Unical - DISPeS Economia regionale aa 2016-2017 Introduzione all’Unione Europea Giusto per iniziare Prof. Domenico Cersosimo
Stati troppo grandi e troppo piccoli “Gli Stati nazionali sono ormai troppo grandi per risolvere i piccoli problemi, ma anche troppo piccoli per risolvere quelli grandi.” Daniel Bell
1.1 L’evoluzione in sintesi: direttrici dell’integrazione Due direttrici evolutive: Approfondimento – Progressivo ampliamento del livello o dell’ambito delle competenze riservate agli organismi comunitari, in via esclusiva o concorrente rispetto agli Stati nazionali Allargamento – Progressivo aumento del numero di Paesi aderenti alla Comunità e poi all’Unione Europea Due modelli di riferimento: Integrazione – Si registra una delega di sovranità a un ordinamento sovranazionale integrato in quelli nazionali Cooperazione intergovernativa – Impegno formalizzato e di lungo periodo ad operare in modo condiviso in determinati settori per la tutela di interessi comuni
1.2 L’evoluzione in sintesi: le principali tappe evolutive 1948 firma della convenzione per la creazione dell’Organizzazione europea per la cooperazione economica (OECE) per la gestione degli aiuti del Piano Marshall (16 paesi + 2 in seguito) 1948 Unione occidentale come alleanza militare (diventa nel 1954 Unione dell’Europa Occidentale composta da 7 paesi) 1949 istituito il Consiglio d’Europa ad opera di 10 paesi (aumentati progressivamente fino a 46) per la cooperazione su temi di interesse comune, in particolare diritti civili 1950 dichiarazione di Schuman che esprime la volontà di un’Europa Unita e che porterà all’istituzione della CECA 1951 I 6 stati fondatori firmano il Trattato di Parigi, che istituisce uffialmente la CECA 1952 entra in vigore la Comunità europea del carbone e dell’acciaio (CECA) a carattere sovranazionale tra 6 paesi 1957 I Trattati di Roma istituiscono la CEE 1958 nascono la Comunità economica europea (CEE) e l’Euratom in attuazione dei Trattati di Roma
1.2 L’evoluzione in sintesi: le principali tappe evolutive 1968 entra in vigore l’unione doganale 1973 aderiscono alla CEE Regno Unito, Irlanda, Danimarca 1978 creato il Sistema monetario europeo (SME) 1979 Prime elezioni del Parlamento Europeo a suffragio universale 1981 aderisce alla CEE la Grecia 1986 aderiscono alla CEE Portogallo e Spagna 1987 entra in vigore l’Atto unico europeo e la Comunità Europea 1990 L’unificazione tedesca comporta l’adesione automatica alla CEE della ex Repubblica Democratica Tedesca 1992 i 12 stati CEE firmano il Trattato di Maastricht, che istituisce l’Unione Europea 1993 entra in vigore il Trattato di Maastricht 1995 aderiscono all’UE Austria, Finlandia e Svezia
1.2 L’evoluzione in sintesi: le principali tappe evolutive 1997 firma del Trattato di Amsterdam 1999 avvio della terza fase della UEM ed entra in vigore l’Euro come moneta scritturale 2001 firma del Trattato di Nizza 2002 introduzione dell’Euro come moneta corrente di 12 paesi 2002 si insedia la Convenzione sul futuro dell’Europa per la stesura di una Costituzione europea 2003 la Grecia adotta l’euro 2004 aderiscono all’UE Cipro, Estonia, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Slovenia e Ungheria (UE a 25) 2004 firma a Roma del Trattato che adotta una Costituzione Europea, successivamente respinta da Francia e Olanda
1.2 L’evoluzione in sintesi: le principali tappe evolutive 2007 Aderiscono all’EU Bulgaria e Romania (UE a 27); la Slovenia adotta l’Euro; firma a Lisbona del Trattato di riforma che sostituisce la Costituzione, successivamente respinto dall’Irlanda 2008 Cipro e Malta adottano l’Euro (15 paesi) 2008 La Slovacchia adotta l’Euro (16 paesi) 2009 Il Trattato di Lisbona entra in vigore dopo un nuovo referendum favorevole in Irlanda 2011 l’Estonia adotterà l’Euro (17 paesi) 2013 Aderisce all’UE la Croazia (UE a 28) 2016 Brexit (UE a 27)
1952: Belgio, Francia, Germania, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi 1973: Danimarca, Irlanda, Regno Unito 1981: Grecia 1986: Spagna, Portogallo 1995: Austria, Finlandia, Svezia (EU a 15) 2004: Cipro, Estonia, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Slovenia, Ungheria (UE a 25) 2007: Bulgaria, Romania (EU a 27) 2007: Croazia (EU a 28) 2016: Brexit (EU a 27)
Stati candidati all’adesione: Croazia, Islanda, Macedonia, Turchia Stati potenziali candidati: Montenegro, Serbia, Bosnia-Ergegovina, Albania, Kosovo Altri stati europei: Bielorussia, Moldavia, Norvegia, Russia, Svizzera, Ucrania
2.1 La fondazione: fra federalismo e funzionalismo (anni 50) Si scontrano nell’immediato dopoguerra due orientamenti: Un orientamento federalista di chi vorrebbe da subito costruire una Europa federale economica e politica sulla base di un progetto compiuto Un orientamento funzionalista che punta a costruire un ordine istituzionale sovranazionale attraverso un processo graduale, di integrazione, area per area, a partire dall’unificazione dei mercati
2.1 La fondazione: fra federalismo e funzionalismo (anni 50) Prevale l’approccio funzionalista: non si cerca di imporre da subito il federalismo ma si persegue un allargamento progressivo settore per settore: dichiarazione di Schuman (1950) e Creazione della Comunità del carbone e dell’acciaio a 6 (1952)
2.1 La fondazione: le istituzioni della CEE COMMISSIONE CONSIGLIO ASSEMBLEA (DIVENTA PARLAMENTO SOLO NEL 1962) CORTE DI GIUSTIZIA COMITATO ECONOMICO E SOCIALE
2.7 Gli anni 2000: l’allargamento L’Europa passa da 15 stati membri a 27. Entrano nel 2004: Cipro, Malta, Estonia, Lettonia, Lituania, Slovenia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria e Polonia. Entrano nel 2007 Bulgaria e Romania I candidati sono Croazia, Turchia e Macedonia
2.7 Gli anni 2000: l’allargamento La popolazione dell’Unione aumenta del 29% La superficie dell’Unione aumenta del 34% Il Pil dell’Unione aumenta del 9% Il Pil pro-capite diminuisce del 16%
2.7 Gli anni 2000: la moneta unica Introduzione dell’Euro nel 2002 in 12 paesi (diventati 15 con Cipro, Malta e Slovenia, e16 con la Slovacchia; diventeranno 17 con l’Estonia) I nuovi Stati membri dovranno adottare l’euro quando avranno raggiunto i requisiti Gran Bretagna, Danimarca e Svezia non hanno adottato l’euro.
2.7 Gli anni 2000: il Trattato di riforma Le competenze dell’Unione sono raggruppate in 3 categorie: Competenze esclusive: unione doganale, regole della concorrenza, politica monetaria paesi euro, risorse biologiche del mare, politica commerciale Competenze concorrenti: mercato interno, alcune politiche sociali, coesione, agricoltura, pesca, ambiente, protezione consumatori, trasporti, reti trans-europee, energia, spazio libertà sicurezza e giustizia, sanità pubblica, ricerca Competenza per sostenere, coordinare o completare l’azione degli Stati: salute, industria, cultura, turismo, istruzione, gioventù, sport, formazione professionale, protezione civile, cooperazione amministrativa
4.1 Gli stadi di integrazione fra Stati GRADI DI INTEGRAZIONE DELLE POLITICHE Integrazione politica estera e affari interni; cittadinanza comune 200? Moneta unica e politica monetaria sovranazionale 2002 Integrazione negativa e positiva delle politiche Oggi aderiscono a pieno titolo solo 16 dei 27 Paesi dell’UE Libertà circolazione lavoratori, merci, servizi e capitali 1992 Il mercato unico è un obiettivo ancora non pienamente raggiunto Liberalizzazione merci in libera pratica e frontiera unica. 1968 Eliminazione dazi e restrizioni commerciali 1960 AREA LIBERO SCAMBIO UNIONE DOGANALE MERCATO UNICO UEM UNIONE POLITICA
5.1 L’assetto istituzionale dell’UE Denominazione Composizione Consiglio Europeo Capi di Stato e di governo e Presidente della Commissione assistiti dai Ministri degli Esteri e da un membro della Commissione Consiglio dei ministri 27 membri, con presidenza semestrale a turno Commissione 27 membri, uno per Stato, nominati per 5 anni dai governi nazionali e approvati dal Parlamento europeo Parlamento europeo 732 membri eletti a suffragio universale per 5 anni Corte di giustizia 25 giudici e 8 avvocati generali nominati dai governi per 6 anni con ricambio parziale triennale Corte dei conti 27 membri nominati dal Consiglio per 6 anni Banca centrale europea Istituzione indipendente con personalità giuridica. Consiglio direttivo= Comitato esecutivo di 6 membri + presidenti delle banche centrali dei Paesi euro Comitato economico e sociale; Comitato delle regioni 317 membri ciascuno nominati dal Consiglio per 4 anni
8.4 Gli atti giuridici dell’UE: il principio di sussidiarietà Il principio di sussidiarietà è volto a garantire che le decisioni siano adottate dal livello più vicino possibile al cittadino. E’ un criterio per ripartire le funzioni fra diversi livelli di governo ma non implica necessariamente il decentramento In base all’art. 5 (3b) del TUE la Comunità agisce nei limiti delle competenze che le sono conferite e degli obiettivi che le sono assegnati dai trattati nei settori che non sono di sua esclusiva competenza la Comunità interviene soltanto se e nella misura in cui gli obiettivi dell'azione prevista non possono essere sufficientemente realizzati dagli Stati membri (principio di proporzionalità) e possono dunque, a motivo delle dimensioni o degli effetti dell’azione in questione essere realizzati meglio a livello comunitario l'azione della Comunità non va al di là di quanto necessario per il raggiungimento degli obiettivi del presente trattato (principio di necessità)
8.5 Gli atti giuridici dell’UE: il metodo aperto del coordinamento Una forma di governance basata sulla soft law ( orientamenti, linee guida..) cooperazione fra diversi livelli istituzionali peer review benchmarking apprendimento continuo e reciproco Perché si adotta? La sua adozione consente all’Unione Europea di intervenire dove non ha precise competenze senza che gli Stati nazionali deleghino sovranità dove si formano dei blocchi nei processi decisionali europei con maggiore efficienza in un sistema di governance multilivello