LA BASILICA DEI SANTI QUATTRO CORONATI AL CELIO NELLA CITTÀ ETERNA, TRA LE SUE MIRABILI BELLEZZE, SI COMPIE LA STORIA DEL MONDO prof. SALVATORE LIGUORI LA BASILICA DEI SANTI QUATTRO CORONATI AL CELIO La Donazione di Costantino e il potere temporale dei papi
Il Celio Colosseo Colle del Celio
COSTANTINO imperatore dal 306 al 337
Arco di Costantino All'imperatore Cesare Flavio Costantino Massimo, Pio, Felice Augusto, il Senato e il popolo romano, poiché per ispirazione divina e per la grandezza del suo spirito, con il suo esercito rivendicò per mezzo di giusta guerra lo Stato tanto dal tiranno e, ad un tempo, da ogni fazione, dedicarono questo arco insigne per trionfi.
TETRARCHIA Ottenuto il potere, Diocleziano nominò nel novembre del 285 come suo vice in qualità di cesare, un valente ufficiale di nome Massimiano, formando così una diarchia in cui i due imperatori si dividevano su base geografica il governo dell'impero. Data la crescente difficoltà a contenere le numerose rivolte all'interno dell'impero, nel 293 si procedette a un'ulteriore divisione. Massimiano nominò a Mediolanum come suo cesare per l'Occidente, Costanzo Cloro, mentre Diocleziano fece lo stesso con Galerio per l'Oriente, a Nicomedia Diocleziano, Massimiano, Costanzo Cloro, Galerio
Vennero create 12 circoscrizioni amministrative (le "diocesi", tre per ognuno dei tetrarchi), rette da vicarii e a loro volta suddivise in 101 province
L'impero fu così diviso in quattro macro-aree: 1 (giallo) - Massimiano governava su Italia, Spagna e Africa mediterranea (capitale:Mediolanum) 2 (rosa) - Costanzo Cloro ebbe in affidamento la Gallia e la Britannia (capitale: Augusta Treverorum) 3 (viola) - Galerio le province balcaniche (capitale: Sirmio, in Pannonia oggi Serbia) 4 (verde) - a Diocleziano spettavano le province est dell'Egitto (capitale:Nicomedia)
Il sistema si rivelò efficace per la stabilità dell'impero e rese possibile agli augusti di celebrare i vicennalia, ossia i vent'anni di regno. Con la morte di Costanzo Cloro nel 306 il sistema andò in crisi: il figlio illegittimo dell'imperatore defunto, Costantino venne proclamato cesare dalle truppe in competizione con il legittimo erede, Severo.
Costantino Nei pressi di ponte Milvio a Roma, il 28 ottobre 312 Costantino sconfisse le armate di Massenzio, figlio dell’imperatore Massimiano, e divenne imperatore nel segno di Cristo. COSTANTINO SUL CAVALLO BIANCO MASSENZIO CON LA CORONA IN TESTA PONTE MILVIO La battaglia di Ponte Milvio, di Giulio Romano (1499-1546)
Costantino Nei pressi di ponte Milvio a Roma, il 28 ottobre 312 Costantino sconfisse le armate di Massenzio e divenne imperatore nel segno di Cristo.
Costantino vide in cielo, sopra il disco solare, una croce luminosa, recante la scritta In hoc signo vinces. Durante la notte gli apparve Cristo con lo stesso segno che aveva visto in cielo, ordinandogli di usarla come protezione dai nemici: era il 28 ottobre dell’anno 312. Visione della Croce, della scuola di Raffaello (XVI sec.)
Il “solidus aureus” di Costantino L’imperatore Costantino Il “solidus aureus” di Costantino
Il Celio L'ORATORIO DI SAN SILVESTRO DEL 1246: decorato da notevoli affreschi duecenteschi in stile bizantineggiante con "Storie di papa Silvestro e dell'imperatore Costantino I”, costruito dal cardinale Stefano. Negli 11 riquadri nei quali il dipinto è suddiviso vediamo l’imperatore, affetto dalla lebbra, rivolgersi a papa Silvestro I, in eremitaggio sul monte Soratte, ed essere da lui battezzato e guarito dal male. Per sdebitarsi Costantino dona al papa la potestà imperiale sull’Occidente
1 - Costantino malato di lebbra rassicura le madri con i loro figli, Il Celio 1 - Costantino malato di lebbra rassicura le madri con i loro figli, anche essi malati di lebbra
2 - Costantino è malato: ha la lebbra. Il Celio 2 - Costantino è malato: ha la lebbra. I Santi Pietro e Paolo appaiono in sogno a Costantino
Il Celio 3 - Tre messi inviati da Costantino a papa Silvestro, rifugiatosi sul Monte Soratte
Il Celio 4 - I tre messi inviati da Costantino a papa Silvestro salgono sul Monte Soratte
Monte Soratte
Il Celio 5 - Silvestro rientra a Roma e mostra a Costantino una icona con i volti di Pietro e Paolo
6 - Costantino riceve da Silvestro il battesimo Il Celio 6 - Costantino riceve da Silvestro il battesimo
Il Celio 7 - Costantino, guarito dalla lebbra e senza corona, consegna la tiara a Silvestro Costantino si inginocchia davanti al papa
8 - Silvestro a cavallo, in corteo, è accompagnato da Costantino Il Celio 8 - Silvestro a cavallo, in corteo, è accompagnato da Costantino Costantino regge le redini del cavallo di papa Silvestro
9 – Ritrovamento della Santa Croce da parte di Elena Il Celio 9 – Ritrovamento della Santa Croce da parte di Elena
Il Celio 10 – Dibattito tra alcuni dotti ebrei, scelti dalla madre dell’imperatore, Elena, e papa Silvestro. Il toro viene resuscitato da Silvestro
LA DONAZIONE DI COSTANTINO Il Celio LA DONAZIONE DI COSTANTINO
LA DONAZIONE DI COSTANTINO Il Celio LA DONAZIONE DI COSTANTINO Il documento, recante la data del 30 marzo 315, afferma di riprodurre un editto emesso dall'imperatore romano Costantino I. Con esso l'imperatore avrebbe attribuito al papa Silvestro I e ai suoi successori le seguenti concessioni: 1 - il primato (principatum) del vescovo di Roma sulle chiese patriarcali orientali: Costantinopoli, Alessandria d'Egitto, Antiochia e Gerusalemme; 2 - la sovranità del pontefice su tutti i sacerdoti del mondo; 3 - la sovranità della Basilica del Laterano, in quanto "caput et vertex", su tutte le chiese; 4 - la superiorità del potere papale su quello imperiale. 5 - la Chiesa di Roma ottenne la giurisdizione civile sulla città di Roma, sull'Italia e sull'Impero Romano d'Occidente.
LA FALSA DONAZIONE DI COSTANTINO Laterano LA FALSA DONAZIONE DI COSTANTINO Si tratta di un discorso di Lorenzo Valla del 1440 inteso a confutare l'autenticità della cosiddetta "Donazione di Costantino”. Lorenzo Valla denunciò la falsità del documento con una memorabile dissertazione. Con l'analisi linguistica e le argomentazioni di tipo storico, Valla dimostra che l'atto era stato fatto nell'VIII secolo dalla stessa cancelleria pontificia. Con quel documento la Chiesa giustificava il proprio potere temporale e rivendicava privilegi nei confronti dell'Impero. Prima cappella del transetto destro di San Giovanni in Laterano, con la tomba di Lorenzo Valla
Lotte tra il papato e l’impero « "Ahi, Costantin, di quanto mal fu matre, non la tua conversion, ma quella dote che da te prese il primo ricco patre! » (Inferno XIX, 115-117) LA LEGGE DEL CONTRAPPASSO
CADUTA DI COSTANTINOPOLI 29 maggio 1453
LA SCOPERTA DEL NUOVO MONDO 12 ottobre 1492
PAPA ALESSANDRO VI RODRIGO BORGIA Il Celio PAPA ALESSANDRO VI RODRIGO BORGIA
Papa Alessandro VI, con la bolla Inter Cetera, decreta la linea di demarcazione tra territori spagnoli e portoghesi nei territori d'olteroceano a 100 miglia ad ovest delle Azzorre e delle isole di Capo Verde. Tutto quello ad est della linea "alessandrina" è territorio del Portogallo, ad ovest della Spagna. Tale linea così tracciata dà in pratica alla Spagna la possibilità di dominio su tutto il Nuovo mondo.
LA RAYA – TRATTATO DI TORDESILLAS 1494 Il Celio LA RAYA – TRATTATO DI TORDESILLAS 1494 370 miglia ad ovest delle Isole di Capo Verde (al largo della costa del Senegal, nell'Africa Occidentale)
LA RAYA – TRATTATO DI SARAGOZZA1529 Il Celio LA RAYA – TRATTATO DI SARAGOZZA1529 Con il viaggio attorno al globo di Magellano 1521, sorse una nuova disputa. Anche se entrambe le nazioni concordarono che la linea doveva correre lungo tutto il globo, dividendo il mondo in due metà uguali, non era chiaro dove questa dovesse essere tracciata dall'altra parte del mondo. In particolare, entrambe le nazioni sostenevano che le Molucche (importanti come fonti di spezie in Indonesia) si trovassero nella loro metà del mondo. Dopo nuove negoziazioni, il TRATTATO DI SARAGOZZA del 22 aprile 1529 decise che la linea doveva passare a 297,5 leghe ad est delle Molucche
La carta disegnata dal Waldseemuller nel 1507 Il Celio La carta disegnata dal Waldseemuller nel 1507
Fine del potere temporale BRECCIA Breccia di Porta Pia È il 20 settembre 1870. Il papa Pio IX Giovanni Mastai Ferretti è costretto ad abbandonare il Quirinale, Roma è conquistata, diventando la capitale del Regno d’Italia.
Via della Conciliazione Fine del potere temporale Patti Lateranensi: è il nome con cui sono noti gli accordi di mutuo riconoscimento tra il Regno d'Italia e la Santa Sede, sottoscritti l'11 febbraio 1929 da Mussolini e dal cardinale Segretario di Stato Pietro Gasparri (per papa Pio XI). Via della Conciliazione Spina di Borgo: In due anni, 1936 e 1937 fu completamente raso al suolo un intero quartiere, per sostituirlo poi negli anni successivi con altri edifici.
Solo potere spirituale
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