L'AGRICOLTURA L’ agricoltura è l’ insieme delle tecniche per coltivare il terreno in modo da ottenere i prodotti utili all’uomo . Molti fattori influenzano.

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Transcript della presentazione:

L'AGRICOLTURA L’ agricoltura è l’ insieme delle tecniche per coltivare il terreno in modo da ottenere i prodotti utili all’uomo . Molti fattori influenzano l’ agricoltura il primo è l’ambiente, ossia l’insieme delle condizioni climatiche e caratteristiche del suolo che permettono lo sviluppo della vegetazione; esso può produrre degli effetti che durante lo questo sviluppo possono essere negativi o positivi. I fattori che condizionano l’ambiente sono il clima ed il terreno.

LA STORIA DELL’AGRICOLTURA Per storia dell'agricoltura si intende la progressiva capacità dell'uomo di acquisire competenze nella coltivazione delle piante ed allevamento degli animali Origine: Si è scoperto che l'agricoltura sarebbe nata 11.400 anni fa attraverso la domesticazione. Ma persino prima di ogni altra specie vegetale, quali frumento, e legumi. La scoperta è avvenuta in un villaggio presso il fiume Giordano. Nel mondo classico e latino, il sistema agrario si basava sulla divisione della terra in funzione all'esigenza della città e sull'ager publicus e nella rotazione biennale dove, in autunno, circa metà della terra veniva seminata con cereali e l'altra metà veniva lasciata a riposo (maggese), questa pratica rimase predominante fino al XVII secolo. Durante il Medioevo giunsero in Europa nuove piante portate dagli arabi: riso, cotone, carrubo, pistacchio, spinacio, agrumi. Dopo la scoperta dell'America giunsero il mais, la patata, il fagiolo, l'arachide, il pomodoro, il peperone, la papaya. La prima rivoluzione agricola: Il progressivo sviluppo dei commerci, stimolò gradualmente l'adozione di nuove tecniche produttive. La densità della popolazione, favoriva lo sviluppo dell'orticoltura e della frutticoltura. Si adottarono quindi nuove tecniche basate sulla rotazione pluriennale e sulla sostituzione del maggese con pascoli per il bestiame, anche per ottenerne concime naturale. I nuovi metodi dettero origine al cosiddetto sistema di Norfolk, generalmente considerato il prototipo di una nuova agricoltura che, grazie alla rotazione e ad altri aspetti, consentì all'Inghilterra di esportare grandi quantità di grano e farine nel periodo 1700-1770.

Dalla rivoluzione industriale all'Agricoltura: La rivoluzione industriale chiamò a sé dalle campagne numerosi braccianti che si riversarono verso altri continenti e/o nelle grandi città. In Italia la migrazione fu dal sud verso il triangolo Piemonte/Veneto/Emilia e per contrastarla furono previsti dei piani governativi ossia piani di bonifica delle terre governative che venivano destinate all'agricoltura. Nel corso del XIX secolo migliori strumenti aratori e sistemi di semina, acquisizione sul mercato di nuove sementi e di nuove piante con elevata produttività (mais), la comparsa delle macchine agricole e dei concimi chimici, attuarono una profonda ristrutturazione rurale che stimolò ancora la costruzione di nuove attrezzature e macchine per tutte le esigenze lavorative agrarie. L'attività agricola divenne ben presto di tipo industriale nei Paesi economicamente avvantaggiati, mentre nell'Europa dell'Est, Sud America, Asia e Africa rimasero grandi terreni non coltivati. Agricoltura contemporanea: I goerni dei paesi industrializzati tra il 1960 e fine anni novanta hanno indotto la cosiddetta rivoluzione verde, ossia hanno investito in maniera consistente nella ricerca agricola, direttamente sui campi degli agricoltori, cercando altri sistemi per incrementare la produzione alimentare con lo sviluppo di prodotti pesticidi e fertilizzanti, incoraggiandoli ad utilizzare queste nuove tecnologie e rivoluzionando le tradizionali pratiche agrarie con l'abbandono e l'estinzione di molte varietà locali e tradizionali. L'agricoltura contemporanea si basa sempre più sull'immissione di energia esterna al sistema sotto forma di fitofarmaci, meccanizzazione, fertilizzanti, ingegneria genetica, tecnologia; si parla quindi di agricoltura intensiva, in antagonismo all'agricoltura estensiva.

Prodotti alimentari di base I 7 gruppi fondamentali di alimenti sono stati elaborati grazie alla collaborazione tra "Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione (INRAN)" e "Società Italiana Nutrizione Umana (SINU)". Questa classificazione assume un ruolo essenziale nella "gestione autonoma" di una buona e sana alimentazione in quanto, per favorire il bilancio nutrizionale, sarebbe opportuno consumare con frequenza giornaliera almeno un prodotto appartenente a ognuno dei 7 gruppi fondamentali degli alimenti. In base alla classificazione dei 7 gruppi fondamentali di alimenti, sono alimenti accessori: alcolici, dolciari, bevande analcoliche e nervini

I 7 gruppi 1.CARNE, PESCI E UOVA: include carni fresche, frattaglie, pesci di acqua dolce e salata, altri prodotti della pesca e tutte le uova. 2. LATTE E DERIVATI: include tutti i tipi di latte, anche quello condensato e in polvere, e tutti i derivati di lavorazione. Anch'essi forniscono proteine ad alto valore biologico, ma a differenza del gruppo I contengono poco ferro e tanto calcio e fosforo. 3. CEREALI E DERIVATI: include il pane, i prodotti da forno, i biscotti, la pasta alimentare, le farine. Sono da prediligere i cereali integrali per il maggior contenuto di fibra alimentare, di magnesio e di niacina. 4. LEGUMI: sono legumi i fagioli, le lenticchie, le fave, i piselli, i ceci, la soia, i lupini, le cicerchie. Forniscono proteine di medio valore biologico, amido (meno dei cereali), vitamine del gruppo B, molti sali minerali e fibra alimentare.

5. GRASSI E OLI DA CONDIMENTO: comprende burro,  e di semi, margarina, lardo, strutto. Contengono soprattutto grolio d'olivaassi di ogni genere e relative dal punto di vista metabolico, alcuni lipidi sono più salutari mentre altri, se introdotti in eccesso, possono risultare nocivi (acidi grassi saturi e colesterolo). 6. ORTAGGI E FRUTTA FONTI DI VITAMINA "A": appartengono a questo gruppo le carote, le albicocche, i kaki, il melone, la zucca, i peperoni gialli e verdi, gli spinaci, la bietola, le foglie di rapa, la cicoria, i broccoli, la lattuga; quindi ortaggi e frutta di colore giallo, verde e arancione. Forniscono soprattutto carotenoidi, ottimi antiossidanti e provitamine di tipo A; apportano anche molta acqua, fibre, sali minerali (molto potassio) e glucidi semplici (soprattutto nella frutta e nelle carote). 7. ORTAGGI E FRUTTA FONTI DI VITAMINA C: fanno parte di questo insieme le arance, i limoni, i pompelmi, i kiwi, l'ananas, le fragole, i pomodori, i broccoli, il cavolfiore, il cavolo, il cavolo cappuccio, la lattuga da taglio; in definitiva,tutti gli ortaggi a gemma e la frutta acidula. Se mangiati crudi, assicurano elevate quantità di vitamina C (ma non solo), sali minerali, fibra e acqua.