Gianfranca Ranisio |Università di Napoli Federico II

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
PSR Misura 321 Tipologia G – DRD di Concessione n. 482 del 28/05/2010. Beneficiario: ASL Benevento – Unità Complessa Centro Cure Primarie Valle.
Advertisements

Lunedì Pomeriggio della Qualità 21 marzo maggio luglio settembre novembre 2016.
Analisi sistemica dell’organizzazione
PROPOSTA DI LEGGE N. 37 presentata dai Consiglieri regionali il 20 maggio 2014 DISEGNO DI LEGGE N. 321 presentato dalla Giunta regionale, su proposta.
Settore Programmazione e organizzazione delle cure “LA CURA DELL’ICTUS ACUTO: MODELLI ORGANIZZATIVI A CONFRONTO” Milano, 6-7 marzo 2014 Dott.ssa Daniela.
Verso un Piano Nazionale per la mobilità a idrogeno L’attività in campo tecnico-normativo Ing. Andrea Fieschi, coordinatore del GdL sulla normativa di.
ASST CREMONA NUOVO ROBBIANI Dott. Crea Francesco MMG-Soresina- Continuità assistenziale, il ruolo del MMG.
Valutare i processi programmatori locali: una sfida ancora attuale 8 maggio 2014, CASTEL SAN PIETRO TERME La valutazione dei Piani di zona: le ragioni.
I Servizi per la Salute da parte delle Farmacie. Opinioni e Considerazioni di Cittadini e Pazienti Dipartimento Studi Socio Sanitari I Servizi per la Salute.
Azienda Sanitaria Locale Torino 3
Piano della formazione aziendale Linee strategiche triennio 2017/2019
Centrale Dimissione e Continuità Assistenziale
Competenze Digitali in Sanità
IL PARADIGMA DEL FARE: CHI FA, COSA, QUANDO, DOVE, COME E PERCHE’.
L.r. 28 ottobre 2004, n. 28 Politiche regionali per l’amministrazione e il coordinamento dei tempi delle città Pubblicata sul B.U.R.L. del 29/10/2004,
Guido Biasco Università di Bologna
Il benessere delle assistenti familiari in tempi di crisi economica
Non si può pensare al presente e al futuro del sistema di emergenza urgenza se non tenendo presente il passato, quando 25 anni fa medici e infermieri hanno.
Nuovo modello assistenziale territoriale
SCELTE DI FINE VITA Lo sviluppo tecnico-scientifico comporta possibilità di intervento anche nei momenti estremi della vita umana, che divengono campo.
IL CTS DI LECCO.
Sistema Universitario
Elena Marta | Università Cattolica del sacro Cuore
Accreditamento delle sedi formative
Il budget personalizzato nella Proposta del
Piano Regionale Demenze D.G.R. n. 55/2017
XIV CONVEGNO ANNUALE CODAU
di Medicina di Comunità
Giovedì 9 novembre 2006 Intervento Consigliera di Parità
Workstream 2: Workshop territoriali
TAVOLO DI COORDINAMENTO TRA MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI E LE CITTA’ RISERVATARIE AI SENSI DELLA LEGGE 285/97 INCONTRO TECNICO ROMA,
IL SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE della PROVINCIA DI PAVIA
Come promuovere le competenze. Esperienze e prospettive di sviluppo.
LIBRI E LETTURA FRA CARTA E DIGITALE
MiUR - prot. 25 del 23/1/08 Requisiti necessari di docenza (art. 4 del DM 31/10/2007 n. 544) Sintesi delle nuove disposizioni e delle modalità operative.
IL FATTORE RELIGIOSO NEI PROCESSI DI CAMBIAMENTO DELLA SOCIETA’ ITALIANA Cattolicesimo e sviluppo: nessi differenti tra Nord e Sud Roberto Cartocci.
Programma Medicina di Comunità e Cure Primarie
Emanuela Scarpellini Università degli Studi di Milano
Attributi distintivi di una professione
MITO 9 Dott.ssa Giorgia Mangili Dott.ssa Alice Bergamini
Sperimentazione Fattore Famiglia Lombardo Stato di avanzamento lavori
SETTORI FUNZIONALI La strutturazione dell’ospedale per settori funzionali consente di accorpare per macro-funzioni tutte le aree sanitarie e non sanitarie.
Direzione delle Professioni Sanitarie
Silvia Pagliacci Presidente Sunifar 2 dicembre 2017
VIVAIO SUD Napoli, 22 Novembre 2014
MONITORAGGIO E VALUTAZIONE TITOLO: LEA - spesa sanitaria - PNE
La vision delle società scientifiche
L’ASSOCIAZIONISMO INFERMIERISTICO: UN CONTRIBUTO POSSIBILE?
TAVOLO TEMATICO NUMERO 2B PDTA, Tempi e Liste d’attesa.
La Survey di Sics – Quotidiano Sanità
Introduzione /Presentazione
Che cos’è la psichiatria?
Seduta di Giovedì 23 dicembre 2010
Vincenzo Presciutti - Giorgio Schiano
L’argomento di questa sera è:
Ravenna 13 ottobre 2018 Antonella Cerchierini - Miriam Di Federico
Gli orientamenti della Provincia in cantiere
Ruolo ed obiettivi delle AFT e UCCP
Infermiere Case Manager: importante Agente di cambiamento
Il gestore pubblico asst rhodense
[ [ LaborLab Academy Scuola di Alta Formazione per gli operatori delle politiche del lavoro Milano, 27 novembre 2008.
Rete Locale Cure Palliative: Gestione Infermieristica
Sociologia della pubblica amministrazione
D. Tassinari UO Oncologia
IL RUOLO DEL MMG NELL’ OSPEDALE DI COMUNITA’
CLUSTER INTERNAZIONALIZZAZIONE RELATORI: LEONARDINI, MAIELLARO
«COSA DOBBIAMO FARE PER ANDARE NELLA DIREZIONE DESIDERATA ?»:
Rarità Numero 9| 2018.
FAreANCE Il registro della FA dei cardiologi del territorio
Valutazione della qualità e sicurezza dell'assistenza:
Transcript della presentazione:

LA RIORGANIZZAZIONE DELLE CURE PRIMARIE IN UN’AREA INTERNA DELLA CAMPANIA Gianfranca Ranisio |Università di Napoli Federico II SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA 25-26 NOVEMBRE 2016 CONVEGNO SCIENTIFICO LA SOCIETÀ ITALIANA E LE GRANDI CRISI ECONOMICHE 1929-2016

25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA LA RIORGANIZZAZIONE DELLE CURE PRIMARIE IN UN’AREA INTERNA DELLA CAMPANIA Il caso su cui intendo soffermarmi riguarda la sperimentazione delle UCCP (unità Complesse Cure Primarie) in Campania, una regione sottoposta a piani di rientro e commissariamenti dal 2007. Nello specifico è stata condotta una ricerca su due UCCP attivate in via sperimentale in provincia di Benevento, che costituiscono sino ad ora l’unico tentativo in Campania di rispondere alle mutate esigenze in campo sociosanitario. Le UCCP sono strutture territoriali che rappresentano sia un luogo di riferimento fisico e unitario per le Cure Primarie, sia il nodo di una rete di servizi già presenti e attivi sul territorio.

25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA LA RIORGANIZZAZIONE DELLE CURE PRIMARIE IN UN’AREA INTERNA DELLA CAMPANIA La normativa La riorganizzazione delle cure territoriali è tra gli obiettivi individuati dal Decreto Balduzzi 2012, poi declinati nel dca. 18/2015 e riconfermati nel Patto per la Salute 2014-2016 all’art.5,c.5. Il recente dca 99/2016, che prevede l’implementazione della rete dei servizi territoriali, fa espressamente riferimento alla programmazione delle UCCP in Campania e alla riorganizzazione delle Cure Primarie. Nel dca 99 è espressa l’esigenza di presa in carico del paziente, attraverso risposte eque, solidali, appropriate

25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA LA RIORGANIZZAZIONE DELLE CURE PRIMARIE IN UN’AREA INTERNA DELLA CAMPANIA La ricerca Le posizioni, presenti nei documenti ufficiali e ispirate a principi di universalità, devono poi trovare applicazione nei diversi contesti attraverso le decisioni di direttori e dirigenti, i quali devono non solo “calare” le indicazioni formali all’interno dell'organizzazione locale dei servizi sanitari, ma anche trovare le risorse per attuarle. In questa fase, oltre agli aspetti gestionali e clinico-terapeutici, intervengono dinamiche comunicative ed organizzative ed entrano in gioco saperi relazionali e culturali.

25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA LA RIORGANIZZAZIONE DELLE CURE PRIMARIE IN UN’AREA INTERNA DELLA CAMPANIA La ricerca Le due UCCP considerate sono l’UCCP Valle Telesina, che ha sede nell’ex-ospedale di Cerreto , istituita nel maggio 2014 e l’UCCP di San Giorgio del Sannio, istituita nel giugno 2015 . Sono entrambe gestite dalla stessa cooperativa: la Samnium Medica. l’UCCP Valle Telesina è rispondente al modello rurale, mentre l’UCCP di San Giorgio a un modello suburbano-misto, entrambe comunque prevedono la concentrazione di attività complesse in un centro (hub), al quale poi si raccordano le sedi periferiche (spoke). La ricerca ha previsto fasi di osservazione e interviste e focus group ad operatori e utenti, che sono stati condotti nel periodo giugno-settembre 2015.

LA RIORGANIZZAZIONE DELLE CURE PRIMARIE IN UN’AREA INTERNA DELLA CAMPANIA La voce dei medici “Il progetto è partito bene dal punto di vista dei medici di medicina generale, è partito male dal punto di vista della collaborazione degli enti che dovrebbero fornirci i mezzi per operare”. “La UCCP attualmente è una cosa in progress, nel senso che non è ancora una realtà ben definita..”

La voce degli utenti (utenti dell’UCCP Valle Telesina di Cerreto) 25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA La RIORGANIZZAZIONE DELLA MEDICINA GENERALE IN UN’AREA INTERNA DELLA CAMPANIA La voce degli utenti (utenti dell’UCCP Valle Telesina di Cerreto) “E’ la prima volta che vengo, pensavo fosse un centro ospedaliero, che fosse entrato in funzione un altro ospedale e sono contentissimo” “Questo centro è un servizio per i cittadini, ma noi non ne sapevamo niente anche se per noi è importante, perché ci hanno tolto l’ospedale e dobbiamo cercare queste cose fuori. Questi servizi ci danno un po’ di forza in più per andare avanti visto che ci sono tanti problemi..”

Considerazioni finali 25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA La RIORGANIZZAZIONE DELLA MEDICINA GENERALE IN UN’AREA INTERNA DELLA CAMPANIA Considerazioni finali Le due UCCP considerate non funzionano ancora a pieno regime, poiché non sono state attuate le convenzioni con la specialistica e non è stato possibile avviare, oltre alla medicina d’attesa, la medicina d’iniziativa. Pertanto gli utenti non hanno chiara la specificità della struttura e del progetto, nonostante l’impegno che vi hanno profuso medici e operatori, ancora senza remunerazione per le ore extracontratto. La ricerca ha posto in evidenza come la frammentazione degli interventi, la mancanza di una visione unitaria di programmazione che coordinasse le scelte dei decisori con quello che è il management presente sul territorio abbiano reso e rendano tuttora difficoltoso questo percorso, nonostante la normativa lo prevedesse e auspicasse.