Cinema e neuroscienze
Neuroni-specchio Scoperta dei NEURONI- SPECCHIO fondamento neurobiologico di una modalità diretta di accesso al significato delle intenzioni e dei comportamenti altrui Fonte principale: Vittorio Gallese e Michele Guerra, Lo schermo empatico. Cinema e neuroscienze, Milano, Raffaello Cortina, 2015.
Neuroni-specchio Scoperta dei NEURONI- SPECCHIO derivazione della soggettività dall’intersoggettività a livello sub-personale livello del sistema cervello- corpo (sistema motorio) Intersoggettività = intercorporeità comprensione degli altri a priori rispetto alla rappresentazione linguistica
Cognizione motoria Meccanismi di rispecchiamento «cognizione motoria» = elemento cardine per la comparsa dell’INTERSOGGETTIVITÀ primo livello di comunicazione interpersonale non linguistica e di comprensione implicita degli altri
«Simulazione incarnata» ATTIVAZIONE DEL SISTEMA MOTORIO Azione eseguita: quando compiamo un’azione Azione simulata: Quando osserviamo altri compiere un’azione Quando immaginiamo di compiere un’azione Quando vediamo un personaggio di un film compiere un’azione
«Simulazione incarnata» e cinema Questi meccanismi sono anche il fondamento del nostro coinvolgimento nelle storie narrate nei film dell’immedesimazione nelle azioni dei personaggi della finzione cinematografica
«Simulazione liberata» Esperienza estetica = Potenziamento dei meccanismi di rispecchiamento e simulazione Al cinema siamo liberi da amare, odiare, provare piacere, o terrore ma a distanza di sicurezza rispetto alla realtà al cinema non dobbiamo difenderci, scappare, o combattere
«Simulazione liberata» (1) Sguardo dello spettatore = (2) sguardo del bambino con scarsa autonomia motoria (1) Interazione col mondo mediata da percezione simulativa di eventi, azioni ed emozioni rappresentati dal film Transfert emozionale tra attori e spettatori (2) Interazione col mondo mediata da percezione simulativa di eventi, azioni ed emozioni rappresentati dal film nel contesto sociale
Immedesimazione (Lageira) Spettatore = = soggetto cosciente della realtà psicofisica cui resta ancorato = soggetto capace di proiettarsi con forza immaginifica nel film che sta guardando la sua soggettività rimane la stessa anche mentre si ricolloca esteticamente nel film Fonte: Lageira, J., «Imaginary subject», Amsterdam, 2011
Immedesimazione (Morin) Cinema = = sistema che tende a integrare lo spettatore nel flusso del film = sistema che tende a integrare il flusso del film nel flusso psichico dello spettatore Fonte: Edgar Morin, Il cinema o l’uomo immaginario, Milano, 1982 (prima edizione francese: 1956)
Immedesimazione: movimenti della mdp MOVIMENTI DELLA MACCHINA DA PRESA (mdp): Movimenti generati da fattori esterni Movimenti a seguire o precedere un personaggio, un oggetto o un veicolo Movimenti generati da fattori interni Movimenti che visualizzano il punto di vista di un personaggio (sguardo o movimento) Campi totali in movimento (ambientazioni)
Immedesimazione: movimenti della mdp Il movimento della mdp enfatizza il suo ruolo di partecipante all’azione: muovendosi nello spazio tridimensionale del set, la mdp si comporta come un corpo umano che «si immerge» nella storia
Immedesimazione: movimenti della mdp Ma se la mdp si identifica con lo spettatore il suo sguardo è lo sguardo dello spettatore il suo movimento è il movimento simulato dello spettatore anche lo spettatore, simulando il movimento della mdp, è «immerso» nella storia
Immedesimazione: movimenti della mdp La Steadicam potenzia e intensifica il coinvolgimento emotivo dello spettatore la fluidità dei suoi movimenti si traduce in una «immanenza corporea» alla scena che produce una più forte attivazione della simulazione motoria
Immedesimazione: montaggio continuo Montaggio continuo o «invisibile» = analogia con la percezione reale della continuità In realtà: il cinema si fonda sulla discontinuità delle inquadrature ma anche la percezione della realtà si fonda sulla discontinuità del nostro sguardo (ammiccamenti e movimenti involontari)
Immedesimazione: montaggio continuo Regole del montaggio invisibile regola dei 180° regola dei 30° «effetto Kulesov»