DIDATTICA PER CONCETTI

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Transcript della presentazione:

DIDATTICA PER CONCETTI

LA SVOLTA EPISTEMOCENTRICA La crisi dell’Attivismo pedagogico (Il Convegno di Woods Hole) ‘Dopo Dewey’: i nuovi compiti della scuola Lo strutturalismo didattico

La scuola ha il compito di trasmettere la cultura di una comunità, ma non è sufficiente replicare una cultura, bisogna innovarla. La scuola è luogo di vita, ma è anche luogo ‘artificiale,che ha il compito di provocare un ‘distanziamento’, di favorire la riflessività e la criticità. E’ importante l’esplorazione diretta della realtà, Ma non è sufficiente. Bisogna farlo utilizzando ‘selettori’ culturali (problemi e discipline) ‘Se faccio, capisco’ è un buon motto. Ma gli strumenti fare, nella scuola, sono culturali, ‘inventati’, frutto della ricerca umana. Sono le discipline.

SINTASSI DISCIPLINA OGGETTO FORMALE SOSTANZA

Dalle nozioni ai concetti Nozioni (un po’ di tutto, disordinatamente) Informazioni (nozioni selezionate, focalizzate su aspetti specifici, su un oggetto di studio) Concetti (organizzazione di informazioni, che ricevono un senso più generale) Reti di concetti (organizzazione di concetti tra loro in relazione, che fornisce un sistema di comprensione più complesso Teorie, Leggi … (modelli di spiegazione di carattere generale) ITALO FIORIN LUMSA ROMA 5

LEZIONE PATTO DIDATTICO TRADIZIONALE: PARTECIPATA: DIDATTICA ALUNNO GRUPPO DI LAVORO: Antonella Vulpiani Valentina Ruberto Alessia Colasanti Sr Marivic Buen Rachele Diaco Clarice Centra Gioia Milana ALUNNO INSEGNANTE PATTO DIDATTICO LEZIONE TRADIZIONALE: PARTECIPATA: → FRONTALE → DEDUTTIVA PRO: metodo “economico attiva alcune competenze” sistematico e chiaro programma ordinato CONTRO: passività alunni distanza tra insegnante e alunno conformismo mancanza di rielaborazione → INDUTTIVA → PER PROBLEMI

Il problema: I nostri alunni dimenticano I nostri alunni generalmente tendono ad apprendere in modo meccanico sforzandosi, a volte anche con l'aiuto degli insegnanti, di memorizzare definizioni di concetti e informazioni desunte dai libri di testo. Ciò che imparano serve solo a superare un’interrogazione, ad ottenere un bel voto. Ma, raggiunto l’obiettivo, dimenticano perché ciò che hanno imparato non faceva parte dei loro interessi. In questo modo la scuola diventa una ‘scuola inutile’. 7

Le mappe: cosa sono? Una mappa è la rappresentazione grafica e simbolica di concetti, ricordi, eventi, teorie ed immagini. Il suo scopo è quello di ridurre la complessità delle informazioni che diventano visibili a colpo d’occhio. Le mappe, già da molto tempo utilizzate nella scuola, sono molto presenti nei libri di testo con diverse funzioni, prima tra tutte quella riassuntiva di un capitolo o di un’unità di apprendimento. Sono spesso presenti anche come esercitazioni. 8

MAPPA CONCETTUALE SERVE PER RAPPRESENTARE CONTENUTI, IN ANALOGIA CON LA MAPPA CARTOGRAFICA SI CONFIGURA COME UNA “CARTA GEOGRAFICA MENTALE” 9

CONFIGURAZIONE GERARCHICA LE CONOSCENZE NON HANNO TUTTE LO STESSO VALORE SONO A LIVELLI DIVERSI 10

CONFIGURAZIONE GERARCHICA SOVRAORDINATO 1° Livello BASIC 1°Livello BASIC 2° Livello sottordinato 2° Livello sottordinato 2° Livello sottordinato 2° Livello sottordinato 3 3 3 3 3 3 3 3 11

gerarchico-verticale La struttura gerarchico-verticale 12

La struttura gerarchico - verticale molto adatta per rappresentare contenuti di tipo inclusivo Concetto chiave 13

AUTOMOBILI BICICLETTE LIVELLI DI CONOSCENZE VEICOLI AUTOMOBILI BICICLETTE Berlina Fuoristrada corsa mountain bike 14

Un esempio di mappa a struttura gerarchico-verticale elaborata dal testo di Religione ‘credenti in dialogo ’ ( Troìa -Vetturini) Atlante dei credenti pagg 40-44 La Bibbia cristiana Antico Testamento Nuovo Testamento Torah (Pentateuco) libri apocalisse (e)vangeli 5.deuteronomio atti lettere 1. genesi 4. numeri 1. storici 3.profetici 4. Giovanni 1.Matteo 2. esodo 3. levitico 2. sapienziali 2.Marco 3.Luca 15

La struttura gerarchico-radiale 16

La struttura gerarchico-radiale. molto adatta per le mappe mentali, e per il brain storming Concetto chiave 17

I personaggi intorno a Gesù Un esempio di mappa a struttura radiale nel testo di Religione ‘credenti in dialogo ’ i suoi compagni di giochi i bambini di Nazareth quelli che lo ascoltavano farisei, sadducei, scribi i malati i discepoli i suoi genitori zia Elisabetta e zio Zaccaria suo cugino Giovanni Battista la sua famiglia I personaggi intorno a Gesù i suoi amici Lazzaro gli apostoli Vol 1 pag 99 18

Un esempio di mappa concettuale ad albero ricavato dal testo di J. D Un esempio di mappa concettuale ad albero ricavato dal testo di J. D. Novak, D. B. Gowin, Imparando ad imparare, Torino, SEI Editore, 1995 Viene rispettato l’ordine gerarchico dei concetti e il link può essere indicato semplicemente da un segmento o una spezzata mentre, se è necessario tracciare un collegamento trasversale o dal basso verso l'alto, (in senso antigerarchico) allora è opportuno esplicitare la direzione con una freccia. 19

Un altro esempio, meno gerarchico Nella struttura ad albero si nota una evidente gerarchizzazione mentre nella struttura a ciclo la gerarchia dei concetti va naturalmente in crisi. Tra due concetti possono sempre esistere differenti collegamenti: si sceglie quello che evidenzia meglio l'aspetto logico che si vuole illustrare e l'impostazione didattica dell'argomento.     20

DIDATTICA PER CONCETTI Mappa concettuale Conversazione clinica Matrice cognitiva Compito di apprendimento Rete concettuale Blocchi (I-II-III ecc.) Valutazione finale

Concetto di tempo storico contemporaneità interazione sincronia Concetto di tempo storico successione ciclica durata lineare lunga breve media lunghissima 22

LA CIVILTA’ DEI FENICI ECONOMIA AMBIENTE P. MONTANO P. MARINO COMMERCIO ARTIGIANATO Legno, minerali, gioielli, stoffe, vetro … Imbarcazioni, armi, vetro, tinture, gioielli …… ……

ITALO FIORIN LUMSA ROMA matrice cognitiva adesso dopo prima TEMPO ieri Una volta oggi Tanto tempo fa domani ITALO FIORIN LUMSA ROMA 24

Un confronto dal sito www.pavonerisorse.to.it. Mappa elaborata da Marco Guastavigna che cura il settore ‘Tecnologie dell'informazione e della comunicazione’ 25

ITALO FIORIN LUMSA ROMA MEDIATORI ATTIVI ICONICI ANALOGICI SIMBOLICI Osservazioni spontanee Disegno spontaneo Drammatizzazioni, role play Discussione finalizzata Esplorazioni secondo piani di osservazione Disegno secondo un piano Giochi di simulazione Narrazione Ricostruzioni di una esperienza Codificazione grafico figurativa di eventi a partire da linguaggi verbali e non Esecuzione di copioni (canovaccio) Definizione di concetti Esperimenti Schematizzazioni di concetti, mappe Analisi di un gioco per identificare le regole Riflessione sul linguaggio Esercitazioni Schematizzazione di esperienze Simulazioni per controllare conoscenze Applicazione e controllo di regole ITALO FIORIN LUMSA ROMA 26

MAPPA: VANTAGGI EVIDENZIA LA STRUTTURA LOGICA DI UN ARGOMENTO VISIONE IMMEDIATA DELLE PAROLE – CHIAVE DA’ FORMA ALLE CONOSCENZE FACILITA L’ESPRESSIONE VERBALE 27