COMMERCIO INTERNAZIONALE E TECNOLOGIA: IL MODELLO RICARDIANO 1.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Economia internazionale
Advertisements

Il modello neoclassico
Produttività del lavoro e vantaggio comparato: il modello di Ricardo
La domanda di lavoro dell’impresa concorrenziale Nelle lezioni precedenti abbiamo fornito un quadro di riferimento per l’analisi dei MERCATI DEI PRODOTTI.
Capitolo 4 Le scelte del consumatore. Utilità e teoria delle scelte Il problema del consumatore: quali beni e servizi acquistare Nozione di utilità 
Abbiamo visto che i salari reali sono determinati dai vantaggi assoluti (ovvero dalla produttività)…
Capitolo 5 (c) Pearson Italia S.p.A. - Krugman, Obstfeld, Melitz - Economia internazionale 11 Risorse e commercio: il modello di Heckscher-Ohlin Adattamento.
Economia e Organizzazione Aziendale
COMMERCIO E RISORSE: IL MODELLO DI HECKSCHER-OHLIN
Lezione 16 Concorrenza perfetta Nuovo libro 7.1.3; Vecchio libro
Teoria del consumo Esercizi
La determinazione dei prezzi internazionali
Classe 3 La Domanda di Lavoro Stefano Gagliarducci
Imposta sul reddito d’impresa
Apertura del mercato dei beni e dei mercati finanziari
Capitolo 20 Il reddito aggregato
Capitolo 6 Imprese e incentivi
Capitolo 5 Consumatori e incentivi
LE SCELTE DEL CONSUMATORE
Teoria del consumo surplus
Capitolo 4 Domanda, offerta, equilibrio
Capitolo 7 Equilibrio nei mercati concorrenziali
La funzione di domanda di mercato delle biciclette è
Offerta in concorrenza perfetta: il lato dei costi
Lezione 5 Fluttuazioni economiche e teoria della Domanda e dell’Offerta Aggregata Il ciclo economico e le sue spiegazioni La domanda aggregata e le sue.
SCIENZA DELLE FINANZE Alessandro Balestrino, Emma Galli, Luca Spataro
Scheda e curva di offerta
COMMERCIO INTERNAZIONALE E TECNOLOGIA: IL MODELLO RICARDIANO
L’inclinazione della PPF è data dal rapporto tra i prodotti marginali dei due beni. L’inclinazione è anche pari al costo opportunità del grano, cioè la.
Il pattern di commercio e i guadagni dallo scambio
La determinazione dei prezzi internazionali
MODELLO RICARDIANO EQUILIBRIO DI AUTARCHIA
COMMERCIO E RISORSE: IL MODELLO DI HECKSCHER-OHLIN
Mostriamo che la “forma” della Frontiera delle possibilità produttive dipende dall’abbondanza fattoriale Due beni, S (scarpe), intensivo di lavoro, C (computer)
Sebbene un Paese nel complesso stia meglio grazie al commercio internazionale, ciò non significa che ogni individuo stia meglio. Che effetti si producono.
Apertura dello scambio
Scienza delle Finanze Prima Cattedra- Prof. Stornaiuolo (lett. A-L)
Il modello a fattori specifici
I DAZI IN CONCORRENZA IMPERFETTA
Es. 6 pag 92.
Gli effetti dell’immigrazione nel lungo periodo
Scelte di consumo curva di domanda
Esercizi.
I fondamenti della concorrenza imperfetta
Nuove teorie del commercio internazionale
Modello con due paesi, N beni
Corso di Politica Economica Triennale 2016 Prof. Cuffaro
I dazi sulle importazioni in un Paese grande
Protezione nominale e protezione effettiva
Teorema di Rybczynski con tecnologie lineari
COMMERCIO INTERNAZIONALE E TECNOLOGIA: IL MODELLO RICARDIANO
Macroeconomia PIL cenni.
Esercitazione 5 Economia Politica - Terracina
Il consumatore … … sceglie un paniere di beni, sulla base delle proprie preferenze, al fine di soddisfare i suoi bisogni.
Esercitazione 5 Economia Politica - Terracina
GUADAGNI E PERDITE DAL COMMERCIO NEL MODELLO A FATTORI SPECIFICI
Il commercio internazionale
Ricardo ed i ‘costi comparati’
Produttività e isoquanti
La domanda di moneta I: definizione
Pb: la Riv Ind ha determinato uno spettacolare aumento dei salari (hockey stick) fino al 1870 sono aumentati consumo e tempo di lavoro dopo il 1870 sono.
L’equilibrio economico generale
1.2 Il funzionamento del mercato del lavoro
Economia politica Lezione 17
GUADAGNI E PERDITE DAL COMMERCIO NEL MODELLO A FATTORI SPECIFICI
L’equilibrio del consumatore
Effetto reddito ed effetto di sostituzione
Capitolo 11 La concorrenza perfetta
Capitolo 15 L’equilibrio generale e l’efficienza dei mercati
Capitolo 5 La teoria della scelta del consumatore e della domanda
Transcript della presentazione:

COMMERCIO INTERNAZIONALE E TECNOLOGIA: IL MODELLO RICARDIANO 1

2 Ragioni per il commercio internazionale 1.Differenze nelle tecnologie: una tecnologia è un insieme di metodi per trasformare input produttivi (lavoro, terra, macchine) in prodotti finali. 2.Differenze nelle dotazioni di risorse (risorse naturali, qualificazione della forza lavoro, clima, etc.) 3.Differenze nella domanda: date le strutture dei prezzi e i livelli di reddito, i friulani hanno una maggiore preferenza per la polenta dei siciliani? 4.Economie di scala nella produzione 5.Geografia (ruolo della distanza tra paesi) 6.Politiche governative (sussidi alle esportazioni, dazi o barriere non tariffarie sulle importazioni)

3 Non esistono modelli formali che incorporino simultaneamente tutte le cause che possono promuovere il commercio internazionale; esistono modelli che trattano una causa (o forse due) alla volta. Nessuna spiegazione mono-causale può dar conto della complessità delle motivazioni che spiegano i rapporti commerciali tra i paesi “Spiegare” gli scambi tra due o più paesi richiede la combinazione, talvolta eclettica, di diversi “modelli”, il riferimento costante alle condizioni concrete in cui si svolgono gli scambi, l’attenzione alle circostanze storiche e politiche. Comprendere i fenomeni complessi della realtà economica è molto spesso un’“arte” piuttosto che una “scienza”.

4 COMMERCIO INTERNAZIONALE E TECNOLOGIA: IL MODELLO RICARDIANO 1 Le cause del commercio internazionale 2 Il modello ricardiano 3 La determinazione del pattern di commercio internazionale 4 La determinazione dei prezzi internazionali

5 Teoria dei vantaggi comparati Modello ricardiano Le differenze tecnologiche tra Paesi influenzano il commercio. Questo modello prende il nome di modello ricardiano, perché fu proposto dall’economista del XIX secolo David Ricardo. Esso mostra come il livello di tecnologia di un Paese influenzi i salari pagati ai lavoratori: Paesi con tecnologie migliori hanno salari maggiori. Lo usiamo per spiegare il pattern di commercio di un Paese, cioè i prodotti che un Paese esporta ed importa.

6 CONCETTI DI BASE 1 – Dotazione di fattori: è l’ammontare di fattori di produzione (lavoro, capitale, risorse naturali) di cui dispone un paese 2 – Tecnologia: è l’insieme dei metodi di produzione disponibili per la produzione dei beni impiegando in modo efficiente i fattori di produzione

Distinzione tra vantaggio assoluto e vantaggio comparato

Alcuni vantaggi assoluti negli Stati Uniti vis à vis la Cina (1995) Gli Stati Uniti hanno un vantaggio assoluto in tutti i settori: perché importano prodotti tessili-abbigliamento dalla Cina, visto che possono produrli in condizioni più efficienti? 8

9 Attenzione però quando si valuta il “ritardo tecnologico” cinese… Produzione di autovetture nel 2000 (milioni)

10 … 13 anni dopo… Produzione di autovetture: milioni

11 27% 13% 0% 76%

12 Nel1950 due paesi, USA e UK, producevano oltre l’80 per cento dei veicoli a motore, oggi questi paesi producono circa il 15 per cento

13 La competitività si costruisce

Il vantaggio comparato –Il vantaggio assoluto non è una spiegazione generale del pattern di commercio. –Il vantaggio comparato è una spiegazione più generale del commercio tra Paesi. –Un Paese ha un vantaggio comparato nei beni che produce meglio rispetto ad altri beni. 14

15 Gli Stati Uniti hanno un vantaggio assoluto in entrambi i settori, ma hanno un vantaggio relativamente maggiore nel settore del grano. Nella produzione del grano l’efficienza USA è 275 volte quella della Cina, mentre nel settore della stoffa l’efficienza relativa è solo 16 volte Gli Stati Uniti hanno un vantaggio comparato nel settore del grano: come definiamo il vantaggio comparato?

Per sviluppare il modello ricardiano di commercio internazionale lavoreremo con un esempio con due beni: il vino e le scarpe. Dovremo dimostrare che il Paese H (home) esporterà vino e il paese straniero, F (foreign) esporterà scarpe. 16

Il Paese H –Assumiamo che il lavoro sia l’unico fattore produttivo utilizzato per produrre entrambi i beni. –Un lavoratore può produrre 4 ettolitri di vino o 2 paia di scarpe. –Il prodotto marginale del lavoro è la produzione aggiuntiva ottenuta usando un’unità addizionale di lavoro. 17 … poniamo… Q VIT = produzione di vino in Italia Q SIT = produzione di scarpe z VIT = produttività del lavoro nel settore del vino in Italia z SIT = produttività del lavoro nel settore delle scarpe L VIT = lavoro impiegato nel settore del vino in Italia L SIT = lavoro nella produzione di scarpe

18 Tecnologia: il lavoro è il solo fattore di produzione La pendenza della funzione di produzione è il prodotto marginale del lavoro, PML

19

20

Concetti che dovete recuperare dalle vostre lezioni di microeconomia: 1)Nozione di funzione di produzione 2)Nozione di efficienza della produzione 3)Prodotti marginali e prodotti medi

La frontiera delle possibilità produttive di H –Possiamo usare i prodotti marginali del lavoro per costruire la PPF (production possibility frontier) di H. –A questo punto facciamo riferimento al testo che costruisce un modello con due beni (grano e stoffa) prodotti in due paesi (H e F). –Ricordiamo che: –I due paesi producono gli stessi beni con tecnologie diverse –Vi è concorrenza perfetta in ogni paese –Il commercio internazionale è libero e non ci sono costi di trasporto o altri ostacoli 22

23 –Supponiamo che in H ci siano 25 lavoratori. –Se tutti i lavoratori fossero impiegati nella produzione di grano, il Paese potrebbe produrre 100 quintali di grano. –Se fossero tutti impiegati nel settore della stoffa se ne potrebbero produrre 50 metri. Consideriamo l’economia di H… MPL G = 4 MPL S = 2 L=25 (quantità di lavoro, dotazione di risorse)

Facendo i calcoli possiamo vedere: –Lavoro = 25, MPL G = 4, MPL S = 2 –Q G = MPL G x L = 4x25 = 100 MASSIMA PRODUZIONE DI GRANO –Q S = MPL S x L = 2 x 25 = 50 MASSIMA PRODUZIONE DI STOFFA –Si assume che i prodotti marginali del lavoro siano costanti. –Non ci sono rendimenti decrescenti perché il modello trascura l’impiego di altre risorse. 24

25 Grano Stoffa i) Si ipotizza pieno impiego: Produzione massima di grano quando tutto il lavoro è impiegato nel settore del grano Produzione massima di stoffa quando tutto il lavoro è impiegato nel settore della stoffa ii) Si ipotizza perfetta mobilità del lavoro da un settore all’altro Il lavoro può essere impiegato nei due settori in qualunque proporzione

26 Grano Stoffa Il lavoro può essere impiegato nei due settori in qualunque proporzione Il lavoro può spostarsi da un settore all’altro L G(1) nel grano  Q G(1) L S(1) nella stoffa  Q S(1)

27 Grano Stoffa Il lavoro può essere impiegato nei due settori in qualunque proporzione Se aumenta l’occupazione nel settore del grano e diminuisce nel settore della stoffa… L G(2) nel grano  Q G(2) L S(2) nella stoffa  Q S(2)

28 Sfruttando la condizione di pieno utilizzo del lavoro possiamo mostrare l’insieme delle combinazioni produttive (grano, stoffa) che è possibile ottenere modificando la distribuzione del lavoro nei due settori…

29 Grano Stoffa L’insieme delle combinazioni produttive (grano, stoffa) che è possibile ottenere modificando la distribuzione del lavoro nei due settori rappresenta la curva delle possibilità produttive (PPF) dell’economia… PPF

30 Grano Stoffa … quando l’occupazione si sposta da un settore all’altro l’equilibrio dell’economia si muove lungo la linea PPF che rappresenta la frontiera delle possibilità produttive PPF

31 Grano Stoffa PPF La pendenza della PPF è data dal rapporto tra le produttività del lavoro nei due settori

L’inclinazione della PPF è data dal rapporto tra i prodotti marginali dei due beni. L’inclinazione è anche pari al costo opportunità del grano, cioè la quantità di stoffa a cui si deve rinunciare per ottenere un’unità aggiuntiva di grano. 32

L’inclinazione è pari al costo opportunità del grano, cioè la quantità di stoffa a cui si deve rinunciare per ottenere un’unità aggiuntiva di grano. 33 Il costo opportunità del grano in H è pari a 1/2 : per produrre una unità aggiuntiva di stoffa si deve rinunciare a due unità di grano

34 Un’economia produce due beni, vino, V, e formaggio, F, con un solo fattore di produzione (lavoro). Il lavoro è perfettamente mobile tra i settori. I requisiti di lavoro (ore), c, per produrre una unità dei due beni sono: c V = 4 (vino) c F = 2 (formaggio). La quantità complessiva di lavoro, L, è pari 60 ore. i) Disegnare la frontiera delle possibilità produttive (FP). ii) Definire il costo opportunità del vino in termini del formaggio. Il rapporto c HV / c HF = 4/2 è il costo opportunità del vino in termini di formaggio Esercizio

35 Nota bene: il costo opportunità non è altro che il prezzo relativo, che in questa semplice economia con solo lavoro corrisponde alla quantità di lavoro incorporato. Per produrre un litro di vino servono 4 ore di lavoro: il vino “costa” 4 ore di lavoro Per produrre un chilo di formaggio servono 2 ore di lavoro: il formaggio “costa” 2 ore di lavoro. Il formaggio è più a buon mercato del vino Il rapporto c V / c F = 4/2 è il costo opportunità del vino in termini di formaggio …. ovvero il prezzo relativo del vino, dove i prezzi sono espressi in ore di lavoro….

36 Nota bene! I requisiti di lavoro stanno in relazione inversa con le produttività! c V = 4 (vino) c F = 2 (formaggio)

37 formaggio vino

38 formaggio vino

39 formaggio vino Migliora la tecnologia nel settore del vino (aumenta la produttività del lavoro)

Il Paese F –Ipotizziamo che la tecnologia di F sia inferiore rispetto a quella di H. –F ha uno svantaggio assoluto nella produzione sia di grano sia di stoffa rispetto ad H. 40

Il Paese F –La frontiera delle possibilità produttive di F Supponiamo che un lavoratore di F possa produrre un quintale di grano o un metro di stoffa. MPL* G = 1, MPL* S = 1 Supponiamo che ci siano 100 lavoratori disponibili nel Paese F. Se tutti i lavoratori fossero impiegati nel grano, se ne potrebbero produrre 100 quintali. Se tutti fossero impiegati nel settore della stoffa, se ne potrebbero produrre 100 metri. 41

42 Il costo opportunità del grano in F è pari a 1/1 : per produrre una unità aggiuntiva di stoffa si deve rinunciare a una unità di grano

43 grano stoffa Foreign Home F produce quantità maggiori di H (è la “Cina”!) perché ha più lavoratori. Lo svantaggio assoluto si osserva “normalizzando” la dimensione dei lavoratori. Supponiamo che in entrambi paesi vi siano 50 lavoratori: F produce minori quantità di entrambi i beni La PPF “normalizzata”di H giace al di sopra della PPF di F Il vantaggio comparato è rappresentato dalla diversa inclinazione della PPF nei due paesi

44 Paese H  MPL HG = 4, MPL HS = 2 Paese F  MPL FG = 1, MPL FS = 1 Vantaggio assoluto di H in G Vantaggio assoluto di H in S

45 Un paese ha un vantaggio comparato nella produzione di quel bene nella cui produzione presenta il più alto scarto nelle produttività relative Paese H  MPL HG = 4, MPL HS = 2 Paese F  MPL FG = 1, MPL FS = 1 Vantaggio comparato di H in G Vantaggio comparato di F in S Si confrontano le produttività dei due paesi negli stessi settori

46 Paese H  MPL HG = 4, MPL HS = 2 Paese F  MPL FG = 1, MPL FS = 1 Vantaggio comparato di H in G Vantaggio comparato di F in S Si confrontano le produttività dei due settori nello stesso paese

47

Costo opportunità dei beni in H e in F Stoffa (1 metro) Grano (1 quintale) H2 quintali di grano ½ metro di stoffa F1 quintale di grano 1 metro di stoffa In F serve un lavoratore per produrre 1 quintale di grano o 1 metro di stoffa. Perciò il costo opportunità di 1 metro di stoffa è 1 quintale di grano. In H un lavoratore produce 2 metri di stoffa o 4 quintali di grano. Perciò nel paese H il costo opportunità di un quintale di grano è ½ metro di stoffa e il costo opportunità di un metro di stoffa è pari a 2 quintali di grano. Sulla base di tale confronto, F ha un vantaggio comparato nella produzione di stoffa perché in F il costo opportunità della stoffa (1 quintale di grano) è inferiore rispetto al costo opportunità della stoffa in H (2 quintali di grano). Al contrario H ha un vantaggio comparato nella produzione di grano perché il costo opportunità del grano (1/2 metro di stoffa) è inferiore a quello in F (1 metro di stoffa). 48 In H con il lavoro impiegato nella produzione di un metro di stoffa è possibile produrre 2 quintali di grano, ovvero con il lavoro impiegato nella produzione di un quintale di grano si può produrre mezzo metro di stoffa. In F con il lavoro impiegato nella produzione di un metro di stoffa si può produrre un quintale di grano, ovvero con il lavoro impiegato nella produzione di un quintale di grano si può produrre un metro di stoffa

49 Quantità prodotte per unità di lavoro Slovenia Croazia fagioli 10 6 mele 2 4 Dove si trovano i vantaggi assoluti? Dove si trovano i vantaggi comparati? Slovenia Croazia

50 Quantità prodotte per unità di lavoro Slovenia Croazia zucche 6 8 formaggio 6 4 Dove si trovano i vantaggi assoluti? Dove si trovano i vantaggi comparati? Slovenia Croazia

51 Quantità prodotte per unità di lavoro Svizzera Italia latte 10 5 grano 8 6 Dove si trovano i vantaggi assoluti? Svizzera Italia N. B.: l’Italia ha uno svantaggio relativo minore nel grano che nel latte Dove si trovano i vantaggi comparati?

52 Quantità prodotte per unità di lavoro Svizzera Italia latte 10 5 grano 8 6 latte grano FP Svizzera FP Italia

Costo opportunità e prezzi –L’inclinazione della PPF rappresenta il costo opportunità di un quintale aggiuntivo di grano. –In concorrenza perfetta, il costo opportunità del grano è pari al prezzo relativo del grano. Il prezzo riflette il costo opportunità di un bene. SPIEGAZIONE  53

–In mercati concorrenziali, il lavoro può spostarsi liberamente tra settori. –I lavoratori si sposteranno nel settore in cui i salari sono maggiori. –Lo spostamento continuerà fino a quando i salari nei due settori sono tra loro uguali. W G = P G x PML G = W S = P S x PML S 54

–Determinazione dei salari Con mercati concorrenziali, le imprese assumono lavoratori fino al punto in cui il salario orario (nominale) è pari al valore di un’ora addizionale di produzione. W G = P G x PML G W S = P S x PML S Il valore di un’ora aggiuntiva di lavoro è uguale alla quantità di beni prodotta in quell’ora (MPL) moltiplicata per il prezzo del bene. si assumono lavoratori fino al punto in cui il salario è pari a P x PML in ogni settore. 55

Data l’uguaglianza tra i salari otteniamo: Il membro di destra è l’inclinazione della PPF e il costo opportunità di ottenere un quintale aggiuntivo di grano. Il membro di sinistra è il prezzo relativo del grano. 56

57 Stoffa Grano Il grano è relativamente più a buon mercato in H che in F La stoffa è relativamente più a buon mercato in F che in H Home Foreign

Il rapporto tra i prezzi, P G /P S, denota sempre il prezzo relativo del bene al numeratore in termini di unità a cui si deve rinunciare del bene al denominatore. L’inclinazione della PPF è pari al prezzo relativo del grano, il bene riportato sull’asse orizzontale. 58

Il vantaggio comparato –Partendo da questi dati, possiamo introdurre il concetto di costo opportunità della produzione di ciascun bene in ciascun Paese. –Date le informazioni sul costo opportunità, possiamo determinare i vantaggi comparati in ciascun Paese per ciascun bene. 59

Il vantaggio comparato –Un Paese ha un vantaggio comparato in un bene quando il costo opportunità di quel bene è inferiore al costo opportunità nell’altro Paese. 60

61 Stoffa Grano Il grano è relativamente più a buon mercato in H che in F La stoffa è relativamente più a buon mercato in F che in H Il costo opportunità del grano è minore in H che in F Il costo opportunità della stoffa è minore in F che in H

62 Nel 2014 sono stati rilevati i seguenti prezzi a Milano e Helsinki (euro) Vantaggio assoluto a Milano in entrambi i beni/servizi Vantaggio comparato a Milano per il cappuccino, a Helsinki per il taxi

La curva di indifferenza di H –Data la PPF di H, che combinazione di grano e stoffa produrrà effettivamente H? La risposta dipende dalla domanda per i due beni. –La domanda può essere rappresentata usando una curva di indifferenza. –Una curva di indifferenza rappresenta le combinazioni di due beni che un Paese può consumare ricevendo il medesimo livello di soddisfazione. 63

Tutti i punti su una curva di indifferenza permettono lo stesso livello di utilità. I punti che giacciono su curve di indifferenza più elevate conferiscono un’utilità maggiore. Le curve di indifferenza sono comunemente impiegate per mostrare le preferenze di un individuo. Ma qui le utilizziamo per mostrare le preferenze di un intero Paese. 64

Il Paese è indifferente tra A e B Il Paese sta meglio su U 2, ma non può produrre così tanto. U 0 <U 1 <U 2 65

L’equilibrio in H –Senza commercio, la PPF costituisce un vincolo di bilancio per il Paese. –Con mercati perfettamente competitivi, il Paese produrrà nel punto di utilità massima dati i vincoli imposti dalla PPF. –Nel grafico, il livello massimo di utilità che si può raggiungere rimanendo sulla PPF è U 1 in corrispondenza del punto A. 66

L’equilibrio in H –Il punto A è l’equilibrio senza commercio. –Il Paese può raggiungere il punto A attraverso la produzione interna. –L’ipotesi di concorrenza perfetta ci assicura che il Paese termini in un equilibrio corrispondente alla più alta utilità possibile. 67

Il Paese potrebbe produrre nel punto D, ma riceve un livello di utilità maggiore nel punto A. Il punto A, su U 1, è la migliore combinazione che il Paese può scegliere. 68

69 Equilibrio di autarchia: esercizio numerico Vino Caffè Deriviamo la frontiera delle possibilità produttive Pendenza della FP  FP

70 Funzione di utilità: Saggio marginale di sostituzione  Equilibrio dei consumatori  Per memoria: teorema fondamentale del consumatore. Calcoliamo: Q V = 100; Q C = 50 Saggio marginale di sostituzione

71 Equilibrio di autarchia: esercizio numerico Vino Caffè A L’economia produce e consuma in A 100 unità di vino e 50 unità di caffè

L’equilibrio in F –Anche le preferenze di F possono essere rappresentate da una curva di indifferenza. –La sua economia produce nel punto di massima utilità per il Paese dato il vincolo della PPF. –L’inclinazione della PPF è il costo opportunità del grano. –Il prezzo relativo del grano in autarchia è P* G /P* S = 1. –Il prezzo relativo di F è maggiore del prezzo relativo del grano in autarchia in H: P G /P S = ½. –La differenza tra i prezzi relativi riflette il vantaggio comparato di H nella produzione di grano. 72

Equilibrio di autarchia nel paese F 73