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1.3 redditi da lavoro dipendente I Tutti i compensi (in denaro o in natura) che derivano da rapporti di lavoro alle dipendenze e sotto la direzione di altri (sono incluse le erogazioni liberali) redditi assimilati: pensioni di ogni genere e assegni ad esse equiparati; proventi derivanti da collaborazioni coordinate e continuative. Criterio del reddito lordo (non sono deducibili le spese sostenute per la produzione del reddito) Criterio di cassa
1.3 redditi da lavoro dipendente II Redditi esclusi. Non costituiscono reddito imponibile: i contributi previdenziali obbligatori versati dal datore di lavoro e dal lavoratore i contributi di assistenza sanitaria versati dal datore di lavoro e dal lavoratore ad enti o casse aventi finalità assistenziali (per un max di 3.615 euro) Ratio: contributi = forma di remunerazione non immediatamente disponibile (diventeranno pensioni) il valore delle azioni offerte ai dipendenti (entro limite max di 2.065 euro), a condizione che non siano cedute entro tre anni dalla percezione. Ratio: diffondere il possesso di azioni nella generalità della popolazione Differenza fra il valore delle azioni al momento della sottoscrizione da parte del dipendente e l’ammontare corrisposto dallo stesso dipendente sulla base di un prezzo di favore fissato dall’impresa (favorisce il diffondersi di azioni)
1.3 redditi da lavoro dipendente III i datori di lavoro e gli enti previdenziali svolgono la funzione di sostituti di imposta. Essi operano, nell'atto del pagamento, una ritenuta a titolo di acconto dell'IRPEF ed effettuano il relativo versamento all'erario. il reddito da lavoro dipendente rappresenta la componente più importante dell'imponibile dichiarato ai fini IRPEF (circa pari al 75%) ad anche la più facile da accertare (o difficile da occultare...)
1.4 Redditi da lavoro autonomo • Redditi che derivano – dall’esercizio abituale (anche se non esclusivo) di arti e professioni (assenza del vincolo di subordinazione) – dall’utilizzazione economica di opere dell’ingegno e di brevetti industriali (se non conseguiti nell’esercizio di impresa). • Il reddito imponibile è un reddito netto (di CASSA): – arti e professioni: differenza tra compensi percepiti nel periodo di imposta e le spese sostenute per la produzione del reddito; • Per prevenire fenomeni elusivi, l’ammissibilità della deduzione di alcune spese è limitata (per beni strumentali a uso promiscuo, spese alberghiere, deducibilità al 50%; spese di rappresentanza max 2% compensi) – negli altri casi: deduzione forfetaria del 25% dei compensi. • Al netto dei contributi assistenziali e previdenziali
1.5 redditi d'impresa I Reddito derivante dall'esercizio di imprese commerciali (ai fini IRPEF: imprenditori individuali, società di persone e in alcuni casi società a responsabilità limitata) Se il reddito è prodotto in forma societaria è attribuito a ciascun socio in proporzione alla quota di partecipazione agli utili, indipendentemente dall'effettiva percezione Il reddito d'impresa è circa corrispondente alla nozione di utile con alcune modeste variazioni rispetto alla normativa civilistica (regole simili a IRES) Criterio di Competenza: il reddito viene attribuito al contribuente nel periodo di imposta in cui matura il diritto del reddito stesso In caso di perdite queste possono essere portate in deduzione dal reddito d’impresa nei periodi successivi (entro il quinto anno)
Opzione Tassazione Separata 1.5 redditi d'impresa II Opzione Tassazione Separata tassazione separata opzionale per soggetti IRPEF esercenti attività d'impresa aliquota t=27,5% Condizioni: - contribuente persona fisica residente nel territorio dello Stato titolare di redditi d'impresa o di partecipazione snc o sas residenti - contabilità ordinaria, per obbligo o per opzione - gli utili non devono essere prelevati o distribuiti se gli utili sono prelevati/distribuiti: concorrono alla formazione del RC e dall'imposta calcolata si potrà scomputare quella già versata con aliquota del 27.5% - l'opzione può essere esercitata dal singolo socio
REDDITI D’IMPRESA FAMIGLIARE: OPZIONE 2: INSERIMENTO DEL REDDITO NEL COMPUTO DEL REDDITO COMPLESSIVO IRPEF. REDDITI D’IMPRESA FAMIGLIARE: PROBLEMATICITA’: Difficile quantificare il contributo di ogni membro; Margini di «dispersione» del reddito vs progressività SOLUZIONE: MAX IL 49% DEL REDDITO COMPLESSIVO D’IMPRESA DICHIARATO DALL’IMPRENDITORE PUO’ ESSERE IMPUTABILE AI FAMILIARI CHE ABBIANO PRESTATO IN MODO CONTINUATIVO E PREVALENTE L’ATTIVITA’ DI LAVORO NELL’IMPRESA
Il regime fiscale forfettario Chi sono i contribuenti minimi? Imprese individuali e professionisti singoli residenti che: 1. nell'anno precedente - hanno conseguito ricavi o compensi non superiori a determinate soglie per ATECO (interm. Commercio 25mila, alloggio&rist 50mila) - hanno spese per lavoratori dipendenti o collaboratori (anche a progetto) fino a max 5.000 euro - non hanno effettuato cessioni all'esportazione - non hanno erogato utili da partecipazione agli associati con apporto di solo lavoro 2. nel triennio precedente non hanno effettuato acquisti di beni strumentali per un ammontare superiore a 20.000 euro 3. iniziano l'attività e presumono di possedere i requisiti di cui ai punti 1 e 2.
Il nuovo regime fiscale per “contribuenti minimi” II Caratteristiche: aliquota t = 15% sul reddito calcolato sul 78% della differenza tra ricavi o compensi e spese sostenute, comprese plusvalenze e minusvalenze dei beni relativi all'impresa o alla professione e i contributi previdenziali Reddito Netto Criterio di Cassa perdite fiscali ammesse in diminuzione reddito periodi di imposta seguenti, non oltre il quinto anno esonero IVA e IRAP impossibilità di detrarre l'IVA sugli acquisti esonero dagli studi di settore; conservazione dei documenti di acquisto e delle fatture emesse, senza tenuta contabilità; perdita degli oneri deducibili (spese sanitarie, interessi passivi su mutui prima casa, assicurazioni ecc.) e detrazioni di imposta per familiari a carico.
1.6 redditi diversi I Comprendono categorie di reddito non riconducibili ai redditi di capitale e non conseguiti nell'esercizio di arti e professioni o imprese commerciali Plusvalenze: - lottizzazione di terreni e successiva vendita di terreni e fabbricati; - immobiliari, se acquistati da meno di 5 anni (no donazione/ successione, no 1a casa): prezzo di vendita - prezzo d'acquisto; il prezzo di acquisto è aumentato dei costi sostenuti -da cessione di azioni -da cessione di titoli, valute e metalli preziosi 2) Redditi conseguiti mediante contratti a termine e prodotti derivati (swap, option, future, ecc.) IMPOSTA SOSTITUTIVA AL 26%. 3) Proventi derivanti dall'impiego del capitale in cui possono derivare utili o perdite in dipendenza di un evento incerto
1.6 redditi diversi II Plusvalenze da partecipazioni qualificate in società non residenti in paradisi fiscali (inserite al 49,72% del loro valore nella base imponibile IRPEF; Plusvalenze da partecipazioni non qualificate in società non residenti in paradisi fiscali (imposta sostituiva del 26%. No IRPEF); Plusvalenze da partecipazioni in società residenti in paradisi fiscali (inserite al 100% del loro valore nella base imponibile IRPEF. N.B. Plusvalenze nette (plus-minusvalenze). Se < 0 l'eccedenza può essere portata in deduzione della plusvalenze nette > 0 nei periodi di imposta successivi (non oltre il IV anno).
Il reddito complessivo L'imposta personale si applica al RC del contribuente, calcolato come somma delle singole categorie di reddito Molti redditi sono esclusi dalla progressività dell'irpef ed assoggettati a regimi sostitutivi di tipo proporzionale (redditi da capitale, redditi diversi, redditi d’impresa) I criteri di determinazione del reddito sono molto eterogenei - reddito normale per i redditi fondiari - reddito lordo per il lavoratore dipendente - reddito netto per il lavoratore autonomo - criterio di competenza per i redditi d'impresa Eterogeneità dei criteri dipende da: Vincoli di ordine amministrativo (difficoltà di accertamento) Vincoli di politica economica (tassare y di capitale in un quadro di libertà di circolazione dei capitali risulta difficile)
Quadro riassuntivo della tassazione delle diverse categorie di reddito Base imponibile Modalità di tassazione A. Redditi fondiari Reddito normale - redditi dei terreni Tariffa d’estimo catastale (se non rientrano nella categoria di redditi di impresa) Irpef ordinaria - redditi dei fabbricati: abitazione principale Rendita catastale di fatto esclusi da imposta (deduzione = rendita) ab. non locate 0,5*RC solo se nello stesso comune di residenza Irpef solo se nello stesso comune di residenza ab. locate 95% reddito effettivo (o rendita catastale se >) Reddito effettivo Reddito effettivo (canone di locazione) Cedolare secca (t’=0,21 o t’=0,10) B. Redditi di capitale Regimi sostitutivi (con eccezione dividendi partecipazioni qualificate)
Quadro riassuntivo della tassazione delle diverse categorie di reddito Base imponibile Modalità di tassazione C. Redditi di lavoro dipendente Reddito effettivo di cassa, al lordo spese di produzione Irpef (ritenute alla fonte, deduzioni e detrazioni specifiche) D. Redditi di lavoro autonomo Reddito effettivo di cassa, al netto delle spese di produzione (individuate analiticamente o forfetariamente, a seconda del reddito) Irpef; ritenute alla fonte a titolo acconto (26%), se committente è sostituto di imposta; deduzioni e detr. specifiche
Quadro riassuntivo della tassazione delle diverse categorie di reddito Base imponibile Modalità di tassazione E. Redditi di impresa (soggetti Irpef) Reddito effettivo di competenza (utile di bilancio + variazioni fiscali) Irpef ordinaria; tassazione pro quota in capo ai soci Opzione tassazione separata al 27,5% Regime contribuenti minimi al 15% F. Redditi diversi - plusvalenze finanziarie e redditi prodotti derivati Reddito (al netto delle minusvalenze e delle perdite) Regimi sostituivi (con eccezione plusvalenze derivanti da cessioni di partecipazioni qualificate e paradisi fiscali) - altri redditi diversi (es. plusvalenze da lottizzazione terreni, alcune cessioni immobili, vincite, etc. Criteri eterogenei Regimi eterogenei
IRPEF e reddito complessivo L’IRPEF COLPISCE DAVVERO IL REDDITO COMPLESSIVO DEL CONTRIBUENTE? 2006 - RIPARTIZIONE DEL GETTITO IRPEF PER FONTE DI REDDITO: 79% REDDITI DA LAVORO DIPENDENTE + PENSIONI; 14% REDDITI D’IMPRESA +LAVORO AUTONOMO; 7% ALTRE FONTI. IRPEF = IMPOSTA SUL REDDITO DA LAVORO DIPENDENTE. MOTIVI: DESIGN DELL’IMPOSTA; EVASIONE EFFETTO SULLA PROGRESSIVITA’ DEL SISTEMA TRIBUTARIO
DISTRIBUZIONE CUMULATA DEI CONTRIBUENTI PER LIVELLO DI REDDITO COMPLESSIVO
Determinazione dell’imposta (da 2007) Reddito complessivo -Deduzioni tradizionali = Reddito imponibile Applicazione della scala delle aliquote Imposta lorda - detrazioni = imposta netta
Deduzioni tradizionali Rendita catastale abitazione principale Contributi previdenziali e assistenziali obbligatori (in particolare rilevano quelli versati da lavoratori autonomi, in quanto per il lavoro dipendente quelli a carico del datore e del lavoratore sono già esclusi nella determinazione del reddito) Contributi e premi per forme pensionistiche complementari e individuali (es. fondi pensione), fino a 5.164,54 euro) La deducibilità del risparmio pensionistico è coerente con modello di tassazione sulla spesa; in un modello di tassazione sul reddito sono tax expenditures Contributi obbligatori per gli addetti ai servizi domestici e familiari (entro limiti 1.549,37 euro) Assegno periodico corrisposto al coniuge separato
Deduzioni tradizionali Contributi ed erogazioni a favore di istituzioni religiose (max 1.032,91) Contributi e liberalità a talune Onlus, fondazioni (max 10% reddito dichiarato e cmq < 70.000 euro Erogazioni liberali a università e centri di ricerca vigilati dal MIUR Contributi e donazioni pro ONG impegnate nell’assistenza di paesi in via di sviluppo (max 2% del reddito dichiarato) Spese mediche e di assistenza specifiche per portatori di handicap Contributi versati a fondi integrativi del SSN (max 3.615 euro) Spesa per il riscatto anni universitari
Varie finalità Personalizzazione dell’imposta (equità) Funzione incentivante (meritorietà di alcuni impieghi del reddito) Cresciute nel tempo. Agevolazioni per i contributi privati nella sfera socio-assistenziale, considerati sostitutivi di un diretto coinvolgimento pubblico. (sta cambiando il rapporto tra pubblico e privato. L’estensione delle deducibilità ne è prova.
Scala delle aliquote 1974 32 scaglioni; aliquote da 10% a 72% 2002 2003 5 scaglioni; aliquote da 23% a 45% 2005 4 scaglioni; aliquote da 23% a 43% 2007 5 scaglioni; aliquote da 23% a 43% 1983: riduzione a 9 scaglioni 1989 riduzione t max a 50% 23
L’attuale struttura delle aliquote Scaglioni Aliquote Fino a 15.000 23% da 15.001 a 28.000 27% da 28.001 a 55.000 38% da 55.001 a 75.000 41% oltre 75.000 43% N.B: escluse addizionali IRPEF regionali e comunali
Dalle deduzioni alle detrazioni La Finanziaria 2007 sostituisce le deduzioni per la no tax area e per i carichi familiari con detrazioni, ritornando così alla struttura tipica della fine degli anni ’90. Di conseguenza, a parità di reddito complessivo la base imponibile dell’Irpef 2007 è più ampia di quella dell’Irpef 2005 e 2006. 25
Detrazioni Le detrazioni si dividono in 4.1 detrazioni per tipo di reddito variano in funzione del RC e della tipologia di reddito 4.2 detrazioni per carichi familiari 4.3 detrazioni per oneri al 19% 4.4 detrazioni per canoni di locazione 4.5 altre detrazioni
Detrazioni per tipo di reddito Le detrazioni per tipo di reddito sono differenziate tra: 1. lavoratore dipendente 2. pensionato ultra75enne 3. pensionato <75 anni 4. altri redditi
Detrazioni per tipo di reddito Lavoratore dipendente importo detrazione fino a 8.000 1.840 da 8.001 a 55.000 a scalare oltre 55.000 0 pensionato ultra75enne fino a 7.750 1.783 da 7.750 a 55.000 a scalare pensionato (< 75 anni) fino a 7.500 1.725 da 7.500 a 55.000 a scalare altri redditi fino a 4.800 1.104 da 4.800 a 55.000 a scalare
Detrazioni per tipo di reddito: finalità
Le detrazioni per carichi di lavoro dal 2007
Detrazioni per carichi familiari . la capacità contributiva è legata al contesto familiare del contribuente: famiglie più numerose hanno costi maggiori e, sul piano individuale, una minore capacità contributiva; . l'unita impositiva dell'IRPEF è l'individuo. Le detrazioni per carichi di famiglia cercano di tenere conto del contesto familiare. CARATTERISTICHE: dipendono dalla tipologia di familiare a carico sono decrescenti al crescere del reddito le detrazioni per figli a carico devono essere ripartite al 50% tra i genitori, oppure attribuite al coniuge con il reddito più elevato le detrazioni aumentano (più che proporzionalmente) se il numero di figli aumenta familiare a carico (y<2.840,51) detrazione coniuge 800 a scalare fino ad azzerarsi per RC* 80:000 figlio >3 anni 950 a scalare fino ad azzerarsi per RC* 95:000 figlio < 3 anni 1220 a scalare fino ad azzerarsi per RC* 95:000 altri familiari 750 a scalare fino ad azzerarsi per RC* 80:000 Chi ha almeno 4 figli a carico ha diritto ad una detrazione mensile di 100 euro. La somma viene corrisposta come sussidio agli incapienti
Detrazioni per oneri al 19% spese mediche generiche e specialistiche per la parte >129 euro Spese veterinarie per la parte > 129 euro interessi passivi per mutui ipotecari per l'acquisto di immobili adibiti ad abitazione principale (fino ad un max di 4.000 euro); spese per intermediazione immobiliare (max 1.000 euro) premi per contratti di assicurazione sulla vita puri (rischio di morte, invalidità permanente 530 euro; rischio non autosufficienza 1.291 euro) Bonus disabili: assicurazione caso morte spese per istruzione universitaria in misura non superiore alle tasse statali; erogazioni liberali a ONLUS o settore dello spettacolo (max 2.065,83 euro); affitti per studenti fuori sede (max 2.633 euro); spese sport per ragazzi tra 5 e 18 anni (max 210 euro) Badanti (max 2100 euro solo se y complex < 40.000 euro) asili nido (max 632 euro) Scuola infanzia scuola secondaria di 2°grado (max 564 euro) Canoni di leasing per abitazione principale (y complex < 55mila euro)
canoni di locazione (non cumulabili) Contratti registrati RC<=15.493,71; 15.493,71<RC<= 30.987,41 300 euro 150 euro Contratti a canone convenzionale (“concordato”) 495,80 247,90 Lavoratori dip. che trasferiscono abitazione motivi lavoro RC<=15.493,71 991,60 Giovani fra 20 e 30 anni (per tre anni) Si può scegliere la detrazione più conveniente Vi sono anche altre detrazioni: 19% per studenti universitari fuori sede (detrazione max 500 euro)
Altre detrazioni Dall’imposta lorda sono ammesse altre categorie di detrazioni: d=50%: - spese per interventi finalizzati alla ristrutturazione degli edifici (50%) in 10 anni (tetto max 96.000 euro), - bonus giovani coppie: l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+, finalizzati all’arredo dell’immobile adibito ad abitazione principale (3 anni di convinenza, età <35 anni per almeno uno dei due) d=65% (in 10 anni): spese per gli interventi finalizzati al risparmio energetico (dal 2013, prorogate anno per anno) bonus domotica: installazione di dispositivi per il controllo da remoto 35
Detrazioni: alcune note • Lo sconto fiscale associato alla detrazione non dipende dall’aliquota marginale del contribuente • Se le detrazioni superano l’ammontare dell'imposta lorda si ha il fenomeno dell'incapienza delle detrazioni, ossia l'individuo non usufruisce per intero della detrazione. • Nel caso di detrazioni con chiare finalità sociali, il legislatore ha previsto la possibilità di ripartirle in più anni al fine di favorirne la detraibilità (es. spese per ristrutturazioni edilizie). Dal 2017 (sui redditi 2016): riconoscimento delle UNIONI CIVILI
Aliquote legali
Aliquote legali ed effettive III
Aliquote legali ed effettive IV