Dieci tesi sull’E-government

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Transcript della presentazione:

Dieci tesi sull’E-government Federalismo informatico e rinnovamento delle istituzioni Dieci tesi sull’E-government

L’e-government è una straordinaria opportunità di rinnovamento delle pubbliche amministrazioni. E’ il vero nome della riforma amministrativa Ciò vale anche e soprattutto per i processi di sviluppo economico e sociale (le regioni del Mezzogiorno, ma anche i PVS)

Ciò è tanto più vero in un momento di trasformazione federalista dello Stato.

NON SOLO ACCESSO ON LINE LE ICT DEVONO ESSERE L’OCCASIONE, E LO STRUMENTO, PER SVILUPPARE L’INTEGRAZIONE DEI SERVIZI  AVVIO DEI PROCESSI DI REINGERIZZAZIONE

Gli obiettivi di performance: 1. I CITTADINI NON DEVONO SAPERE QUALE AMMINISTRAZIONE E’ RESPONSABILE PER IL SERVIZIO DI CUI HANNO BISOGNO 2. ESSI NON DEVONO FORNIRE LE INFORMAZIONI DELLE QUALI UNA QUALSIASI AMMINISTRAZIONE E’ GIA’ IN POSSESSO

IL SERVIZIO UNIVERSALE Bisogna garantire a tutti l’accesso alle reti su tutto il territorio nazionale. ASTRID identifica il “livello essenziale delle prestazioni” con la disponibilità di una connessione veloce (almeno xDSL) Ciò implica una adeguata politica tariffaria

IL SERVIZIO UNIVERSALE La diffusione della banda incontra ancora problemi di natura regolamentare, tecnologica e economica Per superarli risultano particolarmente utili: l’aggregazione della domanda attraverso lo sviluppo dei servizi di e-gov da parte di PAC e PAL l’uso mirato di incentivi fiscali una migliore regolamentazione

ACCESSO Occorre risolvere in maniera efficace il problema dell’accesso sicuro ed autenticato ai servizi. Ciò comporta la necessità di: considerare prioritaria la diffusione delle carte servizi – interoperabili e contenenti il codice fiscale – non a fini di identificazione personale (CIE), ma come chiave universale di accesso ai servizi di rete affidare un ruolo centrale ai privati nella diffusione delle carte servizi stesse

STANDARD Per garantire l’interoperabilità è necessario che si elaborino e si impongano degli standard adeguati A questo fine i punti fermi sono: non servono standard de jure, ma standard di fatto e sistemi aperti per i cd “standard industriali generici” è necessario essere presenti nelle sedi internazionali, pubbliche e private, nelle quali si opera per stimolare la convergenza

STANDARD anche per quanto riguarda gli applicativi non servono standard de jure, ma va affermato il principio che ogni amministrazione servente o certificante è responsabile della definizione degli standard informatici per l’accesso ai propri servizi telematici è quindi necessario costruire organismi tecnici di coordinamento a tutti i livelli (nazionale, regionale,provinciale) per favorire la convergenza

OPEN SOURCE E’ necessario dare impulso all’open source. Ma questo significa non solo Linux o Apache ma soprattutto garantire il riuso degli applicativi e del middleware adottare schemi di licenza di tipo GPL o LGPL

L’e-government nel federalismo L’accesso universale e integrato ai servizi amministrativi è un diritto di cittadinanza Esso consiste sostanzialmente nella integrazione e nella accessibilità on line di tutti i back offices

IL RUOLO DEL COMUNE Quindi è necessario individuare una struttura amministrativa che sia responsabile dell’effettività di tale diritto Astrid identifica l’amministrazione responsabile per rendere effettivo tale diritto nel Comune

IL RUOLO DEL COMUNE Vi sono vari motivi per porre questo servizio al livello più basso: l’esistenza della rete degli sportelli fisici la disponibilità delle informazioni di base (anagrafe e territorio) la responsabilità per i servizi di prossimità i vincoli posti dall’ordinamento

IL RUOLO DEL COMUNE Ciò non significa che il front office debba essere unico, ma che il Comune deve garantire che gli sportelli - fisici e virtuali - siano disponibili per i propri cittadini attraverso : una gestione diretta una delega ad altra amministrazione un affidamento a privati anche in concorrenza

IL RUOLO DELLA PROVINCIA La Provincia deve: garantire un ruolo di supporto e/o di supplenza ai Comuni garantire il coordinamento tra enti locali, agenzie pubbliche e amministrazioni periferiche dello Stato

IL RUOLO DELLA REGIONE Alla Regione spetta: garantire l’infrastruttura e i servizi di rete organizzare un centro tecnico con specifiche competenze nelle infrastrutture, nella produzione di software, nella gestione delle gare e che sappia porsi come system integrator di tutti i sistemi presenti sul territorio

IL RUOLO DELLO STATO Lo Stato deve: sviluppare il decentramento informatizzare e telematizzare i propri servizi in modo compatibile con l'integrazione; definire gli standard di interconnessione sviluppare la cooperazione europea e internazionale provvedere al finanziamento della condivisione delle basi dati essenziali

IL CENTRO TECNICO DEVE ESSERE RESO OPERATIVO UN CENTRO TECNICO CHE: agisca da consulente alle amministrazioni territoriali; sviluppi soluzioni tipo; fornisca formazione del personale a tutti i livelli; faccia R&S

I RACCORDI TRA GLI ELEMENTI DEL SISTEMA A livello nazionale la cabina di regia deve essere posta nella Conferenza Unificata da cui deve dipendere il Centro Tecnico A livello regionale vanno promossi Consorzi tra Regione ed enti locali

IL RUOLO DEL PRIVATO Il settore privato e il settore non profit debbono essere presenti: nell’autentificazione/certificazione nell’outsourcing dell’accesso nella costruzione/condivisione degli standard nel favorire la diffusione dei servizi OCCORRE PERALTRO GARANTIRE LA PIENA APERTURA DEL MERCATO E EVITARE LA “CATTURA”

IL FINANZIAMENTO DEL SISTEMA Gli investimenti necessari saranno senza dubbio ingenti, ma più nella riconversione delle PA che nell’acquisto di hardware o software. Astrid ritiene che si debbano costruire il più presto possibile dei piani regionali di e-government

I PIANI REGIONALI DI E-GOVERNMENT Devono essere costruiti in maniera condivisa tra livelli di governo e settore pubblico/ organizzazioni non profit e imprese private Devono prendere in considerazione tutte le amministrazioni Devono quantificare i risparmi come modalità di finanziamento della trasformazione