Combattere l’inquinamento della plastica nell’oceano ONU – 2017 Commissione franco-italiana 2
Parole chiave Inquinamento = Alterazione o contaminazione di un qualsiasi materiale o ambiente ad opera inorganici o organici (scarichi, rifiuti…) o batteri, derivanti dalle varie attività umane, produttive o stanziali (durevoli) a un impatto al livello ambientale, atmosferico, acustico, dell’acqua o dei suoli Materie plastiche = prodotti costituiti o contenenti come ingrediente principale una sostanza organica ad alto peso molecolare – permettono di ridurre i costi di produzione rispetto ad altre materie Great Pacific Garbage Patch = spazio esteso sull’oceano pacifico dove ci sono plastici visivi raggruppati in causa dei movimenti del vento e del mare EFSA = Autorità europea per la sicurezza alimentare IRD = Istituto francese di ricerca per lo sviluppo
Cifre 8 milioni di tonnellate di plastica finiscono nel mare ogni anno Sarebbero 150 milioni di tonnellate di materie plastiche nei mari di tutto il mondo La cifra stimata per il 2050 corrisponde a 4 volte il volume attuale 1.5 milione di animali marini muoiono dalla plastica ogni anno Il Mediterraneo contiene il più di microplastici e produce l’1.5 % delle catture mondiale e il 12 % delle catture europee di pesci e molluschi Ogni anno 300 milioni di plastica sono prodotti e il 20 % della produzione mondiale di petrolio servirà per la plastica nel 2050 Il 90 % della plastica negli oceani si trova sottoforma di microplastici (contenuti nei cosmetici e prodotti di igiene personale)
Associazioni e persone che lottano AMRF = Algarita Marine Research Foundation che vuole preservare l’ambiente marino e studiare delle soluzioni ai problemi L’architetto olandese Raymon Knoester che ha immaginato lo sfruttamento del Great Pacific Garbage Patch Green Peace
Paesi La Cina, la Filippine, la Tailandia, l’Indonesia e il Vietnam emettono il 60 % dei plastici negli oceani L’Europa è il secondo produttore mondiale di plastica dietro la Cina
Due spazi : il Mediterraneo e il Pacifico Il Mediterraneo è riempito in media da 1.25 milioni di frammenti di plastica al chilometro quadrato: è un mare chiuso che ritiene i plastici permanenti per circa 1000 anni ; plastici che sboccano nei fiumi attraversando grande città (il Po e il Danubio per esempio) Il Pacifico ne contiene in media 335 mila al chilometro quadrato e si è creata un’isola di plastici (al 98 %) che scopre fra il 0.5 % e il 5.6 % dell’oceano (più grande dalla penisola iberica e dagli Stati Uniti)
Cause principali La caduta di interi container trasportati da navi cargo I flussi degli oceani che concentrano i rifiuti nei stessi luoghi
Una minaccia ancora indefinita Si sa che c’è un rischio di contaminazione dell’uomo a causa della catena alimentare Potrebbe aumentare il rischio cancerogeno (e ridurre le capacità immunitarie) Uccidere ancora milioni di animali marini ogni anno e accelerare la scomparsa di alcune specie minacciate
Potenziale soluzioni Diminuire il consumo di plastica (legge Royal 1 luglio 2016 in Francia) fermare la produzione di bottiglie plastiche (San Francisco, Montreal e Amburgo hanno messo al bando le bottiglie plastiche) Rendere obbligatorio la raccolta differenziata dei rifiuti e il riciclaggio dei plastici Sfruttare il Great Pacific Garbage Patch facendone zona abitabile galleggiante con case sostenibili e sfruttando il suolo di plastica Costruire degli eco-robot mobile (vedere sito greenpeace)
Siti https://www.efsa.europa.eu/it/press/news/160623 http://tg24.sky.it/tg24/ambiente/2017/01/23/Inquinamento-plastica-sky-mare-da-salvare.html https://www.greenme.it/informarsi/ambiente/6363-inquinamento-oceani-4-soluzioni-alle-isole-di-plastica#accept