Gli effetti psicosociali dello sport in persone con epilessia

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Transcript della presentazione:

Gli effetti psicosociali dello sport in persone con epilessia Alberto Cei Università San Raffaele, Roma

La funzione positiva dello sport nelle persone con epilessia Le persone con epilessia citano lo stress fra le cause più frequenti delle convulsioni. Aumento della tensione, ansia, tristezza e altre emozioni ne aumenta la frequenza. Traumi (guerre, decesso genitori, abuso di alcool, uso non adeguato delle medicine, etc.) aumentano la probabilità delle convulsioni. Per lungo tempo si è discusso se lo sport svolgesse una funzione positiva nell’epilessia, per timore che esercizi ad alta intensità potessero determinare convulsioni. Un numero significativamente ridotto di convulsioni si presentano durante l’attività fisica e mentale se comparate con quelle che si presentano in stato di riposo. L’aumentato auto-controllo, migliori livelli di vigilanza, il miglioramento dell’umore e i processi attentivi coinvolti nell’attività motoria sono alla base di questo miglioramento. Fonte: Ricardo et al., Epilepsy & Behavior, 2009; Galtrey et al., Practical Neurology, 2016.

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… stiamo diventando in questo modo.

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Gli effetti psicosociali dell’esercizio Più elevata qualità della vita determinata da: Maggiore autostima Maggiore autoefficacia Maggiore rilassamento Migliore condizione mentale Migliore identità sportiva Maggiore controllo del proprio corpo Minore stress globale

La gestione della paura delle convulsioni Sebbene la motivazione allo sport sia elevata, lo è anche la paura che interviene come ostacolo allo sport. Come affrontare queste reazioni emotive: Accettazione limiti fisici, adattamento dell’attività sportiva e della sua intensità riduce queste reazioni emotive. Riduzione dell’esercizio in determinati contesti (dopo mangiato, adattare intensità, sport rischiosi). Allenamento ad ascoltare il proprio corpo. aumentando la percezione di controllo. Riduzione dell’attività sportiva (frequenza/intensità) determina risposte emotive negative. Ricerca dovrà esplorare le strategie utili alle persone con epilessia per affrontare e gestire questi adattamenti. La frustrazione intesa come “restare indietro” è comune e determina un sentimento di inabilità a gestire l’attività fisica e a raggiungere gli obiettivi sportivi. Fonte: Collard e Marlow, Epilepsy & Behavior, 2016.

Classificazione esemplificativa delle attività̀ sportive in base al potenziale rischio per se e per gli altri. (Tabella valida per sport e discipline sportive similari). Gruppo 1 Sport collettivi a terra (calcio, pallavolo, cricket, hockey su prato, ecc.) Atletica (con eccezione vedi gruppo 2) Curling Bowling Sci nordico Danza (con limitazioni) Golf Sport con racchetta (tennis, pingpong, squash, ecc.) Scherma Gruppo 2 Atletica (salto con l’asta) Sci alpino Ciclismo Canoa Ginnastica Skateboard Pattinaggio Snowboard Nuoto Sollevamento pesi Biathlon, triathlon e pentathlon moderno Tiro al piattello Tiro con l’arco Sci nautico Sport di contatto (box, karate) Rugby, basket, hockey su ghiaccio, ecc. Gruppo 3 Tuffi Salto con gli sci Paracadutismo et similia Sport motoristici Equitazione Alpinismo Immersioni con/senza autorespiratori Vela in solitaria Surf e windsurf Aviazione Rodeo Fonte: Capovilla e Veicsteinas (a cura di), Medicina dello Sport, 2015.

Una legge specifica nel Lazio per tutelare le persone con epilessia Intendiamo dotarci di un gruppo di lavoro multi-professionale e multidisciplinare. Il cui compito: predisporre apposite linee guida finalizzate alla costruzione di percorsi diagnostici terapeutici assistenziali (Pdta) per le persone affette da epilessia Promozione Centri di riferimento e promuovendo i gruppi di 'self help' costituiti da malati e loro familiari. AICE L'epilessia è ancora una malattia oscura, circondata da pregiudizi e false credenze. I pazienti devono scontrarsi ogni giorno con disinformazione e atteggiamenti che compromettono la qualità della vita quotidiana.

Individuale Interpersonale Ambientale Policy Regione/Stato Globale Psicologico Biologico Genetica Maturazione Supporto sociale Famiglia Amici Scuola Lavoro Pratiche e regole culturali Ambiente sociale Vedere altri attivi Traffico, sicurezza Salubrità Costruzione ambiente Programmi cittadini Camminabilità Trasporto pubblico Facilitazioni (aree verdi) Ambiente naturale Sistema sanitario Prevenzione Cura Recupero Scuola Società sportive Piani Regionali/Stato Sistema dei trasporti Sviluppo economico Media Urbanizzazione Regole sociali e culturali Impatto sociale: Modello ecologico delle determinanti per la promozione dell’attività motoria e sportiva

Effetti di uno stile di vita fisicamente attivo su adulti: non può più essere considerata solo come un’attività del tempo libero Significativa riduzione di: Disturbi alle coronarie Elevata pressione sanguigna Infarto Sindrome metabolica Diabete tipo 2 Cancro al seno Cancro al colon Depressione, ansia Cadute Significativi risultati in termini di: Aumento stato di forma muscolare e cardiovascolare Miglioramento salute delle ossa Miglioramento stato di salute Miglioramento funzioni cognitive Fonte: I-Min Lee et al., Lancet, 2012.

Costo della sedentarietà Il costo globale della sedentarietà nel 2013 è di 67,5 miliardi di dollari. Calcolato sul 93,2% della popolazione mondiale. Diviso in: 31,2 miliardi di spesa sanitaria: 12,9 pagati dai privati (assicurazioni), 9.7 miliardi spesi dalle famiglie, 13,7 miliardi derivano dalla perdita di produttività. In Italia i costi diretti sono 906.680.000 milioni di dollari: 707.210.000 a carico del sistema sanitario, 32.267.000 dai privati, 163.202.000 sostenuti dalle famiglie. Fonte: Ding et al., Lancet, 2016.

Grazie per l’attenzione