Anticorruzione.

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Transcript della presentazione:

Anticorruzione

IL SISTEMA NORMATIVO

L 190 del 2012* Numerose raccomandazioni del Consiglio d’Europa, Disciplina organica per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità della Pubblica amministrazione. * La l. 190/2012 è stata da ultimo modificata dal D.lgs n. 97/2016 «Revisione e semplificazione delle disposizioni in materia di prevenzione della corruzione, pubblicità e trasparenza, correttivo della legge 6 novembre 2012, n. 190 e del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, ai sensi dell'articolo 7 della legge 7 agosto 2015, n. 124, in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche. (GU n. 132 del 8-6-2016 ) »;

La legge si articola in tre macrogruppi di disposizioni a) norme che pongono in essere il Sistema nazionale e territoriale anticorruzione; b) DELEGA sulla trasparenza dell’attività amministrativa; c) DELEGHE in materia di inconferibilità ineleggibilità c) norme di modifica del codice penale relative ai delitti contro la Pubblica amministrazione.

Principali decreti legislativi emanati sulla base delle deleghe contenute nella legge 190/2012 Norme in materia di trasparenza amministrativa (d.lgs. 14 marzo 2013, n. 33, v. in part. Art. 5 su accesso civico) Nuovi strumenti di garanzia per l’imparzialità delle PA: incandidabilità/inconferibilità degli incarichi (d.lgs. 8 aprile 2013, n. 39) Incandidabilità agli organi rappresentativi e il divieto di ricoprire cariche elettive e di Governo (d.lgs. 31 dicembre 2012 n. 235)

Il sistema organizzativo nazionale e territoriale

centri di responsabilità nazionale del Sistema. A livello centrale 1. Dipartimento della Funzione pubblica 2. ANAC Autorità Nazionale Anticorruzione (prima ANAV Autorità Nazionale per la Valutazione e la Trasparenza delle Amministrazioni Pubbliche prima ancora Civit) A livello locale Tutte le amministrazioni devono nominare un Responsabile della Prevenzione della Corruzione (RPC)

1. Dipartimento della funzione pubblica funzione di coordinamento dell'attuazione delle strategie di prevenzione e contrasto della corruzione e dell'illegalità nella Pubblica amministrazione iniziativa nella promozione e definizione delle norme e metodologie anticorruzione di generale applicazione in linea con gli indirizzi, programmi e progetti internazionali. il compito della predisposizione del Piano nazionale anticorruzione che deve essere impostato in modo da consentire lo svolgimento del ruolo di coordinamento nazionale del Dipartimento

definisce i modelli standard delle informazioni e dei dati che la legge prevede; tutto ciò secondo modelli che consentano la loro gestione e analisi informatizzata. per le amministrazioni statali, definisce i criteri di rotazione dei dirigenti dei settori particolarmente esposti alla corruzione.

2. ANAC Delibere, pareri e richieste Rapporti Internazionali Responsabili della prevenzione “Linee di indirizzo” per la predisposizione del Piano Nazionale Anticorruzione Piano nazionale anticorruzione Piani di prevenzione della corruzione Codici di comportamento

Rapporti internazionali A seguito dell’entrata in vigore della Legge anticorruzione, L. n. 190/2012, che attribuisce all’A.N.AC., quale Autorità nazionale anticorruzione, il compito, tra le altre funzioni, di “collaborare con i paritetici organismi stranieri, con le organizzazioni regionali ed internazionali competenti” (art. 1, co. 2), l’Autorità, ha preso parte ad una serie di attività sia a livello nazionale che internazionale.

3. Responsabili per la prevenzione Il nominativo del Responsabile della prevenzione della corruzione è pubblicato comunicato all’ANAC   è possibile effettuare la ricerca dei nominativi dei Responsabili della prevenzione della corruzione di tutte le amministrazioni attraverso il motore di ricerca disponibile nel sito ANAC 

Compiti del RPC propone l’adozione del piano triennale della prevenzione della corruzione e i suoi aggiornamenti definisce, nell’ambito del programma formativo annuale, procedure appropriate per selezionare e formare i dipendenti destinati ad operare in settori particolarmente esposti alla corruzione verifica l’attuazione del piano e la sua idoneità, con specifico riferimento alle eventuali proposte formulate dai dirigenti in ordine alle attività e ai procedimenti esposti a maggior rischio di corruzione segnala l’esigenza di provvedere alla rotazione degli incarichi negli uffici preposti allo svolgimento delle attività nel cui ambito è più elevato il rischio che siano commessi reati di corruzione presenta una relazione annuale sui risultati dell’attività svolta e ne assicura la pubblicazione sul sito internet dell’ente Regione riferisce sull’attività svolta, ogni qualvolta sia necessario

PIANI ANTICORRUZIONE

Il sistema dei piani anticorruzione: 2LIVELLI LINEE GUIDA PIANO NAZIONALE ANTICORRUZIONE (PNA) PIANO ANTICORRUZIONE DELLE SINGOLE AMMINISTRAZIONI (piano triennale della prevenzione della corruzione PTPC)

A MONTE: Linee guida per il PNA Linee di indirizzo del Comitato interministeriale (d.p.c.m. 16 gennaio 2013) per la predisposizione, da parte del Dipartimento della funzione pubblica, del Piano Nazionale Anticorruzione di cui alla legge 6 novembre 2012, n. 190

PNA Approvato nel 2013 dalla CIVIT (ora ANAC) Attualmente il PNA vigente è il PNA 2016 - Delibera n. 831 del 3 agosto 2016 Sul sito web del’ANAC http://www.anticorruzione.it/portal/rest/jcr/repository/collaboration/ Digital%20Assets/anacdocs/Attivita/Atti/determinazioni/2016/831/del. 831.2016det.PNA.pdf

PNA Metodo di adozione del PNA Consultazione 3. Struttura 3 sezioni obiettivi strategia di prevenzione a livello decentrato; direttive per le pa informazioni

Definizione di corruzione accezione ampia. Comprensivo delle varie situazioni in cui, nel corso dell’attività amministrativa, si riscontri l’abuso da parte di un soggetto del potere a lui affidato al fine di ottenere vantaggi privati. Questo dipende dal contesto di riferimento

Destinatari Pubbliche amministrazioni Enti pubblici economici, ordini professionali, società in controllo pubblico altri enti di diritto privato assimilati

Obiettivi ridurre le opportunità che si manifestino casi di corruzione; aumentare la capacità di scoprire casi di corruzione; creare un contesto sfavorevole alla corruzione.

Molti strumenti e misure adozione dei P.T.P.C. (piani delle singole amministrazioni) adempimenti di trasparenza codici di comportamento rotazione del personale obbligo di astensione in caso di conflitto di interesse disciplina specifica in materia di svolgimento di incarichi d’ufficio - attività ed incarichi extra-istituzionali disciplina specifica in materia di conferimento di incarichi dirigenziali in caso di particolari attività o incarichi precedenti (pantouflage – revolving doors)

incompatibilità specifiche per posizioni dirigenziali disciplina specifica in materia di formazione di commissioni, assegnazioni agli uffici, conferimento di incarichi dirigenziali in caso di condanna penale per delitti contro la pubblica amministrazione disciplina specifica in materia di attività successiva alla cessazione del rapporto di lavoro (pantouflage – revolving doors) disciplina specifica in materia di tutela del dipendente che effettua segnalazioni di illecito (c.d. whistleblower) formazione in materia di etica, integrità ed altre tematiche attinenti alla prevenzione della corruzione.

Per definire le misure appropriate 1. MAPPATURA IL RISCHIO DI CORRUZIONE PER AREE e per TIPOLOGIE DI AMMINISTRAZIONE ai sensi del PNA sono in ogni caso considerate a rischio di corruzione le aree: autorizzazioni e concessioni; scelta del contraente per l’affidamento di lavori, forniture e servizi; concessioni ed erogazioni di sovvenzioni, contributi, sussidi, ausili finanziari, nonché attribuzione di vantaggi economici di qualunque genere a persone ed enti pubblici e privati; concorsi e prove selettive per l’assunzione di personale e progressioni di carriera di cui all’articolo 24 del decreto legislativo 150/2009

L’individuazione di ulteriori aree di rischio è effettuata nei PTPC (piani triennali per la corruzione adottati dalle singole pa) 1) Si tratta della individuazione concreta delle attività che quella particolare amministrazione svolge (anche alla luce delle delibere interne). 2) Individuate tali attività occorre evidenziare i rischi di abuso.

Indicatori per la valutazione del rischio : discrezionalità amministrativa riconosciuta al responsabile della struttura competente stima della probabilità della realizzazione dell’evento corruttivo, in relazione ai controlli attivati e alla loro efficacia rilevanza esterna del procedimento, in relazione agli aspetti economici e di intervento su interessi collettivi e diffusi in materia ambientale complessità del procedimento, in rapporto al numero di amministrazioni interessate ed agli oneri di produzione di documenti richiesti agli utenti

3) Individuati i rischi di abuso occorre poi indicare le possibili misure per limitarli Ad esempio pensando alla docenza universitaria: 1) attività = esame 2) rischi = favoritismi o sfavoritismi 3) misure = per esempio estrazione a sorte delle domande

Misure obbligatorie 1. Obblighi di pubblicità e di trasparenza 2. Assenza di cause di inconferibilità e incompatibilità 3. Assenza di cause di conflitto di interessi 4. Diritto/dovere del dipendente di segnalare illeciti 5. Obbligo, in certi casi, di rotazione del personale 6. Monitoraggio sul rispetto dei termini procedimentali 7. Obbligo di gestione delle presenze del personale 8. Obbligo di formazione dei dipendenti in materia di anticorruzione

Misure ulteriori inseribili nei PTPC 1) definizione di criteri per l’erogazione di contributi, sussidi, ausili finanziari, nonché attribuzione di vantaggi economici di qualunque genere a persone ed enti pubblici e privati + modulistica unificata per la richiesta e la rendicontazione di contributi, vantaggi economici e patrocini 2) Creazione di anagrafica per tutte le associazioni che richiedono contributi e collegamento tra albo delle associazioni e attività erogativa dell’ente 3) Obbligo per gli operatori economici che partecipano a gare di dichiarare eventuali finanziamenti concessi nell'anno precedente a partiti, esponenti politici, fondazioni, associazioni collegati a partiti 4) Rotazione dei componenti delle commissioni di gara per tutte le procedure diverse da quelle aperte. 5) Nulla osta via e-mail al Responsabile prevenzione nei procedimenti esposti a rischio corruzione. Ad esempio nelle procedure negoziate senza bando

6. Disapplicazione delle norme regolamentari illegittime in caso di mancato adeguamento dei regolamenti 7. Versare, almeno una volta l’anno, i documenti in un apposito archivio di deposito mediante apposito verbale 8. Nessun contributo di natura socio economica può venire erogato in difetto della preventiva predeterminazione dei criteri oggettivi.

sezione «Amministrazione trasparente» Tutti i documenti, le informazioni rilevanti in materia di anticorruzione sono pubblicati nella sezione «Amministrazione trasparente» del sito web istituzionale dell’amministrazione