nelle religioni monoteistiche Le regole alimentari nelle religioni monoteistiche 1
Ebraismo: Cibo Kasher (Il Signore è padrone dell’universo e bisogna aver pietà anche verso gli animali) Kasher, letteralmente, significa buono, adatto, fatto secondo le regole. Un cibo è kasher quando è adatto a esser consumato, quando è stato preparato nel rispetto delle norme alimentari ebraiche. La maggior parte delle leggi fondamentali della kasherut (adeguatezza) deriva dalla Torah (l’insegnamento fondamentale della tradizione religiosa ebraica), nei libri di Levitico e Deuteronomio. Le leggi relative al cibo kasher sono numerose e riguardano gli animali permessi e proibiti: gli animali permessi sono quelli che hanno lo zoccolo fesso, cioè spaccato in due parti (come la mucca, il vitello, la pecora, la capra…) e che sono ruminanti; fra i pesci, sono permessi tutti quelli provvisti di pinne e squame (come la trota, il salmone, il tonno, il merluzzo, le acciughe, la sogliola, la cernia, la platessa…) la macellazione: il rito prevede di macellare animali del tutto sani e di privarli subito del loro sangue che non può essere consumato (poiché contiene la vitalità dell’animale) il divieto di mescolare le carni con latticini Il divieto di consumo di vino non ebraico (cioè prodotto senza rispettare i precetti indicati dalla Torah) l’uso delle stoviglie e la cottura dei cibi 2
Pesci con squame e pinne Mammiferi ruminanti che hanno gli zoccoli fessi (con fenditura): bovini, ovini e cervidi Pesci con squame e pinne Volatili: oca, anatra, pollo, gallina, tacchino, fagiano, pavone, pernice, quaglia, piccione, beccaccia, tordo, ... Equini, suini, carnivori, coniglio, lepre, scimmie, rettili e insetti Molluschi, crostacei, frutti di mare, pesci senza pinne e squame (coda di rospo, anguilla) Volatili: Rapaci (aquila, …), saprofagi (avvoltoio, …), cicogna, cigno, struzzo 3
Ebraismo: divieti alimentari Tra l’assunzione di latte e carne devono passare almeno 6 ore 4
Cristianesimo: le pratiche alimentari “Non quello che entra nella bocca rende impuro l'uomo, ma quello che esce dalla bocca rende impuro l'uomo!” (Mt, 15, 11) La Scrittura non comanda ai cristiani di digiunare o di astenersi dal consumo delle carni, ma allo stesso tempo presenta comunque il digiuno come una pratica positiva e proficua per una vita orientata ad usi e contegni più frugali e controllati. Per secoli la tradizione spirituale cristiana ha conservato le pratiche dell’astinenza e del digiuno. Oggi la chiesa cattolica propone (senza obbligo) l’astinenza dalla carne solo nei venerdì di quaresima e nel mercoledì santo, permettendo la sostituzione di questa pratica con altre opere nei venerdì del resto dell’anno. Le chiese ortodosse invece conservano una legislazione molto precisa riguardo all’astinenza da alcuni alimenti e i fedeli vi si attengono con estrema serietà. 5
Cristianesimo: divieti alimentari Astinenza dalla carne nei Venerdì di Quaresima e nel Mercoledì Santo 6
Islam: le prescrizioni alimentari “Ogni corpo da ciò che mangia riceve la vita, ma anche la morte; perciò ponete attenzione a ciò che mangiate” (Detto del Profeta Maometto) Ai mussulmani sono vietate la carne di maiale e le bevande alcoliche. Il Corano è chiaro: “ Vi è proibito l’animale trovato morto, il sangue, la carne di maiale ...” “Vi è permessa la pesca in mare, e anche mangiarne ...” “… il vino, il gioco d’azzardo, … sono un abominio e un’opera di Satana … Satana, col vino e il gioco d’azzardo vuole solo gettare fra voi l’inimicizia e l’odio, e distogliervi dalla rammemorazione di Dio e dalla preghiera” 7
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