CARITAS E WELFARE Caritas Zona IV Rho 9 febbraio 2013 I servizi: custodia del senso nell’asfissia economica Marco Noli
Servizi: strategia di fronteggiamento alla riduzione delle risorse. Razionalizzazione dell’offerta; Ridefinizione dei criteri di accesso; Riduzione degli interventi; Sospensione di servizi o parti di essi; Aumento dei controlli.
Servizi: stati emotivi. Rassegnazione; L’attesa; L’indignazione; La negazione. Siamo in una fase di austerità permanente. (P.Pierson).
Servizi: interpretazione. Idee fondanti della visione attuale di welfare : deresponsabilizzazione degli attori istituzionali perché si sono fatti strada due assunti: Libera scelta; Responsabilità individuale. mercantilizzazione.
Servizi: conseguenze. Attori istituzionali: garanti del rispetto delle regole di mercato; Politiche sociali caratterizzate da contrattazione e competizione tra i soggetti gestori (accreditamento); Famiglie: in teoria scelgono, in realtà tengono insieme le prestazioni e si prendono in carico delle situazioni di bisogni che ci sono al loro interno; Sussidiarietà: rischio che venga assimilata alle forme di mercato concorrenziale; Terzo settore: che spazio c’è alla partnership?
Situazione sociale. Oggi con il proseguire della crisi è bene porre a tema la : QUESTIONE SOCIALE impoverimento progressivo delle famiglie e scomparsa dei ceti medi.
Che fare? Lamentazioni: 5 minuti. Poi aprirsi a una riflessione più ampia: 1.Recuperare domande di senso: Per chi operiamo? Significa uscire dalla discussione del welfare dei mezzi per ri- definire il welfare dei fini. Superamento del welfare laburista: basato sull’eguaglianza; Superamento del welfare liberista: basato sulla libertà; Realizzazione del welfare relazionale, delle relazioni, delle opportunità e delle obbligazioni.
Che fare? Se il modello laburista si gioca senza l’altro perché assume il bene comune come bene pubblico; Se il modello liberista si gioca contro l’altro perché assume il bene comune come bene privato; Il modello relazionale /obbligazionario si gioca insieme all’altro perché assume il bene comune come bene di reciprocità relazionale attraverso il legame.
Che fare? 2.Quindi relazioni e legami. Queste domande intrepellano tutti: operatori, utenti, cittadini o se volete Comuni, volontariato, cooperative. Nei servizi va superata la tentazione di rifugiarsi nella gratificazione della relazione con il singolo utente o nella competenza chiusa del sapere specialistico (sinonimo spesso di delega) Oggi occorre essere “competenti sui problemi” più che “specialisti dei problemi”.
Che fare? Competenti sui problemi significa essere capaci di riconoscerli nelle storie di vita delle persone, nei loro disagi e rappresentarli (dare loro nome) nella loro complessità agli attori coinvolti, rendendoli comprensibili e provare a trovare possibili risposte attivando la corresponsabilità di tutti. Costruire appunto legami e obbligazioni reciproche. 3.Occorre sviluppare resilenza: cioè la capacità di affrontare le difficoltà, di superarle, utilizzando elasticità e mobilità.
Che fare? 4.Occorre provare a ridire oggi i “diritti di cittadinanza”. Sicuramente Caritas ha da sempre operato in questa direzione e oggi questo lavoro culturale è particolarmente necessario e importante.
Grazie