LA PROTEZIONE CIVILE IN ITALIA

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Transcript della presentazione:

LA PROTEZIONE CIVILE IN ITALIA ORIGINE , OBIETTIVI E STRUTTURA DEL SISTEMA NAZIONALE DI PROTEZIONE CIVILE

I TIPI DI RISCHIO Rischio sismico e vulcanico Rischio idrogeologico (alluvioni, frane . . .) e maremoto Rischio incendi (bosco, abitati . . .) Rischio sanitario Rischio chimico-industriale (esplosioni, rilasci tossici . . .) Rischio nucleare Rischi legati al clima (emergenza idrica, emergenza neve, emergenza caldo . . .)

COSA COLPISCE UNA CATASTROFE Il cittadino nella sua sicurezza di vita – sfera psicologica e relazionale Le strutture pubbliche e private e il loro funzionamento (case, fabbriche, scuole, ospedali, negozi, uffici . . .) Le infrastrutture/reti di interesse pubblico (strade, telefoni, energia elettrica, acqua, gas . . .) La morfologia del territorio e l’ecosistema

UN PO’ DI STORIA … terremoto della Val di Noto – 1693  terremoto in Calabria – 1783 alluvione di Roma – 1870 terremoto di Messina – 1908 disastro del Vajont (BL) - 1963 alluvione di Firenze - 1966 terremoto del Belice - 1968

UN PO’ DI STORIA …. 1976 Terremoto in Friuli 1976 Incidente di Seveso (Milano) 1980 Terremoto in Irpinia (Campania, Basilicata) 1985 Disastro di Stava (Trento) 1994 Alluvione in Piemonte 1997 Terremoto in Umbria e Marche 1998 Alluvione a Sarno (Salerno) 2002 Terremoto in Molise 2009 Terremoto in Abruzzo 2012 Terremoto in Emilia Romagna 2016 Terremoto Lazio, Abruzzo,Umbria e Marche

LA RISPOSTA, NEL PASSATO … organizzazioni solidaristiche e di volontariato impegnate a portare aiuto in occasione di grandi emergenze già con gli ordini religiosi medievali e con le prime strutture laiche, come le Misericordie nate a Firenze tra il ‘200 e il ‘300 o i Vigili del Fuoco presenti da secoli nelle valli alpine.

UN PO’ DI STORIA … A livello legislativo, esistono già delle norme antisismiche nello Stato Pontifico, nel Regno delle Due Sicilie e nel Ducato di Mantova, dove viene progettata la prima casa antisismica del mondo occidentale, ad opera di Pirro Ligorio. Aggirandosi tra le rovine di Ferrara, colpita dal terremoto nel 1570, l’architetto è il primo rendersi conto di quanto sia importante costruire edifici solidi e ad affrontare il tema della sicurezza abitativa.

L’ITALIA SISMICA ….

LE LEGGI … La prima legge sul soccorso è il Rdl n. 1915 del 2 settembre 1919 (solo per i terremoti) legge n. 996 dell'8 dicembre 1970 (per la prima volta viene introdotto il concetto di «protezione civile» e viene riconosciuta l’attività del volontariato di protezione civile: è il Ministero dell’Interno, attraverso i Vigili del Fuoco, ad istruire, addestrare ed equipaggiare i cittadini che volontariamente offrono il loro aiuto.

UN NUOVO TIPO DI APPROCCIO AL PROBLEMA: LA LEGGE 225/92 Istituzione del Servizio Nazionale di Protezione Civile Dalla logica del Soccorso alla logica della Prevenzione Previsione e prevenzione dei fattori di rischio e limitazione delle conseguenze Pianificazione e attuazione del soccorso e della prima assistenza Ricostruzione

LA RIFORMA …. legge n. 100 del 12 luglio 2012 legge n LA RIFORMA …. legge n. 100 del 12 luglio 2012 legge n. 119 del 15 ottobre 2013 istituzione del Fondo per le emergenze naz.li superamento dell’emergenza – contrasto dell’emergenza – mitigazione del rischio Allertamento e formazione della popolazione Piani comunali entro 90 giorni e periodici aggiornamenti durata stato di emergenza 180 gg. + proroga

I PROTAGONISTI Coordinamento: DIPARTIMENTO NAZIONALE PROTEZIONE CIVILE Alle dirette dipendenze della Presidenza del Consiglio dei Ministri Amministrazioni dello Stato (Vigili del Fuoco, Forze dell’ordine, Esercito, CRI . . .) Regioni, Province, Comuni Enti pubblici e aziende di pubblici servizi Comunità scientifica Volontariato Ordini e collegi professionali Aziende private

LIVELLO DEGLI EVENTI a) Eventi che possono essere fronteggiati mediante interventi attuabili dai singoli enti e amministrazioni competenti in via ordinaria b) Eventi che, per loro natura ed estensione comportano l’intervento coordinato di più enti o amministrazioni competenti in via ordinaria c) Calamità naturali, catastrofi o altri eventi che per intensità ed estensione debbono essere fronteggiati con mezzi e poteri straordinari

LE ATTIVITA’ E I COMPITI DI PROTEZIONE CIVILE PREVISIONE (studio dei fenomeni, identificazione rischi, individuazione zone di rischio) PREVENZIONE (attività volte ad evitare o ridurre i danni) SOCCORSO (assicurare alla popolazione ogni forma di assistenza primaria) SUPERAMENTO DELL’EMERGENZA (iniziative per la ripresa delle normali condizioni di vita)

COMPETENZE DEGLI ENTI LOCALI IL SINDACO: autorità comunale di Prot. Civile IL PREFETTO: dirige e coordina le attività di P.C. a livello Provinciale LA PROVINCIA: rilevazione dati e predisposizione programmi a livello Provinciale (Comitato Prov.le P.C.) LA REGIONE: previsione e prevenzione rischi, predisposizione programmi a livello regionale (Comitato regionale P.C.)

UN ESEMPIO L’attività di pianificazione da svolgersi da parte delle amministrazioni locali a mezzo dei relativi Piani di Protezione Civile deve riguardare i seguenti aspetti: Individuazione aree a maggior rischio (zone esondabili o franose, industrie e attività pericolose . . .) Censimento delle risorse: enti, associazioni, privati e relativi mezzi impiegabili in emergenza Zone di raccolta delle forze e delle attrezzature Zone utilizzabili per realizzazione tendopoli Gestione della viabilità Esercitazioni congiunte

IL VOLONTARIATO Il servizio Nazionale di Protezione Civile assicura la più ampia partecipazione dei cittadini, delle organizzazioni di volontariato di P.C. all’attività di previsione, prevenzione e soccorso in vista o in occasione di calamità naturali, catastrofi o eventi di cui alla presente legge (225/92). Il Servizio riconosce e stimola le iniziative di volontariato civile e ne assicura il coordinamento Iscrizione in appositi registri regionali e nazionali, sono previsti dalla legge appositi stanziamenti per equipaggiamento e formazione, tutela nella disciplina dei rapporti di lavoro pubblici e privati (con apposite ordinanze ministeriali)

IL VOLONTARIATO Risorsa preziosa sotto l’aspetto della disponibilità numerica e per l’affermazione del principio di solidarietà, riveste anche un’importante valenza educativa (Nell'elenco nazionale del Dipartimento della Protezione Civile sono iscritte oltre 4.000 organizzazioni) In emergenza la Funzione Volontariato si coordina con tutte le altre funzioni di supporto in particolare con le funzioni “assistenza alla popolazione”, “materiali e mezzi” e “telecomunicazioni”.