comprensivo di Castiglione d’Adda Collegio docenti 14 dicembre 2015.
P IANO di M IGLIORAMENTO Triennio ISTITUTO COMPRENSIVO “VIA CASSIA 1694”
FS AREA 1 LEGGE 8 ottobre 2010, n. 170 Nuove norme in materia di DSA Disturbi Specifici di Apprendimento in ambito scolastico.
VALUTAZIONE DEI DIRIGENTI SCOLASTICI IN PROVINCIA DI TRENTO.  STORIA, CARATTERISTICHE, MODALITÀ OPERATIVE E PROSPETTIVE PER IL PROSSIMO BIENNIO
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “NICOLA MORESCHI”
Criteri per la valorizzazione del merito ex art.1, comma 129, L. 107/2015 Rete Valutazione in progress Emilia-Romagna Stefania Giovanetti.
Attuazione C.M. 3/2015 Adozione sperimentale nuovi modelli di certificazione delle competenze nel primo ciclo di istruzione a cura del Dirigente Tecnico.
Via Cappuccini, GESUALDO (AV) - CODICE SCUOLA AVIC87600B TEL: 0825/401023; FAX: 0825/ AZIONI DI MIGLIORAMENTO (PRIMI ORIENTAMENTI PER IL PdM)
Autovalutazione d’Istituto DPR 28 marzo 2013, n. 80 regolamento sul Sistema Nazionale di Valutazione (SNV) in materia di istruzione e formazione.
COMITATO PER LA VALUTAZIONE DEI DOCENTI Il comma 129 inserisce il bonus, somma di retribuzione accessoria destinata alla valorizzazione del merito del.
IL BONUS SCUOLA, OCCASIONE DI MIGLIORAMENTO DEGLI ESITI FORMATIVI I Convegno Nazionale della Rete delle Reti Le Reti di Scuole: crediti, esperienze e prospettive.
Transcript della presentazione:

Valutare i dirigenti scolastici Trento ‘

La Valutazione Strumento per indirizzare il miglioramento Attività per dare conto del valore sociale delle proprie azioni Opportunità di crescita professionale

La Valutazione: un primo bilancio Definizione di obiettivi di sistema da parte della GP Dinamica positiva tra obiettivi e pratiche diffuse Diffusione di test standardizzati Rottura dell’autoreferenzialità delle scuole: relazione scuola territorio, reti, ecc. Miglioramento dell’offerta formativa Concezione della scuola come strumento formativo del territorio

C. Latino 19 ottobre La Valutazione: le criticità Rischio di rappresentare solo una parte della funzione dirigenziale Rischio di scadere nell’adempimento

C. Latino 19 ottobre n Verso una Valutazione autentica e possibile In grado di dare conto dei risultati raggiunti, ma anche del processo e della qualità delle competenze messe in atto Che faccia riferimento al maggior numero possibile delle attività del DS Limitata a ciò che è misurabile e riconducibile alla responsabilità del DS Che sia equilibrata in termini di costi/benefici

C. Latino 19 ottobre L’insieme delle attività dei dirigenti si può ricondurre in tre aree: Promuovere la riflessività sulle proprie pratiche di lavoro da parte di tutti gli adulti della scuola; Ampliare la governance della scuola coinvolgendo docenti genitori e i diversi stakeholders Promuovere le condizioni per il miglioramento dell’offerta formativa Le azioni del dirigente in queste aree si possono operativizzare I risultati possono essere resi visibili, riconosciuti e valutati Esito della valutazione: individuare i margini di miglioramento e attivarsi per realizzarlo, evitando il mero adempimento La valutazione: contenuti e finalità

C. Latino 19 ottobre 2010 Gli indirizzi alle istituzioni scolastiche per il biennio Delibera GP n del Atto di indirizzo: obiettivi strategici per il sistema scolastico trentino Punto di riferimento nella elaborazione dell’offerta formativa Sono rivolti alle scuole e al sistema nel suo complesso

C. Latino 19 ottobre 2010 Gli indirizzi alle istituzioni scolastiche per il biennio Promuovere modelli organizzativi innovativi che affianchino alla “classe” altre modalità organizzative, caratterizzate da una sempre maggiore flessibilità rispetto a tempi, spazi e articolazione del gruppo classe al fine di sviluppare l’innovazione metodologica e didattica e migliorare l’efficienza e l’efficacia dell’utilizzo delle risorse umane, strumentali e finanziarie, anche per una qualificazione della spesa complessiva. - Sviluppare metodologie didattiche innovative dei processi di insegnamento, in particolare a carattere laboratoriale, nella prospettiva di una sempre maggiore personalizzazione dei percorsi di apprendimento e di una reale, effettiva, collaborazione tra i docenti nell’attuazione delle decisioni collegialmente assunte, in ciò sostenuti da una professionalità volta all’innovazione continua, supportata anche dal Centro per la formazione dei docenti di Rovereto. - Portare a compimento la redazione dei piani di studio di istituto definendo i processi di apprendimento per competenze, con particolare attenzione a quelle trasversali e a quelle di cittadinanza, e progettando in un’ottica di curricolarità verticale dai 6 ai 16 anni, nella prospettiva della piena valorizzazione del carattere unitario e della valenza orientativa dell’obbligo di istruzione. - Promuovere una cultura della valutazione coerente con la logica della valutazione per l’apprendimento e a sostegno di una sempre più efficace progettazione dei percorsi didattici, compreso un sistema ordinario per la prevenzione e il recupero delle carenze e per la valorizzazione dei talenti, nella prospettiva di un progressivo potenziamento dell’attività di orientamento attivo, in particolare nell’anno terminale della scuola secondaria di primo grado e nel primo biennio del secondo ciclo. - Potenziare le competenze nelle lingue comunitarie, in particolare per quanto attiene alla comunicazione in situazioni reali, anche in previsione del loro uso veicolare nell’apprendimento disciplinare (CLIL), quale imprescindibile condizione per proseguire nel percorso di internazionalizzazione della scuola trentina.

C. Latino 19 ottobre 2010 Gli obiettivi biennali per i DS Determinazione del DG n.106 dell’ Due obiettivi biennali comuni a tutti i DS Due obiettivi individuati dal DS

C. Latino 19 ottobre 2010 I° obiettivo biennale Promuovere modelli organizzativi innovativi che affianchino alla “classe” altre modalità organizzative, caratterizzate da una sempre maggiore flessibilità rispetto a tempi, spazi e articolazione del gruppo classe al fine di: 1. sviluppare l’innovazione metodologica e didattica 2. migliorare l’efficienza e l’efficacia dell’utilizzo delle risorse umane, strumentali e finanziarie, anche per una qualificazione della spesa complessiva.

C. Latino 19 ottobre 2010 I° obiettivo biennale - A parità di risorse disponibili, adottare modelli innovativi di organizzazione delle classi che si traducano al termine del biennio in un reale e controllabile miglioramento degli esiti scolastici dell’Istituto. Ad es. 1. Migliorare i risultati di apprendimento in generale 2. Attuare modelli innovativi per prevenire l’insuccesso scolastico (ad es. ridurre la % di studenti promossi con carenze) 3. Ottenere risultati migliori nei test nazionali e internazionali 4. Ottenere risultati migliori nel campo dei BES 5. Attuare strategie innovative per l’integrazione degli alunni stranieri 6. Ottenere risultati di particolare di particolare rilievo nelle iniziative di eccellenza

C. Latino 19 ottobre 2010 II° obiettivo biennale - Portare a compimento la redazione dei piani di studio di istituto 1. definendo i processi di apprendimento per competenze, con particolare attenzione a quelle trasversali e a quelle di cittadinanza 2. progettando in un’ottica di curricolarità verticale dai 6 ai 16 anni, nella prospettiva della piena valorizzazione del carattere unitario e della valenza orientativa dell’obbligo di istruzione.

C. Latino 19 ottobre 2010 II° obiettivo biennale Al termine del biennio l’ istituto avrà messo in atto le misure necessarie affinché: 1. Sia stato elaborato e approvato dai competenti OO. CC. Il piano di studio di istituto; 2. Siano state attuate misure organizzative (ad esempio i Dipartimenti) idonee ad accompagnare lo sviluppo dei curricoli verticali; 3. Siano stati elaborati e approvati dai competenti OO. CC. linee comuni di programmazione dell’attività didattica da attuare con l’anno scolastico (test d’ingresso, nuclei fondanti, prove di verifica comuni, ecc.)