Psicologia sociale Prof. Barbara Pojaghi

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Che cos’è la Psicologia sociale?
Advertisements

CHI (O CHE COSA) CONTROLLA IL COMPORTAMENTO UMANO?
Prof. Barbara Pojaghi Psicologia sociale Prof. Barbara Pojaghi
CHI (O CHE COSA) CONTROLLA IL COMPORTAMENTO UMANO?
Prof. Barbara Pojaghi Psicologia sociale Prof. Barbara Pojaghi
Psicologia sociale nella società degli individui Macerata giugno 2011.
Prof. Barbara Pojaghi Psicologia sociale Prof. Barbara Pojaghi
Prof. Barbara Pojaghi Psicologia sociale Prof. Barbara Pojaghi
Psicologia sociale Prof. Barbara Pojaghi
Psicologia sociale Prof. Barbara Pojaghi
Ecologia dello sviluppo umano
Psicologia sociale Prof. Barbara Pojaghi
I MODELLI DI SPIEGAZIONE 1. Modelli deterministici unicausali ▼ influenza unidirezionale sul comportamento umano ▼▼ ambiente fattori biologici ambiente.
Caratteristiche distintive dell’approccio contestualista sono:
Laboratorio Valutazione in Promozione della Salute Torino, 18 maggio 2006 Pillola Formativa Costruzione di alleanze per la salute 51° INCONTRO PROGETTO.
+ La comunicazione. + Non si può non comunicare "L’uomo che guarda fisso davanti a sé mentre fa colazione in una tavola calda affollata, o il passeggero.
L’intenzionalità, trovando espressione nell’assunzione di modelli di azione volontaria, non si può considerare come qualcosa di insito nell’essere umano,
Dei metodi e delle tecniche di ricerca nei contesti socio-educativi
BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
COMUNICAZIONE E CONOSCENZA
Lavorare in Italia: istruzioni per’uso (lingua italiana, diritti e cultura generale per stranieri) Programma – 04, 05/ 03/2010 Febbraio 2010.
Non si vede bene che col cuore. L’ essenziale è invisibile agli occhi.
La musica tra fruizione individuale e fatto sociale
Lo sviluppo “dal basso”
Cos’è TEACCH? Con il termine "Programma TEACCH" si intende indicare l’organizzazione dei servizi per persone con autismo realizzato nella Carolina dei.
l’apprendimento significativo ? prof. Paolo Sorzio
I contributi della Gestalt in Psicologia sociale
La persona disabile Non è corretto parlare di disabile in modo generico dal momento che tanti sono i tipi di disabilità e tanto varie sono le esigenze.
UNA DEFINIZIONE DI COMPETENZA
LA MEDIAZIONE.
Questi studi sono stati fortemente influenzati dagli avvenimenti
comunicativo - espressivo - metalinguistico
LE FAMIGLIE OGGI: COMPITI E PROCESSI DI PROTEZIONE
Psicologia della formazione anno accademico 2014/2015
L'ILLUSIONE OTTICA.
Modello “Movimenti artistici”
PSICOLOGIA SOCIALE E DELLA FAMIGLIA
Psicologia sociale e della comunicazione
Incontro introduttivo
Edouard Claparede
La teoria dello sviluppo sociocognitivo di Vygotskij
Il lavoro di gruppo Cfr - Tratto da materiale corso di formazione su: organizzazione aziendale dott. Stefano Colferai.
Prof. Barbara Pojaghi Psicologia sociale Prof. Barbara Pojaghi
«Valutare il bisogno della persona con disabilità.
PROFILO FORMATIVO ANNI 3 COMPETENZE RIFERITE AGLI STRUMENTI CULTURALI
Capitolo 3 Sviluppo del sé e sviluppo sociale
La psicologia della Gestalt
LA SOCIOLOGIA DELL’AMBIENTE
Valutazione e certificazione
Presentazione Servizi Educativi a cura di Angela Dini 13 luglio 2012
Definire la comunicazione
Il bilancio delle competenze
Il nostro primo contatto con il mondo. Roma 8 marzo 2010
A cura di Cristiana ricci Ufficio formazione Cgil Genova
Dei metodi e delle tecniche di ricerca nei contesti socio-educativi
Di Alessandra Fermani COMUNICAZIONE di Alessandra Fermani
LA COMUNICAZIONE NECESSARIA
Introduzione al corso di psicologia sociale e della comunicazione
La teoria dello sviluppo sociocognitivo di Vygotskij
La famiglia del nuovo millennio Significato ed evoluzione della figura paterna La famiglia del nuovo millennio Avanzini Simona matricola
Come comunicare come porsi in una relazione come porsi in un gruppo
«La teoria sociologia contemporanea»
Elementi della relazione
L’IDENTITA PERSONALE E LA RELAZIONE EMPATICA
Corso di Sociologia Generale a. a. 2018/19 Prof
PROPOSTA DI PROGETTO PER L’ANNO SCOLASTICO A SCUOLA DI BENESSERE Io e l’AMBIENTE Il paesaggio come specchio della salute.
Grammatica dei conflitti per imparare a gestire i conflitti – seconda parte Prof.ssa Silvia Guetta.
ISTITUTO paritARIO Bambin gesÚ
"Psicologia sociale e della comunicazione" Istruzioni per l'uso
PRESUPPOSTI TEORICI DELLA COMMUNITY OF LEARNERS BROWN E CAMPIONE (1990)
Transcript della presentazione:

Psicologia sociale Prof. Barbara Pojaghi

Libri di testo  Leone G., Mazzara B.M., Sarrica M., La psicologia sociale, Editori Laterza, 2013 (L 20)  Mantovani G. (a cura di), Intercultura e mediazione, Carocci, 2008 (L 20)  Pojaghi B., Nicolini P. (a cura di), Contributi di psicologia sociale in contesti socio-educativi, Franco Angeli, 2003 (L 39)

Cos’è la psicologia sociale? Lo studio sistematico dei fenomeni sociali centrato sul comportamento di una collettività organizzata

Il rapporto quindi tra dimensione sociale e dimensione individuale nella determinazione di ciò che le persone concretamente pensano e fanno

Definizione: P. Amerio La P.S. è la disciplina che connettendo l’analisi dei processi psicologici degli individui con l’analisi delle dinamiche sociali nelle quali sono coinvolti, studia in particolare i modi e le forme con cui l’esperienza, l’attività mentale e pratica e i comportamenti si articolano con il contesto sociale

psicologia dei gruppi psicologia dei gruppi psicologia di comunità psicologia di comunità psicologia ambientale psicologia ambientale psicologia politica psicologia politica psicologia giuridica psicologia giuridica ma anche psicologia della formazione psicologia della formazione psicologia del lavoro e delle organizzazini psicologia del lavoro e delle organizzazini

Il compito della psicologia sociale è quello di contribuire insieme ad altre discipline, alla comprensione del comportamento umano, avendo come proprio oggetto di studio una serie di fenomeni specifici che risultano generati dall’intersezione fra processi psicologici e dinamiche sociali

La società degli individui (Elias,1967) Un rapporto funzionale tra mondo individuale e mondo sociale come dato di fondo dell’esistenza umana L’individuo pur vivendo in un contesto sociale che contribuisce a plasmare la sua esperienza, non si perde in tale contesto ma mantiene l’interezza della sua identità di persona, come soggetto del suo pensare,sentire e agire

NESSUNO VIVE SOLO L’uomo possiede un corredo genetico che gli permette di affrontare i problemi del suo sviluppo. Le competenze di base che ognuno di noi ha hanno bisogno di un ambiente adatto per attivarsi, un ambiente sociale che in vario modo contribuisce alla strutturazione dei processi psicologici

Alcune scuole di psicologia

COMPORTAMENTISMO  J.B.Watson ( ) fonda nel 1913 il comportamentismo negli Stati Uniti  Esclude dal campo di ricerca ogni fattore che non sia oggettivo e misurabile, quindi i sentimenti e i processi mentali  Sperimentazione in laboratorio  Paradigma S-R  Riflesso Condizionato (Pavlov)  comportamentismo→neocomportamenti smo→cognitivismo

Cognitivismo  Nasce nel 1967 con la pubblicazione di U. Neisser Psicologia cognitivista  Si contrappone al paradigma S-R del Comportamentismo  Oggetto di studio: la mente umana come elaboratore di informazioni  Cibernetica: modelli del funzionamento mentale mutuati dall’informatica  J. Piaget precursore del cognitivismo

Psicologia culturale  Carlo Cattaneo ( ) usa per prima il termine psicologia sociale  Vygotskji( ) scuola storico culturale russa : complesso rapporto tra funzioni psichiche superiori e relazioni tra individui. Artefatti culturali come elementi strutturanti la mente  Attualmente Mantovani, Smorti, Mazzara

Psicologia culturale 1.I processi psicologici fortemente influenzati, strutturati, dalle interazioni sociali e in particolare dalla cultura 2.La cultura non come un insieme statico e definito di strumenti, bensì come un processo di continua verifica e riadattamento

Psicologia della Gestalt  Corrente psicologica che si sviluppa in Germania intorno ai primi del ‘900 ( nel 1912 Wertheimer pubblica la sua ricerca sul movimento stroboscopico)  Scuola di Berlino: M. Wertheimer, W. Köhler, J.K. Koffka  Studio della percezione visiva come processo psichico primario della conoscenza

Psicologia della Gestalt  Il tutto è qualcosa di diverso dalla somma delle parti  Possibile discrepanza tra realtà fisica e realtà fenomenica  Realismo ingenuo e realismo critico

Pensiero produttivo °°° Tracciate 4 linee rette toccando tutti i punti senza mai staccare la penna dal foglio

Cosa studia la psicologia sociale? Doise (1982) ha individuato 4 diversi livelli in cui lo studio della psicologia si colloca a seconda della natura delle variabili coinvolte nella ricerca:  Il livello intraindividuale  Il livello intragruppo  Il livello intergruppo  Il livello collettivo

 Il livello intraindividuale – studia le modalità con cui l’individuo analizza la realtà e costruisce un’immagine del mondo sociale che lo circonda   Il livello intragruppo – analizza le dinamiche interpersonali tra più soggetti che fanno parte di un medesimo gruppo ( es. processi di conformismo, devianza, comunicazione, leadership)   Il livello intergruppo – studia le relazioni tra gruppi sociali differenti (es. identità sociale, favoritismo verso il proprio gruppo, conflitto sociale intergruppi)   Il livello collettivo – prende in considerazione i processi sociali legati al contesto culturale e storico in cui gli individui si trovano ad operare

Bronfenbrenner Il modello ecologico di Bronfenbrenner intende l’ambiente di sviluppo dell’individuo come una serie di sistemi concentrici, legati tra loro da relazioni, dirette o indirette, e ordinati gerarchicamente. Uno degli elementi più significativi del contributo di questo autore sta quindi nell’aver articolato il contesto in più livelli; due di questi, il microsistema e il mesosistema, sono direttamente in contatto con il soggetto, gli altri due, l’esosistema e il macrosistema, sono ambiti di cui il soggetto non fa esperienza diretta, ma che hanno egualmente un’influenza sul suo sviluppo.

Sistemi direttamente in contatto con l’individuo Il microsistema : un modello di attività, ruoli e relazioni interpersonali sperimentate dall’individuo che cresce in interazioni faccia a faccia che hanno luogo in un setting con specifiche caratteristiche fisiche, sociali e simboliche che favoriscono, consentono o inibiscono il coinvolgimento in interazioni progressivamente sempre più complesse e in attività nell’ambiente quotidiano in cui il soggetto vive (famiglia, asilo nido, scuola, gruppo dei pari ….)

Il mesosistema: l’insieme delle relazioni che legano due o più microsistemi organizzati (per esempio la famiglia, il nido, il gruppo dei pari) in cui il bambino vive e fa esperienze; essi possono essere sinergici o entrare in conflitto tra loro o essere indipendenti.

Sistemi indirettamente in contatto con l’individuo L’esosistema : si riferisce a sistemi in cui il soggetto non è direttamente coinvolto ma da cui viene in qualche modo influenzato (ad es. il luogo di lavoro dei genitori); è un ambiente estraneo al bambino ma gli eventi che vi si verificano possono influenzare, la sua vita. Particolarmente interessante è la ricaduta che secondo l’autore hanno sull’esito evolutivo del bambino sia il tipo di occupazione dei genitori e la soddisfazione che ne ricavano,sia le idee e i sistemi normativi e valoriali propri della loro cultura.

Il macrosistema: corrisponde alla situazione culturale complessiva in cui sono inseriti i precedenti sistemi; un modello sovrastrutturale,un complesso di rappresentazioni di tipo ideologico (usi, convenzioni, rappresentazioni sociali, stereotipi culturali) prodotte dalle istituzioni sociali comuni a una data cultura, che offre dei modelli di riferimento sui quali gli individui costruiscono la propria identità personale e sociale.