Imitazione all’interno della relazione dinamica tra apprendimento e sviluppo imitazione non come processo meccanico e ripetitivo ma come processo creativo.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
NEURONI MIRROR ED EMPATIA
Advertisements

L’intenzionalità, trovando espressione nell’assunzione di modelli di azione volontaria, non si può considerare come qualcosa di insito nell’essere umano,
Regoliosi 31 I problemi relativi all’apprendimento del Numero e del Calcolo Unità di lavoro 1 PER IL SOSTEGNO AGLI ALUNNI DISABILI Prof. Giuseppe Pea I.
LAVORO PROGETTAZIONE Prof.Senarega. Fasi impostazione Riferimento Competenze chiave europee Riferimento Competenze di cittadinanza Riferimento Assi culturali.
Il Pensiero Computazionale. IL PENSIERO COMPUTAZIONALE Il pensiero computazionale è una abilità che andrebbe sviluppata sin da bambini, a scuola, perché.
PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO (PEI)
BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
COMUNICAZIONE E CONOSCENZA
Narratologia: storia e discorso
DSA e didattica inclusiva: un’esperienza possibile
PROCESSO DI APPRENDIMENTO
Per creare un linguaggio comune …
FEDERAZIONE ITALIANA PALLACANESTRO Settore Giovanile Minibasket Scuola
Alternanza scuola/lavoro
Alternanza scuola-lavoro Boxe Parma
COMPETENZA MATEMATICA
ISTITUTO STATALE LICEALE “S.PIZZI”. «DIMMI E IO DIMENTICO; MOSTRAMI E IO RICORDO; COINVOLGIMI E IO IMPARO.» (BENJAMIN FRANKLIN)
La glottodidattica umanistica
Cosa ha da fare lo Sputnik con la pedagogia?
Di Laura Galioto Prof.ssa Soffini Classe 1°M
Competenze nel primo ciclo di istruzione
BRAIN TRAINING CON IPLOZERO.
Che cosa si intende per apprendimento significativo ?
Incontro introduttivo
Organizzazione Aziendale
Linguistica e treebank
Robot che vivono in un mondo incerto
San Marino Marzo 2004 Nicoletta Marini
La teoria dello sviluppo sociocognitivo di Vygotskij
LE COSE CHE HO IMPARATO NELLA VITA
11 aprile 2017 Dott.ssa Valeria Damiani
LE CREDENZE di EFFICACIA
Conoscenze, abilità, competenze
PROFILO FORMATIVO ANNI 3 COMPETENZE RIFERITE AGLI STRUMENTI CULTURALI
Apprendimento.
IL CODING e il Pensiero Computazionale
IL PROCESSO DI ISTITUZIONALIZZAZIONE
FEDERAZIONE ITALIANA PALLACANESTRO Settore Giovanile Minibasket Scuola
Vygotskji: La costruzione sociale della conoscenza
Che cosa è un problema matematico
Lev Semënovič Vygotskij ZONA DI SVILUPPO PROSSIMALE
Fasten und Verzichten Digiunare e rinunciare
Apprendimento nella lumaca Aplysia Californica
Psicologia dell’apprendimento
Dimensione "Avalutativa"
Il ruolo del gioco nell’apprendimento dei bambini
Organizzazione Aziendale
Alla scoperta della psicologia
per un Apprendimento di qualità
Confronto tra rappresentazioni di percorsi nella griglia 10×10
LA RELAZIONE EDUCATIVA E LA PROMOZIONE DEGLI APPRENDIMENTI __________________ Immacolata Messuri FARE DALLA SLIDE 16
Non è sufficiente sapere, ma saper fare qualcosa con quello che si sa
METODOLOGIE DIDATTICHE ALTERNATIVE
Conoscenze, abilità, competenze
LA COMUNICAZIONE E’ un’attività eminentemente sociale
per un Apprendimento di qualità
LA COMUNICAZIONE NECESSARIA
La teoria dello sviluppo sociocognitivo di Vygotskij
Senza Zaino Per una scuola comunità
Servizio Adozioni Nazionali ed Internazionali
La famiglia del nuovo millennio Significato ed evoluzione della figura paterna La famiglia del nuovo millennio Avanzini Simona matricola
Cosa ha da fare lo Sputnik con la pedagogia?
L’apprendimento nella prospettiva cognitivista.
Condizionamento operante
Corso di laurea interclasse SPE-SEAFC
Cos’è l’Autismo? Diamo spazio all’informazione! 8 Aprile 2019
I PRINCIPI DELL’APPRENDIMENTO
Uso della Danza nell’Insegnamento delle Materie Curriculari
FORMAT DEL COMPITO DI REALTA’
Classi quinte I docenti delle classi quinte del Circolo hanno cercato di promuovere interventi inclusivi riferiti a tutti gli alunni, perché ognuno sia.
Transcript della presentazione:

imitazione all’interno della relazione dinamica tra apprendimento e sviluppo imitazione non come processo meccanico e ripetitivo ma come processo creativo l’adulto non si non si troverà mai di fronte ad un individuo vuoto, privo di saperi e competenze, l’apprendimento ha una storia pregressa esempi linguaggio (acquisizioni linguistiche che si basano sulle risposte fornite dagli adulti)  matematica (i bambini hanno già giocato con le 4 operazioni prima di andare a scuola) l’adulto viene imitato, fornisce spiegazioni su come comportarsi e agire, fa sì che il bambino possa raggiungere e sviluppare molte abilità. In particolar modo, è da tale comportamento imitativo che si andranno a instaurare due processi interdipendenti, non scomponibili e attivi fin dal primo giorno di vita: apprendimento e sviluppo (Vygotskij, 1978)

L’imitazione del linguaggio e del comportamento, intesi anche come azioni motorie diventano allora fondamentali per l’apprendimento e lo sviluppo: questi sono aspetti che gli scienziati che studiano le funzioni dei neuroni specchio, hanno a lungo indagato. Si ritiene a tale proposito che le abilità motorie e il linguaggio sono strettamente connessi in quanto la loro localizzazione cerebrale si trova in zone adiacenti. Forse è proprio per questo che si ritiene che il linguaggio umano si sia evoluto da un tipo di comunicazione mimico-gestuale basata sull’imitazione (Rizzolatti & Arbib, 1998). Il bambino, prima dell’entrata nella scuola, concepisce la sua matematica attraverso il corpo … quando conta con le dita … riesce a destreggiarsi molto bene quando con le dita contando aggiunge o toglie …quando giocando cerca di stabilire le misure: più alto del compagno, meno alto, più vicino o meno vicino a un luogo o a una persona. Anche per questo tipo di attività aritmetica tende a usare il corpo, mettendo in atto movimenti, che certe volte ha imparato ad usare imitando gli amici o gli adulti a lui più vicini. Per Vygotskij affrontare il discorso sullo sviluppo e sull’apprendimento (e quindi sull’aspetto determinante offerto dall’imitazione), significa necessariamente dover partire da uno dei concetti portanti di tutta la sua teoria storico-culturale: la zona di sviluppo potenziale (Vygotskij, 1978)

 le teorie psicologiche dell’epoca, ci spiega Vygotskij, però, non prendono in considerazione il fatto che - se vengono poste al bambino delle domande in cui al loro interno vi è la risposta implicita, oppure se viene mostrato come un problema può essere risolto e il bambino riesce a risolverlo, o ancora se l’insegnante inizia la soluzione e il bambino la completa, o risolve una soluzione con l’aiuto di altri bambini - tutti questi ipotetici casi, sono da considerarsi indici di sviluppo mentale. se il bambino ha raggiunto un certo livello di sviluppo, può comunque, riuscire a risolvere problemi, come quelli di un test, o anche più difficili rispetto alla sua età mentale, se appunto, viene aiutato da un adulto con domande o esempi, cosa che invece non può fare un altro bambino (valutato come avente un livello di sviluppo mentale simile), se non aiutato da nessuno. L’aiuto come suggerimento, come forma di comportamento o di azione che possono essere imitate, fanno sì che il bambino possa svolgere e risolvere positivamente un compito: questo aspetto è ciò che delimita o definisce la zona di sviluppo prossimale. il bambino riesce a imitare moltissime azioni che vanno ben oltre i limiti delle sue capacità, grazie a una serie di imitazioni di tipo sociale che si attuano nell’interazione con gli adulti e gli altri bambini

dopo quanto esposto non esitiamo ad affermare che tratto fondamentale dell’apprendimento è quello di costituire una zona di sviluppo imminente, e cioè di richiamare alla vita, di risvegliare e animare, ne bambino, una intera serie di processi di sviluppo interiori che sono in quel dato momento possibili per il bambino soltanto nell’ambito della comunicazione con l’adulto e della collaborazione con i compagni, ma che, una volta interiorizzati, diverranno una conquista interiore del bambino. L’apprendimento così concepito non coincide con lo sviluppo, ma attiva lo sviluppo mentale infantile, risvegliando quei processi evolutivi che, al di fuori di esso, sarebbero inattuabili. Esso viene ad essere in tal modo un momento costitutivo essenziale nello sviluppo delle caratteristiche umane non naturali, ma acquisite nel corso dello sviluppo storico” (1931, p. 307). I neuroni specchio sono stati scoperti nei primi anni novanta da un gruppo di neurofisiologi dell’Università di Parma guidati da Giacomo Rizzolatti. I neuroni specchio sono neuroni visuo-motori individuati per la prima volta nel cervello del macaco nemestrino, nella regione cerebrale denominata corteccia premotoria ventrale (area F5)

Vygotskij, L.S. (1931). Istorija razvitija vysših psichičeskih funkcij, in Sobranie sočinenij, vol. 3, Pedagogijka, Moskva [trad. it. Storia dello sviluppo delle funzioni psichiche superiori, (Veggetti, M.S., (Eds.), Firenze: Giunti-Barbèra, 1974]. Vygotskij, L.S. (1978), Mind in Society. The Development of Higher Psychological Processes.Cambridge (Mass.) – London: Harvard University Press, [trad. it. Il processo cognitivo, Torino: Bollati Boringhieri, 2002].