FONTI DEL TURISMO.

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FONTI DEL TURISMO

FONTI DEL TURISMO Le fonti del turismo, oltre agli articoli della Costituzione, sono molte e di diverso tipo. Abbiamo Fonti esterne Internazionali dell’Unione Europea Fonti interne nazionali locali

Fonti Internazionali Fonti dell’Unione Europea Fonti esterne Fonti Internazionali Fonti dell’Unione Europea

Le fonti dell’ordinamento internazionale Sono fonti di diritto internazionale i Trattati o Convenzioni internazionali sono accordi con i quali due o più Stati assumono determinati obblighi vincolano solo gli Stati che vi hanno aderito

I TRATTATI INTERNAZIONALI L’approvazione dei Trattati Internazionali passa attraverso quattro fasi: la negoziazione tra gli Stati per raggiungere un accordo; firma a chiusura dell’accordo che ancora non è vincolante per gli Stati approvazione di una legge ordinaria che autorizza la ratifica del Trattato ratifica da parte del Presidente della Repubblica con cui lo Stato si assume gli obblighi previsti nell’accordo.

Fonti internazionali sul turismo Nel settore turistico sono state emanate diverse Convenzioni Internazionali: Convenzione sul patrimonio dell'umanità dell’Unesco del 1972 (ratificata dall’Italia con la L. n.184 del 1977) Convenzione internazionale dell’Aja per la protezione dei beni culturali in caso di conflitto armato del 1954 (ratificata dall'Italia con la L n. 279/1958) La Convenzione Europea sul paesaggio del Consiglio d’Europa (ratificata dall’Italia nel 2006).

Fonti dell’U.E. L’Unione Europea emana fonti direttamente applicabili nel nostro ordinamento: I REGOLAMENTI COMUNITARI

REGOLAMENTI COMUNITARI Sono emanati dal Consiglio dell’Unione Europea in collaborazione con il Parlamento europeo. Sono obbligatori in tutti gli Stati dell’Unione Europea (28 Stati). Se c’è contrasto tra con una fonte interna di grado inferiore il giudice deve applicare il regolamento dell’U.E. e disapplicare la fonte interna.

Le DIRETTIVE COMUNITARIE I regolamenti non vanno confusi con le direttive emanate dall’U.E. Le direttive non sono immediatamente obbligatorie per i cittadini degli Stati membri. Le direttive obbligano gli Stati a raggiungere degli obiettivi, ma lasciano agli Stati la scelta delle misure per raggiungerli entro una determinata scadenza. Gli Stati membri dell’U.E sono quindi obbligati ad emanare leggi di attuazione delle direttive.

Le fonti dell’Unione Europea Esistono quindi molte direttive e regolamenti europei sui campi più disparati collegati al turismo: Il regolamento 261/2004 in materia di diritti dei passeggeri sui voli aerei; La direttiva 31/2000 sui tipi di contratti ammissibili online (recepita con il d.lgs. 70/ 2003); La direttiva n.83/2011 sui diritti dei consumatori (recepita con il d.lgs n.21/ 2014);

Fonti nazionali Fonti locali Fonti interne Fonti nazionali Fonti locali

IL CODICE DEL TURISMO Partendo dal principio secondo il quale gli interventi dello Stato in materia di turismo non sono vietati in assoluto, con il d. Lgs. n.79 del 2011 lo Stato ha cercato di riordinare il panorama frammentato delle leggi del settore turistico. Il Codice, nella sua versione originaria, si componeva di 69 articoli.

Sentenza Corte Costituzionale La Corte Costituzionale nella sentenza 80/2012 ha però dichiarato incostituzionali ben 19 articoli del codice, confermando che le competenze nel settore turistico spettano solo alle Regioni. In particolare la Corte ha dichiarato incostituzionali gli articoli per eccesso di delega e perché il codice non prevedeva adeguate forme di intesa tra lo Stato con le Regioni.

Articoli ancora validi L’unica parte rimasta organica è quella che disciplina i “contratti del turismo organizzato ” per la vendita dei pacchetti turistici.

Legislazione recente Da quando nel 2014 le competenze turistiche sono state accorpate al Ministero dei beni e delle Attività Culturali e Turistiche (MIBACT) sono stati emanati alcun importanti decreti per il rilancio del settore turistico: Legge “Valore Cultura” (convertito con l.112/2013) che ha previsto delle misure per il rilancio di siti strategici per il turismo culturale; Legge Art bonus (convertito con l. 106/2014) che prevede un credito d’imposta per favorire le donazioni per il restauro dei beni culturali pubblici.

Leggi regionali Il passaggio delle competenze in materia di turismo alle regioni ha determinato una sostanziale differenziazione legislativa tra le varie Regioni. Tutte le Regioni sono dotate di leggi sul turismo che: definiscono i compiti delle Regioni e degli enti locali disciplinano delle Agenzie di Promozione Turistica istituiscono dei marchi di qualità regionale costituiscono gli organismi per il monitoraggio dei flussi turistici

Legge regionale E.R. Di recente l’Emilia Romagna ha emanato una nuova legge regionale (l. reg. n.4 del 2016) che ha completamente modificato il sistema di organizzazione e di valorizzazione del turismo. La legge ha previsto la costituzione delle “destinazioni turistiche”: la Destinazione Emilia, la Destinazione Città Metropolitana di Bologna e la Destinazione Romagna sono organismi che avranno il compito di valorizzare i territori di riferimento e individuare delle scelte strategiche per uno sviluppo turistico adeguato.