Come studiare le politiche pubbliche

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Perchè c’è bisogno delle politiche pubbliche?
Advertisements

Come studiare le politiche pubbliche
Analisi delle politiche pubbliche Master in Politiche per lo sviluppo locale Nuoro 2014 Docente: Roberto Di Quirico
REGOLAMENTAZIONE DELLE IMPRESE PUBBLICHE
07/07/2016 Scienza delle Finanze - Finanza Pubblica1 I fallimenti del mercato Il Monopolio Il Monopolio naturale Le esternalità Le asimmetrie informative.
I beni pubblici Riferimento cap 5 Rosen.
Esternalità Lezione 5. si chiama ESTERNALITA’ ogni effetto che l’attività di produzione o di consumo di un individuo determina sull’insieme di produzione.
I diversi approcci alla politica economica keynesiani e monetaristi.
Capitolo 4 Le scelte del consumatore. Utilità e teoria delle scelte Il problema del consumatore: quali beni e servizi acquistare Nozione di utilità 
…allo scopo di soddisfare i bisogni delle persone che li compongono Sin dall’antichità, l’uomo per soddisfare i suoi bisogni si è associato con altre persone.
Introduzione al processo di Marketing Management Cap. 1
Gli strumenti di policy
Capitolo 9 Esternalità e beni pubblici
Il disegno organizzativo dell’Amministrazione pubblica cap
Politica dell’economia globale a.a
Briotti / Fondamenti di Economia Politica A.A
Fondamenti di Economia Alcune definizioni
Economia politica Lezione 23
Interazione → pbs → arriva Venerdì
Management e Marketing delle Imprese del Terzo Settore Monica Fait
Strumenti di analisi normativa
Luca Livelli 3 B Mercurio
Istituzioni di Economia Informazioni generali sul Corso
SCIENZA DELLE FINANZE Alessandro Balestrino, Emma Galli, Luca Spataro
Il modello contrattuale
RISORSE COLLETTIVE E BENI PUBBLICI
Regolamentazione delle imprese pubbliche
Efficienza, carenze dei mercati e implicazioni per l’intervento pubblico (la prospettiva “costruttivistica) (parte 1)
Le aspettative Economia & Finanza Pubblica
Definizione di società giusta
Il processo decisionale
Sociologia della pubblica amministrazione
Insufficienze del mercato, soluzioni pubbliche e loro insufficienze
I modelli di capitalismo
Il mercato: caratteristiche e limiti
Scienza delle Finanze Prima Cattedra- Prof. Stornaiuolo (lett. A-L)
Politica Comparata prof. Fulvio Venturino
Esercizi.
Lo Stato operatore economico e regolatore dell’economia
Istituzioni di Economia Informazioni generali sul Corso
Il taylorismo ovvero la lenta scomparsa dell’artigianato
Il sistema azienda Istituti e aziende Il concetto di azienda Elementi costitutivi dell’azienda L’azienda di produzione L’azienda come sistema L’azienda.
Il sistema azienda Istituti e aziende Il concetto di azienda
Interazione → pbs → arriva Venerdì
REGOLAMENTAZIONE DELLE IMPRESE PUBBLICHE
La formulazione delle politiche pubbliche
Corso di Laurea in Economia
RISORSE COLLETTIVE E BENI PUBBLICI
Scienza politica Prof. Luca Lanzalaco a.a
Federalismo.
Scienza delle finanze Roberta De Santis
Razionalità, exit e voice
Le aspettative Economia
Sociologia della pubblica amministrazione
Lezione N° 1 L’AZIENDA: Nozioni Introduttive
Economia aziendale Gli istituti Docente: Dott.ssa Monica Giani
Istituzioni di Economia Informazioni generali sul Corso
Paolo Landri Temi organizzativi Paolo Landri
Scienza politica Prof. Luca Lanzalaco a.a
LA COMUNICAZIONE NECESSARIA
Politica Comparata prof. Fulvio Venturino
Valutazione dei mercati prospettiva generale (IH e EEG) Pb di efficienza (monopolio, beni pubblici, contratti incompleti, ext. ) ed equità (dotazioni,
Lezione N° 1 L’AZIENDA: Nozioni Introduttive
Esempi di network analysis
VALORE Cosa è ?.
Interazione → pbs → arriva Venerdì
Capitolo 15 L’equilibrio generale e l’efficienza dei mercati
Capitolo 12 Il monopolio.
BENEFICI E COSTI di un’attività
Partecipazione civica, beni comuni e cura della città
Transcript della presentazione:

Come studiare le politiche pubbliche

La Public choice: linee generali (1) Estende gli strumenti analitici dell’economia classica alle decisioni non di mercato. Tuttavia interpreta in maniera opposta alla policy analysis la sfida intellettuale lanciata dal modo di ragionare dell’economia. Rimane la razionalità, cambia decisamente il ruolo delle istituzioni pubbliche (visto tendenzialmente in maniera negativa/predatoria) Idea centrale: ciascun attore (politico, burocrate, partito, elettore ecc.) va concepito come individuo che agisce in maniera razionale per max. la propria utilità e i propri interessi, in qualunque sfera esso agisca (quindi anche politica). Si assume che le sue preferenze siano “date”, fisse, ordinate, coerenti e transitive. Politiche pubbliche = scelte pubbliche, derivanti dall’interazione tra attori dotati di ordini di preferenze diverse.

Public choice: linee generali (2) Implicazioni per la ricerca: Il problema è capire come le preferenze individuali vengano aggregate in una scelta pubblica (nel senso di collettivamente rilevante e vincolante). L’analisi deve essere condotta con scopi essenzialmente descrittivi. Obiettivo: studiare e capire l’interazione tra attori RAZIONALI in contesti quali parlamenti, elezioni, amministrazioni. Formulare MODELLI generali su come i decisori/gli elettori scelgono le proprie linee di azione, e su come le sigole preferenze individuali si combinano/aggregano in decisioni pubbliche (scelta sociale)

Economia del benessere La principale teoria che ispira l’analisi delle politiche pubbliche Sostiene che il mercato non sempre è efficace (fallimenti del mercato) e che in quei casi le istituzioni devono integrare o sostituirsi al mercato

Economia del benessere (2) Obiettivo principale delle politiche pubbliche: trovare il modo di agire nel modo più efficiente Metodo per valutare l’efficienza: analisi costi/benefici Definire l’efficienza: ottimo paretiano vs criterio di Kaldor

Fallimenti del mercato 1- Monopolio naturale (monopolio strutture es. Telecom) 2 – Informazione imperfetta (es. effetti collaterali medicine) 3 – Esternalità (costi scaricati sulla collettività es. inquinamento) 4 – Tragedia dei beni comuni (sfruttamento incontrollato di risorse pubbliche quali riserve di pesca) 5 – Concorrenza distruttiva (eccessiva concorrenza – riduzione profitti e salari – riduzione del benessere della collettività)

Fallimenti dello stato 1 - Distorsione organizzativa (società pubbliche create per correggere il mercato ne aumentano invece l’inefficienza) 2 – Aumento dei costi (finanziamento pubblico permette sopravvivenza di imprese pubbliche in perdita) 3 – Esternalità derivate (esclusione di beni e servizi dal mercato)

Tipologie di beni e servizi (1) Secondo gli economisti del benessere esistono quattro tipi di beni e servizi: 1 – Beni privati puri 2 – Beni pubblici puri 3 – Tool goods 4 – Beni collettivi Classificabili in base a due criteri: 1 – Escludibilità 2 - Rivalità

Tipologie di beni e servizi (2) Rivalità alta bassa alta Bene privato Toll good Escludibilità Bene collettivo Bene pubblico bassa

Tipologie di beni e servizi (criteri) Escludibilità: se sia possibile o conveniente escludere dal consumo altri individui Rivalità: se la contemporanea fruizione da parte di altri consumatori diminuisca i benefici del singolo fruitore

Tipologie di beni e servizi (esempi) Beni privati: Gran parte dei beni e servizi commercializzati Beni pubblici: illuminazione delle strade, difesa Tool goods: beni pubblici per il cui uso si può chiedere un pedaggio (es. autostrade) Beni collettivi: pesci del mare

Prescrizioni degli economisti del benessere Beni privati: il governo non deve intervenire nelle transazioni Beni pubblici: devono essere erogati dallo stato Tool goods: erogati dallo stato ma ammortizzati con tributo/pedaggio da chi li usa Beni collettivi: il governo deve regolarne l’uso tramite licenze per evitarne l’esaurimento