Cap 3 Benefici di un’UM Microeconomici (a differenza dei costi, che hanno natura macroeconomico); derivano cioè da guadagni di efficienza: Minori costi.

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Transcript della presentazione:

Cap 3 Benefici di un’UM Microeconomici (a differenza dei costi, che hanno natura macroeconomico); derivano cioè da guadagni di efficienza: Minori costi di transazione Maggiore trasparenza dei prezzi Minore incertezza Signoraggio Questi fattori portano a un maggiore tasso di crescita?

Riduzione dei costi nell’ordine dello 0. 25 - 0 Riduzione dei costi nell’ordine dello 0.25 - 0.5% of GDP (European Commission) Integrazione del sistema dei pagamenti (TARGET payment system; Single Euro Payments Area (SEPA):January 2008 the launch of the SEPA Credit Transfer (STC)

Target 2 Trans-european Automated Real-time Gross settlement Express Transfer (Trasferimento automatizzato in tempo reale dei pagamenti lordi) Regolamento in tempo reale. sistema di regolamento lordo. Le banche che inviano un pagamento devono offrire anche la relativa garanzia. elimina il rischio che l’inadempienza di una banca scateni un effetto di domino sulle altre banche coinvolte nella catena dei pagamenti Squilibri nelle posizioni di credito e debito nelle crisi

Trasparenza dei prezzi  uniformità maggiore? No, permangono grandi differenze: differenziazione del prodotto e “concorrenza monopolistica” La figura mostra il prezzo medio per un paniere di prodotti della stessa marca nei paesi dell’ez Il P medio è un indice relativo alla media dell’ez Differenze del 50% fra più caro e meno caro

L’Eurozone non ha aumentato la convergenza dei prezzi Figure 3.2  Evolution of price dispersion in the Eurozone, 1990– 2005 Non c’è evidenza di convergenza dei prezzi L’Euro può agire indirettamente nell’indurre una maggiore integrazione in particolari settori, e.g. banking, insurance Source:Wolszczak-Derlacz (2006)

Minor rischio di cambio L’Euro elimina il rischio di cambio: Questo aumenta il benessere e riduce il rischio sistemico? Le imprese generalmente sono avverse al rischio. Le variazioni del cambio possono creare opportunità (vedi pp. 83-4), ma possono implicare anche costi (gli esportatori acquistano imputs). In cambi flessibili, forti oscillazioni dei cambi possono essere dirompenti E sono una delle ragioni alla base della convinzione di passare a una moneta unica

Two bubbles and two crashes Figure 3.4 Bubbles and crashes in foreign exchange markets: two examples.

Crescita economica Argomento di «One market, one money»: L’UM riduce il rischio di cambio e consente una riduzione del tasso di interesse (che è comprensivo del premio per il rischio) Aumenta l’investimento (e il rapporto K/L e la produttività del L, mentre si riduce la produttività del K) e aumenta temporaneamente anche il tasso di crescita dell’economia Se la maggior dotazione di K aumenta la produttività del K per lavoratore (economie di scala dinamiche) aumenta permanentemente il tasso di crescita) [Vedere sezione 3.4 su «crescita» con funzione di produzione]

Monetary Union and economic growth Figure 3.5: Neo-classical growth model y r f(k) A r k

Potential growth effects of monetary union MU eliminates exchange risk and may reduce systemic risk. If so, real interest rate declines rr-line becomes flatter (r’r’) Economy moves from A to B Per capita income increases because of capital accumulation Economic growth increases during transition from A to B Figure 3.6 The effect of lower risk in the neoclassical growth model y r r’ B f(k) A r’ r k

Endogenous growth and monetary union Figure 3.7 Endogenous growth in the ‘new’ growth model Capital accumulation can lead to dynamic effects leading to technological innovations. Production function f(k) then shifts outwards raising economic growth y C f’(k) B f(k) A k

How much of this growth promise has come through? Figure 3.8: Average real growth of GDP in a number of countries Not much. This confirms that in the long run money and monetary institutions do not matter for real things such as economic growth. Source:: OECD Dataset--Economics Outlook.

Come è andata nella realtà?

Ragioni della mancata crescita La riduzione del rischio di cambio non ha comportato una riduzione dei tassi di interesse reali (tranne nei paesi in boom: Spagna, Grecia, Irlanda, Portogallo): politica monetaria troppo restrittiva per l’area nel complesso? La riduzione del rischio di cambio non ha ridotto il rischio sistemico. Il rischio è stato spostato altrove? (debiti sovrani? Rischio sistemico) Dopo l’inizio della crisi, politiche di austerità [in generale, si dimentica la politica del paese «centro» e l’interdipendenza fra economie con diversi livelli di sviluppo: Inoltre, investimenti non sono funzione del i]

Altri effetti Aumento del commercio? Sovrastimato negli studi iniziali Signoraggio connesso al ruolo internazionale di una valuta (es. $): tenuto sia come moneta, sia come riserve in titoli pubblici in $ (exorbitant privilege di De Gaulle). Relativamente piccoli: 0,5% del GDP nel caso degli USA Ruolo di una valuta internazionale (£ e city)

Conclusioni Vantaggi maggiori con la crescita dell’apertura agli scambi (maggiore incidenza dei costi di transazione) [ma distribuiti in modo diseguale: imprese/paesi più forti possono avvantaggiarsene a scapito dei più deboli] Riduce l’incertezza connessa a variazioni del cambio (ma crea costi di aggiustamento agli shock, visti nella prima parte) Box 3.2 può essere omesso

Fixing exchange rate and systemic risks Figure 3.9 Shocks in the IS curve r LM Shocks in IS-curve: monetary union increases variability of output F rf ISU IS ISL yL y’L y’U yU y

Monetary union reduces variability of output Figure 3.10 Shocks in the LM curve LML r LM Shocks in LM-curve Monetary union reduces variability of output LMU G rf ISU IS ISL yL y yU y