Analisi delle dinamiche del settore del trasporto marittimo

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Transcript della presentazione:

Analisi delle dinamiche del settore del trasporto marittimo Shipping Business Analisi delle dinamiche del settore del trasporto marittimo Giuseppe Arangiaro Gabriele Graceffo Mattia Margonari Alvise Panizzi Valentina Suriano

Incuriositi dai numerosi articoli sul fallimento della Hanjin Shipping abbiamo deciso di analizzare le dinamiche del settore Shipping Business per cercare di capire quali siano le ragioni che hanno portato al fallimento di una delle più grandi compagnie di trasporto marittimo al mondo Alcune definizioni… Settore del Trasporto Merci Marittimo:  trasferimento di merci via mare dai luoghi di produzione ai mercati di consumo. È uno dei principali fattori di sviluppo dell’economia mondiale. Il settore può essere così ripartito: -Trasporto di prodotti petroliferi e chimici: crude oil, refined products, bulk chemicals, LPG -Trasporto di carichi secchi: riguarda sostanzialmente commodities (cereali, soia, minerale di ferro, bauxite, fosfati e carbone) -Trasporto di container: merci di largo consumo

HANJIN SHIPPING Fondata nel 1977 Prima compagnia sudcoreana, ottava a livello mondiale Trasporta merci di ogni tipo: elettronica, abbigliamento, giocattoli… Il 31 Agosto 2016 ha presentato istanza di fallimento 6100miliardi di Won di debito solo negli ultimi 4 anni (5,5 miliardi di dollari) 85 navi bloccate nei porti di tutto il mondo

GORT & KLEPPER: CICLO DI VITA DEL SETTORE Fase iniziale :Dagli inizi del 1900, il settore ebbe un forte impulso dovuto all’introduzione del motore a vapore. Successivamente nel 1956 di registrò l’introduzione del container.

La crescità è accompagnata da una fase di espansione economica. Take off: 1980-2000 aumento dei players nel settore, attratti dagli elevati profitti. La crescità è accompagnata da una fase di espansione economica.

Assestamento: 2000-2016. Dopo una fase di espansione dovuta ad un forte crescita economica, la crisi del 2008-2009 si ripercuote fortemente anche sul settore marittimo.

Uno sguardo più preciso al settore

K-firm concentration ratio prima e dopo l’uscita di Hanjin Shipping

MARK II 1) Predominanza di imprese grandi che investono in R&S: le imprese del settore per ottenere i rendimenti di scala maggiori demoliscono le navi obsolete e investono in navi sempre più grandi con stive di carico maggiori. 2) Elevate barriere all’entrata: il costo per la ” Tripla-E”, nave cargo acquisita dalla Maersk lo scorso 28 giugno ,con una stiva da 18000 TEU è di 195 milioni di dollari. 3) Alto tasso di concentrazione del settore.

4) Elevata asimmetria informativa. 5) Forte stabilità nella gerarchia di settore 6) Basso tasso di entrata. 7) Grandi dimensioni delle imprese

Crisi del settore

CAUSE DELLA CRISI DEL SETTORE I fattori che stanno conducendo alla crisi di questo settore possono essere molte. Tuttavia le cause principali sono: La crisi economica. Il profitto per il vettore è proporzionale al valore delle merci trasportate, ma determinanti sulla crisi dello shipping sono la debolezza del commercio mondiale, il crollo delle commodities ed il rallentamento della Cina.

2) L’eccesso strutturale di capacità e i massicci investimenti in corso che non possono più essere recuperati. Nuove e più grandi navi vengono costruite, con la certezza che andranno in perdita

 3) I presupposti per un ulteriore peggioramento, d’altra parte, sarebbero chiari e numerosi, a partire dal prezzo del petrolio che avrebbe ormai toccato il limite minimo e si appresterebbe quindi a risalire. Di riflesso tornerà ad aumentare il costo del bunker, il cui basso livello dei mesi passati ha consentito alle compagnie di ‘galleggiare’ ma che durante il 2016 tornerà a pesare sui conti degli armatori

4)Altra ragione della crisi del settore è un ulteriore deterioramento del rapporto tra domanda (bassa) e offerta di stiva (troppo alta) con conseguente incremento delle perdite economiche per i liner interzionali ,infatti la riduzione dei servizi e delle unità impiegate attuata dai liner a fine 2015 non ha portato i risultati sperati, con un tasso di riempimento medio delle navi che non ha superato l’85%, rispetto al 94% dell’anno precedente, con conseguente calo dei noli che a toccato il minimo storico. Inoltre i carrier competono tra loro con politiche commerciali aggressive per mantenere le proprie quote di mercato,come ad esempio il cartello «P3» tra le 3 più grandi compagnie del mondo (Maersk, MSC, Cma Cgm ) che sta facendo molto discutere per la dubbia legalità dell’accordo. Tutte ragioni che portano ad ipotizzare un incremento delle perdite per gli armatori del settore ,confermate anche dalla relazione «consultancy firm»  che ipotizza perdite di settore complessive superiori ai 5 miliardi di dollari soprattutto a causa dell’inefficacia delle azioni fino ad oggi intraprese per arginare l’oversupply.

Le incumbent corrono ai ripari Le compagnie di spedizioni sono state alle prese con sovraccapacità persistenti e noli bassi dall'inizio della crisi finanziaria nel 2008-09. Di conseguenza queste si stanno concentrando sul raggiungimento di economie di scala e sull’aumento della capacità di carico e del numero di tratte fornite attraverso M&A. Le principali M&A avvenute coinvolgono le principali compagnie: Senza dimenticare la “Ocean Alliance” tra Cma Cgm, COSCON, Evergreen, OOCL e APL che probabilmente sarà approvata in questi mesi dagli antitrust dei diversi continenti.

Grazie per l’attenzione