Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma

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Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma SEMINARI CONTROLLO e MANUTENZIONE DELLE OPERE D’ARTE STRADALI E FERROVIARIE Ispezioni di primo impianto del sistema di controllo delle opere d’arte Mario Marchegiani Spea Engineering S.p.A. - Ufficio Tecnico Sorveglianza Autostradale V Tronco Fiano Romano 12 ottobre 2015

1- Premessa – Ispezioni di primo impianto Le concessionarie autostradali ed in genere gli analoghi Enti gestori di opere d’arte (es. ANAS, Ferrovie) si sono da tempo dotati di sistemi e procedure per la gestione dei dati anagrafici e delle ispezioni alle opere d’arte. Si presume che per ciascun manufatto appartenente ad una di queste reti esistano almeno una scheda anagrafica ed una serie di rapporti periodici di ispezione attendibili ed aggiornati. Le banche dati esistenti non si sono create da sole: il gestore di una grande infrastruttura si pone, fin dall’epoca della realizzazione e messa in esercizio delle opere, il problema di una efficace catalogazione ed anagrafe delle opere.

Come naturale conseguenza, è necessaria la conoscenza, tempestiva ed aggiornata, alla scheda anagrafica segue il concetto di “Scheda di ispezione”. Autostrade, già poco dopo l’apertura al traffico di un nuovo tratto, iniziò subito a catalogare i suoi manufatti, nonché ad ispezionarli in modo sistematico e documentato. I documenti contabili cartacei dell’epoca, nei quali erano sinteticamente descritti la denominazione, l’ubicazione kilometrica, le principali caratteristiche geometriche e strutturali di ciascuna opera realizzata, per poi scendere nel dettaglio, con i disegni costruttivi di tutti i particolari, sono tuttora un esempio di chiarezza e praticità

Questo è un esempio di scheda anagrafica e di ispezione risalente agli anni ’60 del secolo scorso, poco dopo l’apertura di un tratto della A1 Milano – Napoli 1 – Scheda anagrafica (anni ‘60)

2 – Rapporto di ispezione (anni ‘60)

3 – Scheda identificazione

Gli attuali sistemi informatizzati di gestione delle banche dati anagrafiche e di ispezione, rappresentano “solo” la trasposizione con strumenti e linguaggi più evoluti, di un patrimonio di informazioni preesistente

Non tutti gli Enti che hanno in esercizio una rete stradale (Provincie, Comuni, ecc.) sono attrezzati con un sistema strutturato di gestione del proprio patrimonio, con particolare riguardo alle opere d’arte. In genere non si tratta di scarsa sensibilità riguardo questo tema, ma più spesso di scarsità di risorse tecnico-economiche, oltre che complessità di reti composte da numerose opere assai differenti per tipologia, epoca costruttiva, ubicazione, ecc. Allineare meglio Ove invece vi siano le condizioni per impiantare un tale sistema, può essere utile avvalersi di competenze già consolidate in questo campo al fine di creare ex novo una banca dati anagrafica e di ispezione per un insieme di opere d’arte.

2 - Un esempio recente: Aeroporto “Leonardo da Vinci” di Fiumicino La Società ADR “Aeroporti di Roma” gestisce l’aeroporto internazionale di Fiumicino: tra le strutture ed impianti che ne fanno parte, esiste un insieme di viadotti stradali (oltre a quello ferroviario su cui transitano i treni in arrivo alla stazione in prossimità del Terminal 3) a servizio della viabilità di accesso ed uscita dai terminal. 4 – Fiumicino. Vista dall’alto della viabilità a servizio dei terminal

5 – Viadotto in approccio al Terminal 1 6 – Viadotto a servizio del Terminal 3 lato partenze 7 – Viadotto di collegamento tra area Terminal ed Autostrada A91 Roma . Fiumicino 5. 6. 7.

Nel 2014 ADR, in previsione di futuri lavori di ammodernamento e potenziamento di tutta l’infrastruttura aeroportuale, ha indetto un appalto per il “Servizio di monitoraggio, verifica e Piano di Manutenzione dei viadotti dell’aeroporto di Fiumicino”: l’appalto è stato aggiudicato a Spea e le attività consistevano, in sintesi, in: Censimento e prima ricognizione delle opere Redazione della Scheda Generale Anagrafica dell’opera Ispezione visiva di rilevamento degli ammaloramenti e dei difetti Consulenza tecnica su prove in situ e di laboratorio Redazione di un piano di manutenzione delle opere interessate

Censimento e prima ricognizione delle opere Per prima cosa è necessario definire in modo univoco e condiviso con la committente, quante e quali siano le opere oggetto dell’intervento, in quanto in alcuni casi particolari (ad es. le rampe di accesso/svincolo da e per i viadotti principali) non è immediato attribuire identità propria alle opere. Trovare mappa grande

Redazione della Scheda Generale Anagrafica dell’opera Per ciascuna delle opere è stata redatta una “scheda anagrafica” (per la redazione di una scheda anagrafica si utilizza la documentazione disponibile: ove carente, è necessario eseguire rilievi e misure in sito per ottenere almeno le dimensioni principali, le caratteristiche di dispositivi come giunti, appoggi, ecc.) 5 – Scheda anagrafica

Ispezione visiva di rilevamento degli ammaloramenti e dei difetti Dopo aver avviato la classificazione anagrafica delle opere può iniziare il ciclo di prima ispezione alle opere. Nel caso della prima ispezione ad un’opera, sarà particolarmente utile documentare con fotografie qualsiasi tipo di anomalia riscontrata. Il livello di dettaglio ed il giudizio sui degradi riscontrati nel corso della prima ispezione saranno commisurati al contesto in cui si opera: in un aeroporto internazionale, a ridosso dei terminal frequentati da numerosi utenti, un degrado avente ricaduta perlopiù estetica, piuttosto che funzionale o strutturale, avrà diversa valenza rispetto ad una situazione analoga rilevata su un comune viadotto stradale.

La prima “Ispezione visiva è stata finalizzata, secondo le richieste del Committente ADR, oltre che a definire lo stato attuale di affidabilità, conservazione, eventuale necessità di interventi per ciascuna opera, a redigere un documento assimilabile al “Piano di Manutenzione” (che a rigore, ai sensi dell’art. 38 del Regolamento DPR 207/2010, è un documento complementare al progetto esecutivo per nuove opere), parte integrante del quale è la definizione della frequenza e della modalità delle successive ispezioni e verifiche sulle opere. Nel caso delle opere a servizio dei terminal di Fiumicino, l’anno di completamento dei viadotti costituenti l’anello è il 1998; i due viadotti che affiancano la ferrovia sono anteriori di alcuni anni. E’ utile aggiungere che tra il 2012 ed il 2013 ADR, per questi viadotti, ha commissionato e ad una Società specializzata le Verifiche sismiche di Livello 1 per opere strategiche, in ottemperanza all’Ordinanza 3274/2003, i cui risultati sono stati messi a disposizione di Spea.

Prima di iniziare il rilievo dei difetti e la compilazione del rapporto di ispezione, ciascuna delle opere dovrà essere suddivisa nelle sue “parti componenti”, cui andranno attribuiti, se presenti, i relativi degradi. Ogni committente può individuare quali siano le “parti” di suo interesse.

6 – Rapporto di ispezione

OPERA 002N FOTO 1 Campata n°7 lato Sx, tracce di scolo, efflorescenze e cls superficialmente dilavato per infiltrazioni d'acqua dalle coppelle dei marciapiedi alla linea di connessione tra intradosso solettone ed elementi barriere New Jersey

OPERA 002N FOTO 2 Giunto n°1, tracce di scolo, efflorescenze e cls superficialmente dilavato per infiltrazioni d'acqua del giunto di dilatazione.

OPERA 002N FOTO 3 Giunto n°1 campata n°1, con parte centrale del profilato in elastomero deteriorata, con rotture localizzate; vano del profilato intasato da residui di pavimentazione che possono ostacolare il corretto funzionamento del giunto ed lesioni e distacchi diffusi sul massetto in cls di collegamento tra attrezzatura del giunto e pavimentazione

OPERA 002N FOTO 4 Giunto n°2 campata n°8, con parte centrale del profilato in elastomero deteriorata, con rotture localizzate; vano del profilato intasato da residui di pavimentazione che possono ostacolare il corretto funzionamento del giunto ed lesioni e distacchi diffusi sul massetto in cls di collegamento tra attrezzatura del giunto e pavimentazione

OPERA 002N FOTO 5 Particolare foro a 20 ml dal giunto n°2 in Dx, con coppelle del piano pedonale dei marciapiedi sconnesse, con cls profondamente ammalorato e vespaioso, disgregazioni diffuse, armature esposte e molto ossidate

OPERA 002N FOTO 6 Campata n°5 lato Sx vicino Pila n°5, distacchi superficiali del copriferro su paramento esterno elementi barriera New jersey; staffe ossidate affioranti

Consulenza tecnica su prove in situ e di laboratorio Oltre alle ispezioni visive, erano previste consulenza ed assistenza per una serie di indagini CND e prove di carico statico su un sottoinsieme rappresentativo delle opere, affidate ad altra Società ed i cui risultati avrebbero poi costituito parte integrante degli esiti delle ispezioni visive. Nella scelta delle opere per le prove di carico si è dovuto tenere conto dei rigidi limiti di orario imposti, al fine di minimizzare l’interferenza con l’esercizio dell’aeroporto.

Presentazione e sintesi dei risultati per redazione Piano di Manutenzione Dopo avere completato un ciclo di “prima ispezione” a tutte le opere, oltre a produrre rapporti monografici, è stata fornita alla committenza una sintesi dei risultati in forma di grafici o tabelle di agevole consultazione, in modo da dare una prima percezione generale dello stato delle stesse. IMPALCATI OPERA TRATTO/TERMINAL 23AT VIAD. AREA TECNICA 40 (051 IMP. TRAVI) 40 (052 IMP. TRAVERSI) 20 (054 IMP. SBALZI) 25 Via Mario de Bernardi   40 (054 IMP. SBALZI) 30 (051 IMP. TRAVI) 25R Rampa di ingresso alla 25 20 (051 IMP. TRAVI) 20 (051 IMP. SOLETTE) 21C CHIUSURA ANELLO 40 (054 IMP. SOLETTONE) 1N T1/PARTENZE 30 (051 IMP. SOLETTONE) 2N 10I T3 /PARTENZE 16O OVEST/PARTENZE 17O 21CT 22A/SE ACCESSO SUD-EST 24R rampa uscita dalla 24 30 (051 IMP. SBALZI) 7 - Ordinamento difetti impalcati.

PROGRAMMA INTERVENTI DI MANUTENZIONE