Spunti di riflessione sull’assistenza domiciliare

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Transcript della presentazione:

Spunti di riflessione sull’assistenza domiciliare TAVOLO DI LAVORO SULLA NON AUTOSUFFICIENZA Approfondimento per un nuovo disegno organico per la copertura di non autosufficienza Spunti di riflessione sull’assistenza domiciliare Laura Crescentini Coordinatore Tecnico Assoprevidenza CTS Itinerari Previdenziali Martedì 20 settembre 2017 Fondazione ENPAM, Roma

Assistenza domiciliare: dati di contesto* intervento pubblico: monetario => indennità di accompagnamento € 6.185 annui nel 2017, nel 2016 quasi 10 mld di € di spesa totale per gli over 65; prestazioni ADI e SAD chiaramente insufficienti e con un trend in diminuzione (meno di 20 ore/anno per assistito); ruolo centrale delle famiglie => caregivers “informali”: 3,3 mil di persone = 8,6% popolazione adulta; elevata percentuale di anziani proprietari di casa: 80% (10 mil) per gli over 65. Nel 41% delle case di proprietà è presente un anziano; Oltre mezzo milione di famiglie ha utilizzato tutti i propri risparmi o venduto l’abitazione o si è indebitata per l’assistenza ad un anziano. * Fonte: dati Auser, Censis, CREA Sanità, Istat

Assistenza domiciliare: dati di contesto* spesa complessiva per LTC = 1% PIL (15,6 mld €) in linea con media UE e destinata a raddoppiare entro il 2060; diffusione della consapevolezza intervento privato => disponibilità dei “giovani” ad un risparmio di lungo periodo dedicato alla LTC (Censis stima un potenziale di finanziamento di 17 mld annui) Più che un problema di ammontare di risorse è un problema di allocazione efficace * Fonte: dati Auser, Censis, CREA Sanità, Istat

Assistenza domiciliare L’indagine di Italia Longeva 12 Aziende sanitarie in 11 regioni bilanciate fra Nord e Sud. Bacino di utenza: 10,5 mil di abitanti = 17% pop italiana; Età media assistiti 75-80 anni. Over 65 fra il 64 e il 91%. Articolato quadro normativo; Processo e attori: Tre modelli di erogazione servizi: prevalenza affidamento a privati con gara; Raro utilizzo teleassistenza * Italia Longeva: “La babele dell’assistenza domiciliare in Italia: chi la fa come si fa” – Luglio 2017 Valutazione Multidimensionale (Team professionsiti) Punto Unico Accesso PUA Medico (MMG, Ospedaliero, RSA) PAI Case manager (infermiere)

Assistenza domiciliare L’indagine di Italia Longeva Criticità: Asimmetria dimensionale e di risorse fra ASL e Comuni; Valutazione multidimensionale caratterizzata essenzialmente dalla dimensione sanitaria; Gamma prestazioni standardizzata con prevalenza di quelle infermieristiche; ritardo attivazione delle prestazioni sociali. Mancata integrazione socio-sanitaria. Coordinamento assicurato essenzialmente dalle famiglie. Asimmetria tra domanda e offerta di assistenza

Assistenza domiciliare – linee di intervento Mappatura e diffusione informazione => portale Quantitativa: Indicazione delle coperture attive nelle diverse modalità a livello territoriale (Regione). Necessario coinvolgimento tutti possibili attori; Qualitativa: definizione standard minimi condivisi (certificazione?); profili professionali definiti e riconosciuti. Formazione care givers Diverso modello di erogazione dell’indennità di accompagnamento => servizi Creazione presso soggetti accreditati e chiaramente individuabili – Registro - (FP, FS, SMS, impresa sociale, Assicurazioni…..?) per l’erogazione dell’IA sotto forma di servizi (proposta Fondazione Easycare).

Assistenza domiciliare – linee di intervento Diffusione culture tecnoassistenza: telemedicina, telassistenza, ambient assisted living Vantaggi: maggiore capacità di self-management dell’assistito e del caregiver => maggiore soddisfazione favorisce la permanenza a domicilio => sicurezza; migliora l’equità nell’accesso alle cure e nei tempi di risposta; contenimento spesa; prevenzione perdita autonomia: utile anche per i “giovani anziani”. Riconoscimento della tecnoassistenza come nuovo setting assistenziale dal pubblico (LEA) e dal privato