“ UNA SCUOLA OLTRE LE PAROLE. LINGUAGGI DIVERSI PER RACCONTARE E RACCONTARSI» a.s.2014-2015 ’

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Transcript della presentazione:

“ UNA SCUOLA OLTRE LE PAROLE. LINGUAGGI DIVERSI PER RACCONTARE E RACCONTARSI» a.s ’

Premessa I percorsi scolastici degli alunni con background migratorio e i loro risultati di apprendimento presentano criticità diffuse e acute e comunque una «disparità» rispetto agli alunni italiani che, sia pure in forme attenuate, riguarda anche i bambini nati in Italia o che sono arrivati da piccoli. E’ uno svantaggio che deve essere contrastato. Ecco le nostre possibili risposte…

Come? Laboratorio scolastico di sostegno per gli alunni non italofoni in difficoltà d’apprendimento dovute a problematiche di tipo socio-culturale, psicologico e relazionale. laboratorio di approccio agli scacchi. laboratorio di psicomotricità sulla scacchiera gigante. realizzazione di scaffali interculturali nei diversi plessi. laboratorio bilingue di lettura ad alta voce. attività formativa per i docenti.

Laboratorio linguistico di italiano come lingua 2, perché? Per creare interventi individualizzati per agevolare gli alunni migranti nell'apprendimento della lingua e della cultura italiana Per favorire l'alfabetizzazione linguistica e attuare una didattica assistita mediante materiale elaborato ad hoc per sostenere psicologicamente il processo di inserimento del nuovo alunno e/o intervenire in caso di disagio.

SILENZIO SI LEGGE IN LINGUA!! Non basta creare uno scaffale: alla presenza dei libri devono seguire iniziative per coinvolgete tutti gli alunni. Possiamo : sviluppare l’idea delle letture madrelingua per invitare gli alunni a cogliere l’opportunità offerta dall’ambiente scolastico di viaggiare tra le culture e le lingue del mondo. Coinvolgere i genitori non italofoni nella valorizzazione delle diverse identità e radici culturali di ogni studente.

ECCO COME LE NOSTRE MICRO-BIBLIOTECHE INTERCUTURALI POTREBBERO DIVENTARE Usando materiale di facile reperimento (cassette della frutta, latte di colore) possiamo costruircele da soli!

Scacchi a scuola per una nuova intercultura, perché? Per proporre agli insegnanti l’utilizzo di un linguaggio universale. L’impegno e l’interesse che il gioco sa suscitare possono favorire il raggiungimento di alcune finalità come: ·L’integrazione scolastica degli alunni ·Il raggiungimento delle pari opportunità ·L’acquisizione di strumenti culturali utili a prevenire la dispersione scolastica e a scoraggiare atteggiamenti di bullismo spostando il confronto fra pari a livello intellettivo e non fisico.

IMPARIAMO «LA MOSSA DEL CAVALLO»… I pregiudizi sono difficili da abbattere… almeno quanto una schiera di nemici di diverso colore ordinati sul lato opposto della scacchiera, ma nel gioco degli scacchi c'è almeno un pezzo, il cavallo, che può scavalcare tutti gli altri. È l’unico a muoversi in maniera speciale, non proseguendo secondo una linea retta, ma disegnando una L, evitando gli altri pezzi e passando da una casella nera a una bianca e viceversa. Una metafora della vita del migrante, quindi, che nel silenzio del gioco, un silenzio comune a tutte le lingue del mondo, può riappropriarsi del tempo libero e smettere di essere un semplice ingranaggio operatore della società, per diventarne parte integrante.

Una scuola è buona quando è attenta a tutti e valorizza ciascuno.