La crisi del 1929.

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Transcript della presentazione:

La crisi del 1929

John Maynard Keynes (1883-1946) Laureato a Cambridge, lavora presso il Dipartimento che supervisione l’economia e le finanze dell’India, diventa professore di economia a Cambridge Nel corso della prima guerra mondiale, fa parte dello staff del ministero del Tesoro e della delegazione britannica alla conferenza di Versailles. Contrario alle condizioni della pace, si dimette dal Tesoro e lascia la conferenza 1919: Le conseguenze economiche della pace

Nel dopoguerra, nuova carriera di finanziere e di giornalista economico 1930: Il Trattato della moneta 1936: Teoria generale dell’occupazione, dell’interesse e della moneta teoria economica innovativa + progetto di riforma sociale del capitalismo [risposta alla crisi del 1929] dal 1937, soffre di un attacco cardiaco e si ritira sostanzialmente dal campo della teorizzazione economica

Keynes contrario al rientro nel sistema del gold standard, il sistema monetario vigente fino al 1914 in molte nazioni e abbandonato nel corso del conflitto. Nonostante la sua battaglia, Winston Churchill rientrerà nel gs nell’aprile del 1925, ristabilendo la parità aurea prebellica e sopravvalutando dunque di molto la sterlina

gold standard: il valore delle unità monetarie corrisponde a un determinato peso in oro e le banche centrali hanno l’obbligo di convertire in oro tutte le banconote che vengano loro presentate a questo scopo. L’oro poteva inoltre essere liberamente esportato e importato stabilità dei cambi tra le monete – favorito il commercio internazionale

Keynes: contro il gs, orientamento economico fondato su una direzione del sistema monetario che consenta di mantenere stabili i prezzi interni (di limitarne, dunque, le fluttuazioni) uso consapevole della politica monetaria al fine di stabilizzare l’economia

Grande depressione Una delle ipotesi storiografiche > l’origine è da ricercarsi nelle distruzioni causate dalla prima guerra mondiale; l’impulso corrisponde al crollo dell’ordine economico precedente allo scoppio del conflitto mondiale; il meccanismo propagatore è il gold standard

24 ottobre 1929: giovedì nero alla Borsa di Wall Street, Manhattan Quasi 13 milioni di azioni vengono scambiate a prezzi più che dimezzati; in un mese i titoli perdono il 40% del proprio valore, intere ricchezze si volatilizzano in pochi minuti, migliaia di cittadini si ritrovano improvvisamente in rovina

Negli USA, l’apice della crisi viene raggiunto nel 1933 - il 25% della forza lavoro (15 milioni di persone) si ritrova disoccupato; - la produzione si riduce di quasi il 50% rispetto al 1929; - gli investimenti passano da un miliardo di dollari a 74 milioni (contrazione); - i prezzi scendono del 25%; - cinquemila banche falliscono e dieci milioni di ipoteche compromettono il settore agricolo

Gli effetti della crisi americana si ripercuotono su un’Europa ancora fortemente scossa dalla crisi postbellica L’anno chiave, per la crisi europea, è il 1929; il paese chiave, la Germania (legata ai prestiti americani seguiti alla crisi della Ruhr; la produzione crolla del 58% mentre la disoccupazione colpisce milioni di persone), anche se la caratteristica principale della crisi del 1929 è la sua rapida propagazione internazionale > tutti i paesi adottano dazi protezionistici; si creano blocchi commerciali basati sulle maggiori valute

Le risposte: USA Il presidente repubblicano Hoover (1929/1933) segue la tradizione: si astiene dall’intervenire confidando nella previsione degli economisti che la crisi si sarebbe risolta da sola [l’opinione corrente era che la crisi dipendesse dagli eccessi speculativi dei precedenti boom e che avesse una funzione ‘terapeutica’, ridimensionando i valori di borsa non proporzionati alla realtà e riducendo prezzi e salari > crisi come correttivo agli investimenti che mancavano di solide basi]

Nel 1933 gli succede il democratico Franklin Delano Roosevelt Nel 1933 gli succede il democratico Franklin Delano Roosevelt. Cambia politica e vara un programma ‘keynesiano’ di svalutazione monetario e di massiccio intervento statale nell’economia New Deal abbandono del gold standard; impiego di milioni di persone nella costruzione di opere pubbliche e di riforestazione; programmi di sicurezza sociale; sussidi federali all’agricoltura; riforma del comparto bancario; leggi per favorire l’organizzazione statale e la contrattazione collettiva

Il New Deal rappresenta un rimedio alla fase più acuta della crisi, ma non al suo ripresentarsi (1937/38 a causa, sembra, di una contrazione della spesa pubblica) Nel 1934 Keynes incontra Roosevelt > tentativo di trovare una strada per assorbire la disoccupazione alternativa a quelle sperimentate nella Russia bolscevica e nella Germania nazista; una strada capace di salvaguardare le libertà politiche e civili

Cleveland City Hall, Alla ricerca di lavoro durante la Grande Depressione

New York, 1930 ca. In fila per un pasto gratis

Dorothea Lange Migrant mother , 1936

Unemployement Relief Camps (British Columbia e Canada)

Hooverville, ca. 1935