1 – LA CONTABILITA’ ANALITICA PROF. OLDONI – IIS V. BENINI – MELEGNANO Lezioni per la classe V AFM LIBRO DI TESTO Vedi appunti.

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Transcript della presentazione:

1 – LA CONTABILITA’ ANALITICA PROF. OLDONI – IIS V. BENINI – MELEGNANO Lezioni per la classe V AFM LIBRO DI TESTO Vedi appunti

2 Perché si studia la CO.AN Per ridurre l’impatto dei costi di produzione bisogna conoscerli- analizzarli – misurarli..….. in modo da poterli prevenire - controllare e ridurre !!!!! Questo è il compito della Contabilità gestionale/analitica e del COST MANAGEMENT

3 Caratteristiche della CO.AN non è sottoposta a nessun vincoli normativi …quindi non è obbligatoria per legge ha per oggetto la operazioni di gestione interne misura i costi di prodotto calcola risultati economici parziali relativi a un prodotto si rileva il costo del fattore produttivo solo nel momento in cui viene utilizzato per la produzione Pag

4 Caratteristiche della CO.AN CO.ANCO.GE Vincoli e obbligatorietànon è sottoposta a nessun vincoli normativi Vincoli civilistici e fiscali Strumenti di rilevazioneContabile ed extraSolo contabile OggettoOperazioni solo interneOperazioni solo esterne Momento di rilevazioneMomento di utilizzo Solo aspetto economico Momento dell’accertamento aspetto eco-finanziario Classificazione dei costiPer destinazione (costo del reparto a-b) Per natura - secondo la loro origine Rilevazioni riguardanoIl passato ma anche il futuro Solo dati consuntivi Es 3 p 123

5 4 Fasi della CO.AN 1 Definire l’oggetto di cui misurare costi, ricavi e risultati 2 Classificare i costi aziendali 3 scegliere le modalità di calcolo e di ripartizione 4 Individuare il momento di effettuazione del calcolo Cosa ? Come ? Quando ?

6 Fase 1 : definire oggetto Nella misurazione si privilegia : Cosa misurare ? P 299 Aspetto Produttivo Commessa Lotto Processo

7 Fase 2 : classificazione dei costi In base ai dati di calcolo Cosa misurare ? P Costi effettivi Costi standard Si determinano in base ad una ipotetica produzione Si riferiscono ad una specifica produzione già realizzata o futura

8 Fase 2 : classificazione dei costi In base al momento della rilevazione Cosa misurare ? P 300 Costi consuntivi Costi preventivi Si determinano in base ad una produzione futura – quindi si ipotizzano preventivamente i costi Si riferiscono ad una produzione già realizzata quindi i costi vengono rilevati a posteriore

9 Fase 2 : classificazione dei costi In relazione ai volumi produttivi Cosa misurare ? P 300 Costi diretti Costi indiretti Sono costi che non possono essere imputati direttamente ad un oggetto ( es enel, costi di ammin., riscaldamento) Si riferiscono direttamente ad un oggetto (es materie prime, lavoro)

10 Fase 2 : classificazione dei costi Riferito all’oggetto di rilevazione Cosa misurare ? P Costi specifici /speciali Costi comuni Impiegati per realizzare più produzioni o riferiti all’az nel suo complesso quindi è necessario ripartirlo !!!!! Impiegati ad ottenere un determinato bene è riferibile a un solo «oggetto « in modo oggettivo Riferiti all’impresa nel suo complesso

11 Esercizio CostoDirettoIndirettospecificoComune Manodopera operai Manodopera per la lavorazione di FF Salari di impiegati amministrativi Affitto uffici commerciali Affitto capannone per 2 produzioni Affitto capannone per la produzione di FF

12 Esercizio CostoDirettoIndirettospecificoComune Manodopera operai xx Manodopera per la lavorazione di FF Xx Salari di impiegati amministrativi x Affitto uffici commerciali x Affitto capannone per 2 produzioni xx Affitto capannone per la produzione di FF XX

13 Fase 2 : classificazione dei costi Cosa misurare ? P 301 Costi variabili Costi fissi Non variano qualunque qtà produco ( es affitto capannone) Variano al variare della quantità prodotta (es farina) Es costo dell’energia elettrica canonefisso+canone variabile ) Costi semivarialbili

14 Fase 2 : classificazione dei costi Cosa misurare ? P 311 Costi cessanti Costi emergenti Costi che l’impresa deve sostenere in seguito a decisioni az Che non sono più sostenuti in seguito a decisioni az Costituiscono l’incremento o il decremento di costo derivanti da decisioni az Costi differenziali

15 4 Fasi della CO.AN 1 Definire l’oggetto di cui misurare costi, ricavi e risultati 2 Classificare i costi aziendali 3 scegliere le modalità di calcolo e di ripartizione 4 Individuare il momento di effettuazione del calcolo Cosa ? Come ? Quando ?

16 Fase 3 : scegliere la modalità di calcolo Ci sono tre modalità di calcolo del costo : Come ? DIRECT costing Pag 318 FULL costing Pag 311 Metodo ABC Pag 323 Ricavi di prodotto- Costi di prodotto = ________________ Risultato economico di prodotto

Direct Costing 17 Costi variabili e diretti Costi fissi specifici di prodotto Il Direct costing individua in questo modo il costo di un prodotto

18 Fase 3 : DIRECT costing prodottoAprodottoBTotali Ricavi di vendita pz x qtà Quantità vendute 10 -Costi variabili (cv unitari x qtà) = margine LORDO Di contribuzione Evidenzia in quale misura le vendite sono in grado di coprire i costi fissi complessivi (CF specifici + CF comuni) - Costi fissi specifici = margine SEMILORDO di contribuzione Evidenzia in quale misura le vendite sono in grado di coprire i costi fissi comuni Costi comuni-35 R. economico65 M di C unitario= M lordo di C /qtà venduta A60/10= 6 B90/10=9

19 Decidere con il Direct C Rispondi : 1- quale delle due produzioni è più redditizio ? 2- se dovessimo aumentare la produzione quale prodotto sarà scelto per la nuova produzione ? 3 –se dovessimo eliminare un prodotto, su quale prodotto ricadrebbe la nostra scelta ???? A o B ‘??? 4 – di quanto aumenterebbe il RE, se producessimo di 20 unità il prodotto più competitivo? NB il prodotto A non ha un Mdi C negativo !!!!! DIMOSTRAZIONE : la CO.AN è di supporto delle decisioni aziendali

20 Fase 3 : DIRECT costing prodottoAprodottoBTotali Ricavi di vendita pz x qtà 10016X Quantità vendute 30 PER IL PROD. B - Costi variabili-407X = margine LORDO Di contribuzione Evidenzia in quale misura le vendite sono in grado di coprire i costi fissi complessivi (CF specifici + CF comuni) - Costi fissi specifici = margine SEMILORDO di contribuzione Evidenzia in quale misura le vendite sono in grado di coprire i costi fissi comuni Costi comuni-35 R. economico245 Il RE da 65 passa a 245 Producendo 20 unità in piu di B

Compiti per casa Es D40 pag 576 Es D42 pag 576 Es D42 rifacciamo es nell’ipotesi che i CF aumentino di euro quale sarà il RE ? 21

Decidere con il DC: aumentare la produzione aumentando i CF L’azienda produce due prodotti Vorrebbe aumentare la produzione con il prodotto più remunerativo …. Qual è ? Aumentando la produzione possono aumentare anche i CF ? Determinare il nuovo risultato economico …..per vedere se la nostra scelta è conveniente oppure no 22 Es 4.4 p351 In classe Es 4. 3 p351 a gruppi

Es in classe F50g70h80 Qtà vendute Pz di vendita Costo variab Costi specifici fissi Costi generali tot per i 3 prodotti

quale produzione conviene incrementare ? Perché? Qual è il nuovo RE, sapendo che si produrrà 500 unità con un aumento dei CF della produzione di pag 334 esempio 3-4 usare il mio metodo !!!!!! 24

Decidere con il DC: accettazione nuovo ordine Un cliente ci chiede una fornitura ad un prezzo inferiore al nostro ….. Es 100 euro invece di 130 Ci conviene accettare l’ordine o no? Trovare il costo suppletivo (per unità) per realizzare la produzione aggiuntiva Es costo suppletivo è 75 euro Confrontare costo suppletivo e ricavo emergente 75 è < 100 …… vale la pena accettare ordine !!!! 25 Lavoro di gruppo es 5.1 e p 356 Pag 127

Compiti per casa Es D44 pag 576 Es D43 pag

Decidere con il FC: make or buy Decidere se produrre un prodotto internamente oppure BUY sul mercato ! Bisogna confrontare ……. Costo di produzione …. configurazione FULL costing e……….. costo di acquisto+ C fissi (che rimangono ) 27 P131+ es Alcune volte anche se conviene acq all’esterno ….si decide di MAKE Perché ?????? Grado di sicurezza dell’acq Non licenziare nessuno La qualità MAKE è migliore del BUY Si vuole proteggere conoscenze tecnologiche

Full Costing 28 Costi variabili e diretti Costi fissi specifici di prodotto Il full costing individua in questo modo il costo di un prodotto Quota di costi comuni/ generali Nasce il pb di come ripartire i costi comuni IN BASE AI VOLUMI DI PRODUZIONE se il processo prod è semplice e si riesce ad individuare una proporzionalità tra costi e qtà prodotte altrimenti si usa metodo ABC P

Full costing …….calcola il costo di prodotto con più precisione 29 Pag 157 es 5 Es

Nota bene !!!! 30 Ricavi di vendita- Costo complessivo= Risultato economico Ricavi di vendita- Costo econ-tecnico= PROFITTO

Impariamo a ripartire i costi comuni 31 Costi variabili e diretti Costi fissi specifici di prodotto Il full costing individua in questo modo il costo di un prodotto Quota di costi comuni/ generali Nasce il pb di come ripartire i costi comuni IN BASE AI VOLUMI DI PRODUZIONE se il processo prod è semplice e si riesce ad individuare una proporzionalità tra costi e qtà prodotte altrimenti si usa metodo ABC

Impariamo a ripartire i costi comuni ! Usiamo il RIPARTO (do you remember ?????) 32 Riparto semplice S = coef. di riparto a+b+c Possiamo ripartire tutti i costi comuni con una SOLA base di riparto (es ) Possiamo usare più basi di riparto per costi comuni diversi (es ) Più facile Più complesso, ma molto preciso Es p 109

esercizi da svolgere …… 33 Pagina 353 e ss Es Le soluzioni sono su didattica on line

Decidere con il FC: convenienza a delocalizzare (MAKE or LICENCING) Delocalizzare comporta : - Produrre all’estero in un insediamento di proprietà (investimento alto- rischio alto ) - l’impresa concede il know how ad un’altra az estera per la produzione di un suo bene (contratto di licensing o accordi di collaborazione internazionale ) Confronto tra costo di produzione FULL costing /costo di acquisto costo MAKE è cessante / costo BUY è emergente 34 Pag 135 es svolto

Decidere con il FC: esplorare un mercato estero L’azienda vuole vendere all’estero … per aumentare le vendite ……… facendo accordi internazionali come il FRANCHISING e/o il PIGGY BACK Si esplora in mercato estero, spesso senza fare investimenti (CF ) in prima battuta …poi se il mercato funziona..si può pensare ad investire Si confronta ricavi emergenti con costi emergenti 35 Pag esempio 2 Esempio 4 p es 5.7

BREAK EVEN ANALYSIS 36 Pag Es 5.8 fino 5.12 p 358 soluzioni su didattica on line Basta slides !!! Studiate sugli appunti

37 Fase 3 : scegliere la modalità di calcolo Ci sono tre modalità di calcolo del costo : Come ? DIRECT costing Pag 102 FULL costing Pag Metodo ABC Pag 111 Ricavi di prodotto- Costi di prodotto = ________________ Risultato economico di prodotto

Impariamo a ripartire i costi comuni con ABC 38 Costi variabili e diretti Costi fissi specifici di prodotto Il full costing individua in questo modo il costo di un prodotto Quota di costi comuni/ generali Nasce il pb di come ripartire i costi comuni IN BASE AI VOLUMI DI PRODUZIONE se il processo prod è semplice e si riesce ad individuare una proporzionalità tra costi e qtà prodotte altrimenti si usa metodo ABC

Impariamo a ripartire i costi con ABC - Lo sviluppo tecnologico e la terziarizzazione riducono i costi industriali - Si registra un aumento di costi generali nati da ALTRE attività quali : marketing, ricerca e sviluppo, pianificazione, formazione - Il processo produttivo è più complesso, non si riesce a trovare una proporzionalità tra costi/VOLUMI di produzione - I costi comuni generali vengono imputati ai prodotti in base alle ATTIVITA’ (activity based costing=ABC ) 39

Impariamo a ripartire i costi comuni con ABC individuare le attività 2- individuare le attività che producono valore competitivo Es : assistenza clienti 3- individuare gli elementi che generano un costo di tali attività (COST DRIVER) Es (numero di visita ai clienti) 4- calcolare il costo dell’elemento (COST DRIVER) es ogni visita al cliente costa 10 euro 5- imputare quante volte tale attività è servita per ogni singolo prodotto Es : n 4 visite ai clienti per il prodotto BETA (4x 10= 40)

Impariamo a ripartire i costi comuni con ABC individuare le attività 2- individuare le attività che producono valore competitivo Es :attrezzaggio impianti 3- individuare gli elementi che generano un costo di tali attività (COST DRIVER) Es (numero di set up dell’impianto 4- calcolare il costo dell’elemento (COST DRIVER) es ogni set up costa 140 euro 5- imputare quante volte tale attività è servita per ogni singolo prodotto Es per il prodotto BETAci vogliono 4 set up (4x 140= 560)

Impariamo a ripartire i costi comuni con ABC individuare le attività 2-controllo qualità 3- numero di analisi 4- ogni analisi costa 80 euro 5- per il prodotto BETa si contano 6 analisi (6x 80= 480) Il METODO ABC risulta più analitico e imputa con maggiore precisione i costi comuni /generali Es D37 –D38 D39

43 Fase 3 : scegliere la modalità di calcolo Ci sono tre modalità di calcolo del costo : Come ? DIRECT costing Pag 102 FULL costing Pag Metodo ABC Pag 111 Ricavi di prodotto- Costi di prodotto = ________________ Risultato economico di prodotto

Perché fare la COAN Calcolando il costo di prodotto è possibile : 1- definire il prezzo di vendita 2-valutare le rimanenze di magazzino 3- valutare il rendimento dei fattori produttivi 4- prendere delle decisioni di breve periodo valutando la convenienza economica di produzioni Es: accettare un nuovo ordine mix produttivo da realizzare eliminazione di un prodotto in perdita make or buy scelte di internazionalizzazione 44

Valutare le rimanenze di magazzino 45 Le rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo (voce B11) vengono valutate al COSTO DI ACQUiSTO Le rimanenze di prodotti finiti prodotti in lavorazione e semilavorati ( voci A2 ) vengono valutate al COSTO DI PRODUZIONE Calcolato con DIRECT costing Calcolato con il metodo del FULL Costing I costi fissi incidono interamente sull’esercizio, essendo considerati costi di periodo Il valore attribuito alle RF include una parte dei costi di struttura, che viene rinviata al futuro esercizio

valutare le rimanenze di magazzino 46 DIRECT costing FULL Costing Costi variabili20 + Costi fissi spec30 =30+ Quota costi comuni40 = Costo di prod50Costo di produzione90 Rimangono a fine anno in magazzino 100 pezzi di prodotto finito Valuto le RF di prodotto con DC = 50* 100 = 5000 Valuto le RF con il FC= 90*100= 9000

Valutare le rimanenze di magazzino Do you remember ???? RF sono delle rettifiche di costi ….AVERE (nei ricavi) Nell’esercizio successivo diventano delle RI ……… vanno in DARE (nei costi) QUINDI 47 se RF=RI significa che la quantità prodotta è = a quella venduta quindi le RI sono le stesse di quelle finali Il risultato economico (RICAVI- COSTI di PD ) è uguale applicando il DC o il FC

Valutare le rimanenze di magazzino 48 se RF (ricavi)>RI (costi) significa che la quantità prodotta è maggiore di quella venduta…. Il risultato economico (RICAVI- COSTI di PD ) è diverso applicando il DC o il FC Infatti il FC evidenzia un risultato più elevato rispetto il DC, in quanto una quota di costi fissi viene incorporato nelle RF (ricavi) che viene trasferita nell’esercizio futuro

Valutare le rimanenze di magazzino 49 se RF (ricavi)<RI (costi) significa che la quantità prodotta è minore di quella venduta…. Il risultato economico (RICAVI- COSTI di PD ) è diverso applicando il DC o il FC Infatti il FC evidenzia un risultato più ridotto rispetto DC, a causa dei costi fissi sostenuti negli esercizi precedenti e che aumentano il valore delle RI (costi)

50 Fase 3 : scegliere la modalità di calcolo Ci sono tre modalità di calcolo del costo : Come ? DIRECT costing Pag 102 FULL costing Pag Metodo ABC Pag 111 Ricavi di prodotto- Costi di prodotto = ________________ Risultato economico di prodotto

Ultimo strumento della COAN 51

Valutazione delle performances p EFFICACIA Abbiamo raggiunto i nostri obiettivi ? EFFICIENZA le risorse sono state utilizzate in modo ottimale ? Prodotti venduti Obiettivo di vendita Rendimento Prodotti ottenuti/ risorsa x Produttività Ricavo ottenuto / risorsa x

53 4 Fasi della CO.AN 1 Definire l’oggetto di cui misurare costi, ricavi e risultati 2 Classificare i costi aziendali 3 scegliere le modalità di calcolo e di ripartizione 4 Individuare il momento di effettuazione del calcolo Cosa ? Come ? Quando ?

Fase 4 : individuare il momento del calcolo La COAN fornisce : - info soggettive, in quanto utilizza criteri di riparto - info sul passato con costi consuntivi PERO’ diventa uno strumento di CONTROLLO se 54 P Accanto a rilevazioni di COSTI CONSUNTIVI Elabora COSTI STANDARD (ipotetici ) Cause dello scostamento e azioni correttive

Lezione 4 : programmazione e budget SISTEMA INFORMATIVO AZIENDALE ( contabile e extra contabile ) SISTEMA INFORMATIVO DIREZIONALE pag 95 e 97 CoGE e SI di bilancio Contabilità analitica/industriale / gestionale Budget e Reporting Valutazioni delle performances