Macroarea Donne e sport Rapporteuse Flora Benincaso
Calcio femminile ( e non solo) = diseguaglianza di genere Nessuna disciplina sportiva femminile è qualificata come professionistica, con conseguente ricaduta in termini di assenza di tutele sanitarie, assicurative, previdenziali, nonché di trattamenti salariali adeguati all’effettiva attività svolta.
Modificare la Legge 23 Marzo 1981 n° 91/81 PROPOSTE Livello pubblico Modificare la Legge 23 Marzo 1981 n° 91/81 Abolire il trasferimento del contributo annuale ordinario destinato dallo Stato Italiano, Ministero dell’Economia e Finanze al CONI (per il 2014 407 milioni di euro) e la quota PREU (per il 2014, 7.400 milioni di euro) e destinare queste somme alla creazione di un Ministero dello Sport in Parlamento (con portafoglio) per la promozione dello Sport nella Scuola Pubblica Statale
PROPOSTE Livello pubblico Assumere i Laureati in Scienze Motorie con cattedre definitive (e non precarie) e non più a incarichi a progetto in collaborazione con il CONI. Inserire nell’Organigramma della FIGC Nazionale Donne con incarichi Dirigenziali strategici con competenze specifiche e decisive nelle strategie del cambiamento in particolare nel Settore Giovanile Scolastico della FIGC e a Coverciano. Rendere obbligatoria da parte della FGCI la sezione femminile sia nella Lega Nazionale Dilettanti che nei Professionisti a tutte le Società iscritte, dai Settori Giovanili (dilettanti e professionisti) in tutte le categorie fino alle PRIME SQUADRE.