Meningite meningococcica

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Transcript della presentazione:

Meningite meningococcica Cristina Mussini

MENINGITE Definizione: risposta infiammatoria a un’infezione batterica della pia madre, dell’aracnoide e del liquor dello spazio subaracnoideo.

Eziologia: a seconda dell’ età e in presenza di vari fattori di rischio ( estensione da focolai intracranici, fratture craniche, traumi penetranti, interventi neurochirurgici). I principali agenti patogeni: . Haemophilus influenzae . Neisseria meningitidis . Streptococcus pneumoniae . Lysteria monocytogenes . Escherichia coli . Enterobacteriaceae

Superata la mucosa, i batteri raggiungono il torrente circolatorio dove devono sopravvivere alla via alternativa del complemento ( diretta contro i batteri capsulati) Soggetti splenectomizzati, con anemia falciforme o con compromissione delle via laternativa C, sono a maggior rischio di meningite da Pneumococco, meningococco ed haemophilus

sintomatologia Le manifestazioni cliniche sono attribuibili: allo stato settico (febbre, cefalea e malessere) all’aumento della pressione endocranica (cefalea, vomito e raramente papilledema) a modificazioni della vascolarizzazione cerebrale: alterazioni neurologiche focali o diffuse e convulsioni

obiettivamente Atteggiamento antalgico “a cane di fucile” Malato immobile, in decubito laterale, con capo esteso, dorso curvo in avanti, muscoli addominali contratti, cosce flesse sul bacino e gambe flesse sulle cosce Non raro l’opistotono (iperestensione del tronco e del capo)

sintomi Cefalea intensa, prevalentemente nucale Vomito a getto Alterazioni psichiche: torpore ingravescente fino al coma, a volte preceduto da agitazione psicomotoria, delirio, allucinazione Convulsioni ed interessamento dei nervi cranici Disturbi vascolari (eritrodermia e dermografismo rosso) Modificazioni del respiro

segni neurologici specifici Rigidità della nuca da contrattura muscolare: rende difficile o impossibile la flessione del capo Rigidità del dorso: impedisce al pz di alzarsi dalla posizione supina senza appoggiarsi all’indietro con le mani (segno di Amoss o del trepiede) Segno della nuca (Brudzinki): flessione degli arti inferiori alla flessione del capo Segno di Kernig: flessione degli arti inferiori alla flessione del tronco Riflesso controlaterale di Brudzinski: flessione dell’arto inferiore controlaterale alla flessione di una gamba

Indagini ematologiche ed ematochimiche Aumento degli indici di flogosi Leucocitosi neutrofila nelle forme da Gram + e cocchi Gram – , mentre nelle meningiti da Enterobatteriaceae il numero dei neutrofili può essere normale o diminuito

esami strumentali Tracciato EEG: sempre alterato senza aspetti specifici Fundus oculi: segni di ipertensione liquorale fino alla papilla da stasi TAC cerebrale Rachicentesi

LIQUOR Pressione liquorale iniziale molto elevata (fino a 45-50 cm di H2O in decubito laterale) Esame chimico-fisico: Pleiocitosi media 500-10.000 leucociti/uL (preval. neutrofili) della protidorracchia (mediamente 55-1000 mg/dL)  della glicorrachia (20-50 mg/dL in fase iniziale e < di 20 in fase avanzata) Esame microscopico: colorazione di Gram può evidenziare il patogeno nel 60-90% delle meningiti batteriche L’esame colturale per la diagnosi eziologica e, soprattutto, l’antibiogramma Ricerca degli antigeni batterici

MENINGITI A LIQUOR TORBIDO MENINGITE MENINGOCOCCICA 80% delle meningiti batteriche acute Gram -  a chicco di caffè Si manifesta sporadicamente o con epidemie più frequenti verso la fine dell’inverno e l’inizio della primavera Incidenza annua negli ultimi 30 anni: 1- 3 casi /100.000 abitanti nell’africa subsahariana durante i picchi di epidemia 1000 casi/ 100.000 abitanti

Neisseria meningitidis

sintomatologia SHOCK SETTICO: dovuto sia alla endotossina che alla risposta immune dell’ospite SEPSI FULMINANTE: si sviluppa in poche ore senza segni e sintomi d’interessamento meningeo ( concentrazione plasmatica di TNFα e endotossine) MENINGITE: a volte ha inizio brusco, a volte è preceduta da 24-72 ore da rinofaringite o da disturbi aspecifici

sintomi Febbre elevata Agitazione psicomotoria  torpore o coma Cefalea Rigor nucale e rachideo nei 2-3-gg successivi spesso appaiono herpes labiale e petecchie nelle zone più soggette a pressione

sespsi meningococcica A decorso quasi sempre iperacuto giunge all’exitus prima della comparsa dei segni meningei Sintomi: febbre obnubilamento del sensorio artromialgie lesioni emorragiche mucose e cutanee Shock endotossinico: (cianosi delle estremità, ipotensione, tachicardia, oliguria e anuria) CID: lesioni emorragiche a livello surrenalico ( S. di Waterhouse-Friderichsen)

Firenze - È morto nel reparto di Rianimazione dell’ospedale di Livorno, Ermandiasa I Gede, il marinaio indonesiano di 32 anni che domenica 7 ottobre era stato ricoverato per meningite. L’uomo, il primo dei quattro casi riscontrati a bordo della MSC Orchestra e sicuramente il più grave - riferisce una nota della Usl livornese - è deceduto a seguito di uno shock settico, nonostante i numerosi e ripetuti interventi compiuti in questi giorni per salvarlo.

VACCINAZIONE

Prognosi LETALITA’: sepsi meningococcica: (20-80%) dipende dalla rapidità d’accesso alle cure intensive meningite: (1-5%) dipende dall’edema cerebrale con  della pressione intracranica  compromissione della perfusione cerebrale  a volte erniazione del tronco a esito fatale

Profilassi Raccomandata negli esposti negli ultimi 10 giorni con contatti diretti prolungati Rifampicina 600 mg x2/die x2 giorni Ciprofloxacina 500 mg 1 cp Nella donna gravida ceftriaxone 500 mg Il malato deve essere isolato per legge fino a 48 ore dopo l’inizio della terapia Esiste un’immunoprofilassi