Orecchio assoluto
Orecchio assoluto Orecchio assoluto: la capacità di identificare il nome di una nota presentata isolatamente “hai suonato un “mi#” della terza ottava del pianoforte” Orecchio relativo: capacità di individuare l’intervallo musicale che separa due note (senza però identificare le note) “hai suonato una quinta” tipico di molti musicisti a.a. 2013-2014 massimo.grassi@unipd.it
Orecchio assoluto E’ una capacità molto rara nella popolazione (<0.1%) NON è un fenomeno tutto/nulla. Esistono OA più precisi di altri Può essere acquisito solo entro una certa età (<5/6 anni) La capacità di “identificare” è tipica di altri sensi (ma con quale precisione?) “quel colore è rosso” a.a. 2013-2014 massimo.grassi@unipd.it
Orecchio assoluto implicito Tutti, in realtà possiedono (entro certi limiti) l’orecchio assoluto evidenze dal paradosso del tritono evidenze dal riconoscimento del pitch di melodie familiari riproduzione del pitch di melodie familiari
Il paradosso del tritono Nonostante l’intervallo musicale de “il paradosso del tritono” sia plurivoco (può essere percepito sia in senso ascendente che discendente) i soggetti mostrano delle costanze nelle risposte al cambiare della tonalità dimostrando implicitamente di avere un punto di riferimento assoluto nel valutare gli intervalli di tritono
Melodie familiari Spesso, anche i non-OA dimostrano OA implicito. Ad esempio sanno dire con una certezza superiore al caso se un pezzo musicale è suonato nella tonalità originale oppure no Questo è vero soprattutto per i musicisti non-OA ma anche per i non musicisti
Ascoltare l’esempio “Simpsons1-2ST.wav” nei file audio su moodle.
Come nasce l’OA Tre alternative: Viene appreso con pratica intensa OA si potrebbe apprendere dopo intenso training. Ma esistono pochi studi che supportano tale ipotesi Si trasmette geneticamente spesso l’OA è presente nelle famiglie. Però tali famiglie sono famiglie di musicisti Viene appreso ma solo entro un certo periodo critico
OA e linguaggio L’OA è particolarmente diffuso nelle popolazioni che parlano un “linguaggio tonale” Nei linguaggi tonali l’altezza e il contour di una sillaba determina il significato della parola Nei linguaggi tonali esiste una associazione tra suono ed etichetta verbale (così come nel OA) Tuttavia, questi parlanti appartengono anche ad una etnia genetica differente vedi video sui linguaggi tonali nella sezione video vedi lezione della Deutsch al minuto ~40.
OA vs non-OA Gli OA non hanno soglie migliori ma migliore orecchio relativo Evidenziano percezione categorica per le singole note Hanno migliore memoria per il pitch Non amano le “trasposizioni” Sono affetti da fenomeni tipo-Stroop quando viene dato il “nome” sbagliato ad una certa nota
Caratteristiche degli OA Planum temporale più asimmetrico che i non-OA Maggiore facilità nell’identificare: le note bianche dalle note nere le note centrali rispetto a quelle periferiche toni di pianoforte vs toni puri
Caratteristiche degli OA Maggiore frequenza degli OA nei ciechi sia congeniti che divenuti ciechi precocemente negli autistici