Servizio di tele-riabilitazione

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Transcript della presentazione:

Servizio di tele-riabilitazione Esercizi al computer svolti a casa ma monitorati da clinici esperti e adattati on-line Bassi costi Facili da usare Intensivi Auto-adattivi  per allenare (favorire l’attività spontanea) Home-based software facilitating reading by intensive and auto-adaptive reading exercises may be efficace (Tucci et al., 2015) and very fruitful different types of DD (Pecini et al., 2015) dal suono al segno Rapwords http://www.ridinet.it/ridinet

Trattamento orientato al processo dal suono al segno Rapwords Gruppo DSA IRCCS Stella Maris, Calambrone, Pisa Trattamento orientato al processo SCOPO: automatizzare la prontezza della lettura COME: allenando l’integrazione visuo-verbale rapida in compiti «lettura-like»

Contesto narrativo ludico Un clinico appositamente formato monitora l’andamento del trattamento via web http://www.ridinet.it/ridinet/login/auth

COMPITO: denominare ad alta voce e in modo seriale gli stimoli (colori, figure in b/n) contenuti in una serie di matrici Esercizio quotidiano al pc per circa 15-25 minuti (tempo di esercizio netto variabile a seconda dell’età e della scolarità) OBIETTIVO (3 mesi circa): raggiungimento di una determinata velocità di denominazione (target per l’età e la scolarità) (fino al raggiungimento del tempo target nella categoria target, stabilita dal clinico) DIVERSE MODALITA’ DI PRESENTAZIONE DELLE MATRICI DIVERSE CATEGORIE DI STIMOLI Auto-adattività 5

Destinatari - bambini con deficit prevalente nell’automatizzazione della decodifica (rapidità) bambini a rischio di difficoltà di lettura e deficit al test RAN bambini con altri disturbi dello sviluppo, per i quali si riconosca la necessità di migliorare le capacità di integrazione visuo-verbale rapida e automatica in compiti da sinistra a destra età compresa fra 5 e 11 anni circa Fattori di rischio per DE  il rafforzamento dei processi di denominazione veloce di stimoli visivi può rappresentare un fattore protettivo/preventivo del deficit di rapidità nella decodifica del testo pazienti con DE con un marcato deficit di velocità di decodifica per i quali un miglioramento nella velocità del RAN può generalizzare alla lettura Bambini con altri disturbi dello sviluppo ,es. Disprassia oculare

RAN-LETTURA RAN prescolare  lettura (across ortografie) La velocità d’INTEGRAZIONE VISUO-VERBALE come PRE-REQUISITO, piuttosto che «outcome», della lettura (Wolf e Katzir-Cohen (2001) – Norton e Wolf, 2012; modello del Doppio Deficit)

E La natura SERIALE degli stimoli VISIVI Il RECUPERO dell’etichetta FONOLOGICA 17/09/14

in funzione del profilo del bambino ATTENZIONE e CONTROLLO ESECUTIVO Run the RAN  adattare l’esercizio d’ INTEGRAZIONE VISUO-VERBALE RAPIDA in funzione del profilo del bambino LINGUAGGIO ATTENZIONE e CONTROLLO ESECUTIVO SCANSIONE VISIVA TEMPO esposizione + pausa

PARAMETRI AUTO-ADATTIVI AVANZAMENTO AUTOMATICO ON Tempo (esposizione + pausa) Complessità degli stimoli Dimensione e affollamento visivo degli stimoli Diminuzione del tempo (50 msec) se performance del b. sopra le soglie di eccellenza (esercizio superato).. Avanzamenti a metà e a fine sessione (media degli errori), fino a raggiungere tempo target per quella determinata categoria di stimoli. Avanzamento categoria di stimoli (se raggiunto tempo target) a fine sessione. Dimensione degli stimoli parametro indipendente; diminuisce di 0,5 cm se la media di un’intera sessione è eccellente. La dimensione viene di nuovo aumentata al passaggio a una nuova categoria di stimoli. 10

MODALITA’ DI PRESENTAZIONE: ITEM SINGOLO _eliminando i distrattori, facilita lo spostamento dell’attenzione sinistra-destra e la focalizzazione sullo stimolo presentato _ sono favoriti i meccanismi attentivi ma… è resa impossibile la pianificazione dell’item successivo da denominare: molto stressata la rapidità di integrazione visuo-verbale e la prontezza di accesso lessicale Più difficile in realtà delle altre modalità! (anche se a priori la ritenevamo la più facile) Sono favoriti i meccanismi attentivi ma… è resa impossibile la pianificazione dell’item successivo da denominare, le operazioni di elaborazione percettiva, (accesso al magazzino semantico), accesso al lessico e programmazione articolatoria devono avvenire in una finestra temporale ristretta  molto stressata la velocità di integrazione visuo-verbale e di accesso lessicale Forse è in generale la più difficile! 11

MODALITA’ DI PRESENTAZIONE: PROGRESSIVO _oltre a stressare la scansione sinistra-destra, si inserisce un elemento di interferenza (le figure precedenti), che il bambino non deve considerare, ponendo l’attenzione sullo stimolo prestabilito _sono facilitati lo spostamento e il ri-ancoraggio dell’attenzione inizialmente non è presente alcun item si lavora sul disancoraggio dallo stimolo precedente 12

MODALITA’ DI PRESENTAZIONE: ANTIPROGRESSIVO _incalza la denominazione eliminando gli item precedenti _facilita, sopprimendo i distrattori (stimoli già denominati), lo spostamento dell’attenzione sinistra-destra (soprattutto il disancoraggio dallo stimolo precedente) e la focalizzazione sullo stimolo da denominare _vantaggio dato dalla possibile anticipazione dell’accesso lessicale dello stimolo successivo (pianificazione) Facilita maggiormente (rispetto a tutti gli item) scansione visiva e disancoraggio dallo stimolo precedente Pianificazione dell’accesso lessicale dello stimolo successivo. (+ lettura-like) Resembla maggiormente lo spostamento dell’attenzione, procedura più spontanea Forse è la più facile! 13

MODALITA’ DI PRESENTAZIONE: TUTTI GLI ITEM _compito che per eccellenza si avvicina di più al compito della lettura _interferenza degli stimoli precedenti e successivi _scansione visiva ancora guidata (facilitata la pianificazione) Compito tradizionale di ran agisce su movimenti saccadici, riconoscimento percettivo, spostamento dell’attenzione visiva, connessioni fra le rappresentazioni visive e le corrispondenti etichette fonologiche e sulla programmazione articolatoria, ma, a differenza della matrice autonoma, guida il bambino in questi processi, liberandolo da un impegno di pianificazione. [il DE non si avvantaggia del location cue in compiti d’integrazione cross-modale (Jones; 2013) o della presentazione multipla degli stimoli (Zoccolotti et al.2013)] 14

Run the RAN come trattamento “process- oriented” non promuove miglioramenti stimolo specifici Diversamente da altri trattamenti focalizzati sul processo, lavora sulla modalità “visuo-verbale”– «orientato a processi complessi»

E per i bambini con difficoltà di letto-scrittura, deficit linguistico e debole memoria fonologica?

MEMO-RAN Per enfatizzare il controllo e il mantenimento in memoria durante un compito «simil lettura», in particolare nei DE con pregresso RL 1. Denomina tutti ad eccezione di «letto» 2. Denomina quello precedente (o n-back) a quello evidenziato (modalità anti-progressiva) 3. Inverti «palla» e «letto»

MEMO-RAN Esercizio 1) TUTTI GLI STIMOLI VISIBILI: denominazione e inversione di denominazione Tra i 5 stimoli che appaiono il tutor sceglie due stimoli, di cui si invertirà il nome (per es quando vede lago deve dire ragno e quando vede ragno deve dire lago); compito denominare tutti gli stimoli, ricordandosi di invertire i due prima detti restando al ritmo del cue visivo (quadratino rosso)   Compito tradizionale di ran agisce su movimenti saccadici, riconoscimento percettivo, spostamento dell’attenzione visiva, connessioni fra le rappresentazioni visive e le corrispondenti etichette fonologiche e sulla programmazione articolatoria, ma, a differenza della matrice autonoma, guida il bambino in questi processi, liberandolo da un impegno di pianificazione. [il DE non si avvantaggia del location cue in compiti d’integrazione cross-modale (Jones; 2013) o della presentazione multipla degli stimoli (Zoccolotti et al.2013)] 18

MEMO-RAN Esercizio 2) ITEM CHE SCOMPAIONO PROGRESSIVAMENTE: denominazione di Stimolo precedente Il tutor dice al bambino che dovrà denominare partendo dal secondo stimolo. Il bambino dovrà denominarlo utilizzando l’etichetta verbale dello stimolo precedente e restando al ritmo del cue visivo Facilita maggiormente (rispetto a tutti gli item) scansione visiva e disancoraggio dallo stimolo precedente Pianificazione dell’accesso lessicale dello stimolo successivo. (+ lettura-like) Resembla maggiormente lo spostamento dell’attenzione, procedura più spontanea Forse è la più facile! 19

MEMO-RAN Esercizio 3) Denominazione in Cluster Ogni item di una matrice riabilitativa è composto da 1 solo stimolo (quindi l’utente denominerà tutti gli stimoli presenti sullo schermo) oppure è composto da un cluster di stimoli. Controllo dell’interferenza  con stimoli piccoli può diventare difficile Questa condizione si discosta dalla modalità classica del RAN cartaceo ed è stata creata al fine di riprodurre situazioni in cui le lettere devono essere identificate all’interno di parole (attraverso operazioni di segregazione grafemica) o le parole all’interno di frasi. Fase alfabetica - Soprattutto per l’età prescolare 20