Riccione, 16-19 maggio 2011 XXII Corso SIMFER Emilia Romagna La Cervicalgia: clinica e principi riabilitativi Marco Monticone, MD UO Riabilitazione Neuromotoria.

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Riccione, 16-19 maggio 2011 XXII Corso SIMFER Emilia Romagna La Cervicalgia: clinica e principi riabilitativi Marco Monticone, MD UO Riabilitazione Neuromotoria Specialistica, Istituto di Lissone, Fondazione S. Maugeri, IRCCS

La cervicalgia Frequente, episodica Risoluzione parziale Ogni fascia di età Prevalenza/anno: 12-71% Se persistente: 2-12% Hogg-Johnson S. Task Force on NP. Spine 2008

La cervicalgia Stimolo nocicettivo di: Muscoli, legamenti, articolazioni, radici nervose Meccanismo eziologico non evidenziabile Origine disfunzionale multifattoriale (muscolare, meccanico, posturale, neurologico) Haldeman S. Task Force on NP. Spine 2008

Fattori di rischio Non modificabili Modificabili Età Sesso Salute in generale e comorbidità Pregressi traumi Fattori psico-sociali Comportamentali Postura Degenerazione discale: NO Reperti RMN aspecifici: NO Guzman J. Task Force on NP. Spine 2008

La cervicalgia Aspetti clinici (cause) Multifattorialità Bio-psicosocialità Impatto su attività, partecipazione, salute (ICF) Haldeman S. Task Force on NP. Spine 2008

Cause e Prognosi Definizione Causa Prognosi Aspecifica (90%) Specifica Disfunzionale Benigna; rischio di ricorrenza e di persistenza Specifica (5-7%) Frattura Scoliosi Spondilolistesi Stenosi del canale Ernia discale Rischio di dolore persistente e di disabilità Origine sistemica (1-2%) Malattie reumatologiche Neoplasie Infezioni In funzione della causa eziologica primitiva Origine viscerale (1%) Polmonare Gastro-enterica Epatica Pancreatica

Raccomandazioni diagnostico- terapeutiche SIMFER per la Cervicalgia - 2011 - Sezione SIMFER Ambulatoriale e di Evidence Based Rehabilitation (2009-2010) Monticone M, Iovine R. Giorn Ital Med Riab. 2011

Grading PNLG Istituto Superiore Sanità Livello di Prova I. Prove ottenute da più RCT e/o SR II. Prove ottenute da un solo RCT III. Prove ottenute da studi di coorte non randomizzati IV. Prove ottenute da studi retrospettivi V. Prove ottenute da studi senza gruppo di controllo VI. Prove basate sull’opinione di esperti Forza delle Raccomandazioni A. L’esecuzione è fortemente raccomandata B. L’esecuzione deve essere attentamente considerata C. Sostanziale incertezza a favore o contro D. L’esecuzione non è raccomandata E. Si sconsiglia fortemente l’esecuzione

Raccomandazioni diagnostiche Indagine anamnestica esaustiva: esordio, caratteristiche e topografia del dolore, sintomi neurovegetativi, ergonomia (VI A). Nel caso di sintomi persistenti, rivalutare la possibilità di cause specifiche/gravi ed estendere l’indagine anamnestica anche ai fattori psicologici, familiari e sociali (VI A).

Segnali di allarme: sempre! Rilievo anamnestico Segnale di allarme per Evento traumatico, associato ad osteoporosi o a trattamento steroideo prolungato Frattura Anamnesi positiva per cancro; perdita di peso; masse palpabili cervicali e paracervicali Neoplasia primitiva o metastatica Recente infezione; tossicodipendenza; immunodepressione; iperpiressia persistente Infezioni Dolore irradiato AA SS/II, associato a deficit stenici e di sensibilità; incontinenza sfinterica Mielopatia cervicale Spondilite anchilosante e altre malattie reumatiche Malattie sistemiche Dolore intrattabile; notturno; non correlato a movimento e posture Frattura, Neoplasia, Infezione

Raccomandazioni diagnostiche Valutazione obiettiva completa di (III B): - ispezione cutanea e delle caratteristiche posturali - palpazione vertebrale e muscolare - esame della motilità attiva e passiva e della forza del rachide cervicale e dei muscoli ad innervazione radicolare cervicale.

Raccomandazioni diagnostiche Test di provocazione (I A): Il test di Spurling* deve essere effettuato tutte le volte che si sospetti una radicolopatia cervicale. (Sensibilità 0.50, Specificità 0.93) * Equivale ad una pressione assiale sul capo in estensione, rotoinclinato verso la direzione della sospetta radicolopatia

Raccomandazioni diagnostiche Esame obiettivo neurologico per (III A): - valutare sensibilità, forza e riflessi - la diagnosi differenziale tra neuropatie centrali e periferiche - evidenziare patologie cervicali specifiche - rendere evidenti clinicamente segni di sofferenza neurologica raccolti in sede anamnestica.

Raccomandazioni diagnostiche Diagnostica per immagini: - per confermare un sospetto clinico e non usata routinariamente o in alternativa alla visita. - nel sospetto di patologie cervicali specifiche/gravi eseguire la radiografia cervicale in proiezione standard (III A). - prescrivere TC o RMN nel caso di compressione neurologica periferica (III A).

Raccomandazioni diagnostiche Scale di Outcome: - da adottare per la valutazione di dolore, disabilità e qualità della vita (I A). - utilizzare il Neck Pain Disability Questionnaire, validato in lingua italiana, quale questionario multidimensionale della valutazione della disabilità e degli aspetti cognitivo-comportamentali correlabili a cervicalgia (I A).

Raccomandazioni terapeutiche Cervicalgia ad origine sistemica e viscerale: - adottare rapidamente contromisure terapeutiche in funzione della causa eziologica (VI A).

Raccomandazioni terapeutiche Cervicalgia acuta: - utilizzare la terapia medica: paracetamolo, FANS, steroidi, analgesici (I B) - i casi resistenti al trattamento farmacologico possono beneficiare di: manipolazione (I A), terapia fisica strumentale (LLLT, I B), agopuntura e blocchi anestetici (I B)

Raccomandazioni terapeutiche Cervicalgia persistente: favorire l’utilizzo dell’esercizio terapeutico per ridurre dolore e disabilità (I A) …sì, ma quale esercizio? Rinforzo Stabilizzazione Attivo (controllo posturale)? Rilassamento? Propriocettivo?

Raccomandazioni terapeutiche Cervicalgia persistente: - favorire la sinergia tra esercizio, manipolazione/mobilizzazione (I A) e massaggio (I B) - utilizzare la riabilitazione cognitivo comportamentale nei casi di cervicalgia cronica ad alta disabilità (I B).

Raccomandazioni terapeutiche Terapia fisica: - associare Ultrasuonoterapia e TENS ad esercizio e terapia manuale (II B). - utilizzare la Laserterapia (LLLT) per il sollievo algico (I B).

Raccomandazioni terapeutiche Metodiche mini-invasive, manu medica (I A): utilizzare l’agopuntura, il dry needling e i blocchi anestetici per il sollievo algico.

Future linee di ricerca ambito diagnostico - migliorare i criteri diagnostici della cervicalgia aspecifica, individuando specifici sottogruppi clinici - migliorare affidabilità, validità e predittività dell’Esame Clinico e della Diagnostica per Immagini - incrementare il numero di misure di outcome multidimensionali a disposizione del clinico

Future linee di ricerca ambito terapeutico Valutare l’efficacia di: - interventi farmacologici - tecniche di esercizio - riabilitazione cognitivo comportamentale - massaggio Terapia Fisica, singolarmente o in associazione Condurre studi di costo-efficacia

Future linee di ricerca ambito metodologico - Preferenza per gli RCT - Adeguata pianificazione metodologica e statistica Adeguata stima campionaria - Attenta selezione/definizione del campione - Attenta selezione delle misure di outcome - Esaustiva definizione degli interventi clinici - Attenta pianificazione di follow-up temporali

Istituto Scientifico di Lissone, Fondazione S. Maugeri, IRCCS GRAZIE PER LA CORTESE ATTENZIONE Istituto Scientifico di Lissone, Fondazione S. Maugeri, IRCCS