Andrea Ferro, Luigi Locapo, Shobini Ratnasingham, Linda Sposato.

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Andrea Ferro, Luigi Locapo, Shobini Ratnasingham, Linda Sposato

SANDFORD GROSSMAN JOHN MOORE OLIVER HART La teoria dell’impresa dei “diritti di proprietà”, o teoria GHM, emerge dagli studi degli economisti Grossman, Hart e Moore alla fine del XX secolo.

Valutare quando e come sia conveniente per un’impresa attuare un’ integrazione verticale (MAKE), piuttosto che ricorrere ad una transazione di mercato (BUY).

INTEGRAZIONE VERTICALE: scelta di un'impresa produttrice o assemblatrice di un certo prodotto di internalizzare un maggior numero di " passaggi intermedi " necessari all'ottenimento del prodotto finito. Comporta il trasferimento della PROPRIETA’ delle RISORSE dall’acquisita all’acquirente.

Integrazione verticale A valle A monte

Specificità della relazione  fornitori non sostituibili per l’acquisizione dell’input Eliminazione del rischio di opportunismo post-contrattuale (hold-up) Migliore coordinamento dei flussi: investimento specifico e design attributes Controllo del know-how e delle informazioni-chiave (segreto industriale) Diminuzione dei costi di transazione

Aumento dei costi di agenzia e di influenza Perdita di autonomia  minore incentivo all’efficienza Flessibilità strategica/organizzativa ridotta

ESTERNALIZZAZIONE o OUTSOURCING : scelta di un’impresa di ricorrere ad altre imprese per lo svolgimento di alcune fasi del proprio processo produttivo o fasi dei processi di supporto.

Esternalizzazione Rapporti di lungo periodo Soluzione contrattuale Acquisto su mercato a pronti

Diminuzione dei costi di agenzia e di influenza Sfruttamento delle economie di scala e di apprendimento a monte per prodotti standardizzati Spinta all’efficienza  massimizzazione profitti Flessibilità strategica/organizzativa Se c’è omogeneità dei fornitori (è indifferente acquistare da uno o dall’altro)  switching cost nulli

 Se i fornitori non sono sostituibili e difficili da cambiare  effetto lock-in Aumento del costo di transazione  Opportunismo del cliente verso il fornitore che ha effettuato l’investimento specifico  Opportunismo del fornitore verso il cliente per il potere indotto dall’investimento specifico

Studi di Coase e Williamson Incompletezza contrattuale Le cause:  razionalità limitata dei soggetti;  asimmetria informativa (selezione avversa e free riding);  ambiguità nel valutare ex ante danni, prestazioni e qualità; Costi di transazione  Costi di negoziazione e conclusione dei contratti  Costi di ricerca  Costi legati all’ Incertezza

Studi di Coase e Williamson Teoria di Grossman, Hart e Moore L’integrazione determina la proprietà e il controllo delle risorse. Attraverso ciò le imprese possono sfruttare i contratti incompleti e i contratti incompleti e gli investimenti specifici.

L’integrazione determina la proprietà e il controllo delle risorse. “La proprietà è una fonte di potere quando i contratti sono incompleti” (Hart, 1995) DIRITTI RESIDUALI DI CONTROLLO

L’integrazione sarà efficiente se: Efficienza tecnica > inefficienza di agenzia  Efficienza tecnica = quantità massima che un’impresa produce data una determinata combinazione di input;  Efficienza di agenzia = misura in cui lo scambio di merci e servizi nella catena verticale è stato organizzato per ridurre al minimo i costi di coordinamento

L’integrazione verticale conviene quando l’ investimento di una delle due imprese in attività specifiche genera un valore nella catena verticale nettamente maggiore rispetto all’investimento dell’altra. * Se gli investimenti sono di peso paragonabile è meglio non integrarsi.

L’integrazione verticale influisce sulla volontà delle parti ad investire in attività specifiche.

 Specificità della localizzazione  risorse che per motivi geografici comportano più elevati costi di trasporto;  Specificità fisica o materiale  particolari caratteristiche materiali di una risorsa o di un processo produttivo ;  Specificità del capitale umano specializzato  formazione specialistica e learning-by-doing;  Risorse dedicate o idiosincratiche  investimenti mirati ad un’unica attività o ad una particolare clientela.

La specificità del capitale umano è particolarmente problematica, in quanto non è possibile separare il know-how dal soggetto che lo possiede. Quindi, l’integrazione verticale che coinvolge capitale umano non si può ridurre alla mera internalizzazione della proprietà fisica.

Potere decisionale incentiva al massimo i soggetti che lo detengono disincentiva i soggetti che vi sono esposti conclusione dell’approccio GHM 1.stabilire relazioni di complementarietà tra capitale fisico e capitale umano 2.individuare soggetti più adatti a controllare l’insieme di risorse coinvolte nella transazione  potere decisionale assegnato ai soggetti che più contribuiscono a massimizzare l’efficienza

* path-dependence  circostanze precedenti potrebbero escludere alcune soluzioni possibili per il futuro Assegnare potere decisionale in modo efficiente Accordi di Governance Due alternative successo della fusione  combinazione del capitale fisico delle due imprese  potere decisionale centralizzato successo della fusione  know-how dei manager acquisiti  potere decisionale decentrato

Disney acquista, nel 1996, American Broadcasting Company (ABC) per 19 milioni di dollari. La rete vanta un enorme successo già dagli anni ’60  buon investimento?

Disney ottiene il controllo dell’emittente televisiva: 10 canali televisivi 21 stazioni radio Agenzie stampa di 85 giornali

Sotto la supervisione Disney, l’ABC diventa la prima rete più seguita dal Nuove offerte per il tele-consumatore Trasmissioni di successo collegate al patrimonio Disney Nascita di ABC Family  Serie Televisive

 Investimento specifico di FBA per fornire GM.  Aumento imprevisto della domanda delle automobili (razionalità limitata nei contratti)  sotto la guida di Alfred SLOAN  1919: GM sottoscrive contratto decennale di esclusiva con FBA per fornitura di scocche aperte in metallo. SLOAN, ALFRED PRITCHARD, JR.

 FBA poté agire opportunisticamente (hold-up) in quanto unico fornitore  Un abbassamento dei prezzi di fornitura non era prevista nel contratto (costi di transazione ex- ante) e non era sanzionabile (costi di transazione ex-post)  Razionalità limitata + investimento specifico + opportunismo  CATASTROFE di WILLIAMSON

 Gran parte della specificità derivava dall’investimento in know-how da parte di FBA  FBA  fornitore difficilmente sostituibile  GM  non era sufficiente il semplice controllo delle risorse materiale  1926: FUSIONE VERTICALE tra GM e FBA  Ulteriore problema: il contratto prevedeva investimenti specifici NON solo in relazione alle risorse materiali (stampi e presse)

 David Besanko, David Dranove, Mark Shanley (2013); Economia dell’industria e strategia d'impresa. UTET  David Besanko, David Dranove, Mark Shanley (2001); Economia dell’industria e strategia d'impresa. UTET  /materiale/slides08_hold-up.pdf /materiale/slides08_hold-up.pdf 