Raccolta di informazioni e proposte dalle Diocesi italiane CEI – Ufficio nazionale per la pastorale della Famiglia CISF – Centro Internazionale Studi Famiglia LA PREPARAZIONE DEI FIDANZATI AL MATRIMONIO E ALLA FAMIGLIA OGGI IN ITALIA Raccolta di informazioni e proposte dalle Diocesi italiane Questionario Operatori A cura del CISF 25/06/2009
I DATI 278 QUESTIONARI coppie individuali 178 100 41 DIOCESI nord centro sud 9 12 20 25/06/2009
LE COPPIE titolo di studio lui lei % nessun titolo licenza elementare licenza elementare 1 0,5 licenza medie inferiori 20 22 11,2 12,4 qualifica professionale 7 2 4,0 1,1 diploma 79 87 44,4 48,9 laurea o master 68 62 38,2 34,9 non indicato 4 2,2 età lui lei % meno 35 anni 5 10 2,9 5,6 tra 36 e 50 80 95 44,9 53,3 tra 51 e 65 82 68 46,0 38,2 oltre 65 11 6,2 anni di attività nella preparazione al matrimonio n. coppie % 1 o 2 anni 14 7,8 meno di 10 102 57,2 tra 11 e 20 45 25,1 tra 21 e 30 13 7,2 oltre 30 1 0,5 non indicato 4 2,2 25/06/2009
GLI OPERATORI INDIVIDUALI n. persone % sacerdoti 65 consacrati 3 professionisti 11 coniugati 19 vedovi 2 età n. persone % meno 35 anni 12 tra 36 e 50 34 tra 51 e 65 35 oltre 65 19 Anni di attività nella preparazione al matrimonio n. persone % 1 o 2 anni 8 meno di 10 46 tra 11 e 20 23 tra 21 e 30 9 oltre 30 11 non indicato 3 25/06/2009
LA PREPARAZIONE DEGLI OPERATORI preparazione specifica valore assoluto % sì 112 40,2 no 118 42,5 parzialmente 44 15,8 non indicato 4 1,5 totale 278 100 25/06/2009
La ritenete necessaria? «Senza dubbio necessaria. Occorre aiutare gli operatori con spunti pratici di accompagnamento degli incontri e anche dare nozioni di pastorale familiare, conoscenza del Direttorio, nozioni teologiche e di diritto in materia di matrimonio e famiglia». (coppia Bolzano) «Ogni prete dovrebbe darsi qualche strumento psicologico e sulla comunicazione per fare meglio il suo mestiere» (sacerdote Fermo) 25/06/2009
«Non riteniamo che ai nubendi si debbano tenere “lezioni”, pertanto la preparazione che crediamo essenziale è quella che attiene ai buoni cristiani, ascoltando e approfondendo la parola di Dio, curando un’assidua partecipazione ai sacramenti e disponibilità al servizio per gli altri. Per il resto esistono già gli specialisti» (coppia Brindisi) «Riteniamo che l’esperienza di una coppia sposata da tempo possa essere sufficiente come supporto al corso» (coppia Brescia). 25/06/2009
Percezione del grado medio di preparazione degli animatori Preparazione animatori valore assoluto % basso/scarso 18 6,5 improvvisato 6 2,1 solo buona volontà 10 3,6 sufficiente 30 10,8 discreto 21 7,6 soddisfacente 5 1,8 buono 88 31,7 alto 19 6,8 non indicato 81 29,1 totale 278 100 25/06/2009
I CORSI: difficoltà «Incontri molto interessanti, ma tardivi: le coppie che incontriamo hanno già una loro esperienza, un proprio vissuto, e proprie abitudini e progetti» (individuale Carpi) «Difficoltà di dialogo sia per la scarsa formazione religiosa dei giovani fidanzati, sia per la loro desuetudine a comunicare» (coppia Chieti) 25/06/2009
Soddisfazioni «Dà soddisfazione l’instaurarsi e, a volte, il mantenersi nel tempo di relazioni amicali e spirituali con le coppie di fidanzati e, successivamente ai loro matrimoni, come coppie sposate» (coppia Lodi) «Vediamo che arrivano, per la maggior parte, coppie non sufficientemente catechizzate le quali partecipano all’inizio con ritrosia e non vogliono essere particolarmente coinvolte, ma con il susseguirsi degli incontri durante i quali sempre annunciamo la buona notizia (Kerygma) dell’amore di Dio, le coppie si fanno sempre più partecipi e desiderano realmente un incontro con Gesù Cristo. In questi anni abbiamo assistito a vere e proprie conversioni e pensiamo che i percorsi siano un’ottima opportunità di evangelizzazione» (coppia L’Aquila) 25/06/2009
Aspetti positivi «Non appena ci si sforza di affrontare temi profondi, riemerge il desiderio di Dio» (coppia Lodi) «La gioia di farsi compagni di viaggio e condividere un cammino di fede con i nubendi. L’amicizia con le coppie continua anche dopo il percorso» (coppia Otranto) 25/06/2009
Aspetti problematici «Ignoranza (per lo più) circa tematiche religiose e qualche pregiudizio nei confronti di tematiche etiche» (coppia Campobasso - Bojano) «Le difficoltà derivano dalla consapevolezza dell’inadeguatezza delle vecchie metodologie a veicolare i valori del cristianesimo (in ambito familiare) in un contesto sociale spesso laicista; occorre la ricerca di nuove metodologie e linguaggi idonei a comunicare qui e ora (storicizzando) la bellezza e la ricchezza del Vangelo» (individuale Molfetta) . 25/06/2009
Giudizio sulla qualità dell’attività: è OK! «L’attività è di qualità decisamente elevata: lo stile partecipativo e induttivo, l’approccio”laico” consentono di avvicinarsi molto alle coppie e di portarle a fare anche una riflessione di una certa profondità sul proprio rapporto con la fede senza che quasi se ne accorgano» (coppia Novara) «I contenuti sono articolati su due livelli di lettura, complementari tra loro. Un primo livello è una riflessione sui tratti caratteristici dell’esperienza d’amore per scoprire la consonanza con ciò che Dio rivela di Sé attraverso la Scrittura. Il secondo livello guarda al progetto d’amore di Dio per noi e ci consente di comprendere meglio noi stessi, come coppia e come singoli. Gli incontri si svolgono nella nostra casa e questo per dare risalto alla dimensione missionaria della famiglia ma anche e soprattutto per sottolineare che Dio può essere vissuto all’interno delle relazioni familiari». (coppia Tursi Lagonegro) 25/06/2009
Giudizio sulla qualità dell’attività: HELP! «Difficile dare giudizi in merito, ma a volte sembra trattarsi più di un’attività che si deve fare che di un momento di comunità viva e accogliente» (coppia Concordia – Pordenone) «L’attività, inizialmente di buona qualità, ha perso efficacia a causa del rapido evolversi delle situazioni sociali in cui si cala» (coppia Campobasso – Bojano) 25/06/2009
Integrazione con la pastorale d’insieme «L’accoglienza, l’accompagnamento e la formazione dei fidanzati e giovani famiglie impegna la comunità a dare testimonianza di un cristianesimo che si è incarnato nella vita quotidiana; impegna a vivere un cristianesimo adulto e di servizio che, investendo l’intera comunità, non è limitato agli “addetti ai lavori”» (individuale Molfetta) qui funziona … «I giovani fidanzati e sposi hanno una parte rilevante nell’attenzione pastorale e nelle proposte formative in genere, spesso ne diventano protagonisti e dovrebbe esserlo sempre di più» (sacerdote Salerno) «Stiamo vivendo a livello diocesano un intenso periodo di pastorale d’insieme a partire dalla sperimentazione sull’iniziazione cristiana che comprende anche la catechesi dei ragazzi e genitori, i cresimandi adulti e i nubendi» (coppia Brindisi) 25/06/2009
qui non tanto … «La difficoltà maggiore riguarda l’aspetto organico della pastorale che non riesce a mettere al centro la famiglia, la considera più un problema che una risorsa» (individuale Castellaneta) perché? «Bisognerebbe che ognuno si ricordasse che stiamo lavorando nella vigna del Signore e non ciascuno nel proprio orticello» (coppia Grosseto) 25/06/2009
Qual è e quale sarà il volto dei fidanzati? «Si prevedono fidanzati sempre più maturi anagraficamente, con problemi lavorativi e con maggiore probabilità di convivenze» (coppia Avellino) «Aumenteranno anche i matrimoni misti e interculturali, con la necessità di collaborazione ecumenica e interreligiosa a cui prepararsi» ( coppia Reggio Calabria - Bova) 25/06/2009
Qual è e quale sarà il volto dei fidanzati? «I fidanzati sono umanamente ricchi, quasi tutti giovani colti, professionalmente qualificati, capaci di responsabilità. Spesso però sono privi di formazione religiosa e di convinzioni che leghino la verità di Dio, del Vangelo e l’appartenenza alla Chiesa alla loro vita e specie al loro matrimonio. Inoltre non hanno certezze sulla stabilità del loro matrimonio; spesso non hanno fiducia neanche nel mondo del lavoro e nella società in genere. Tuttavia la fede è stimata e cercata soprattutto dal vissuto. Anche la famiglia è per i giovani un valore basilare, ma la sentono in crisi» (coppia Chieti) 25/06/2009
Come dovrà mutare il volto dei corsi? «La preparazione dovrebbe perdere la caratteristica di un tempo di formazione per acquisire quella di esperienza di cammino» (coppia Mazara del Vallo) «Nella progettazione dei percorsi i fidanzati non devono più essere semplici destinatari di informazioni, ma considerati, mediante il loro coinvolgimento, protagonisti di un cammino di scoperta e discernimento con l’accompagnamento del parroco e della coppia animatrice, in un clima di familiarità» (coppia Otranto) «Se si vuole essere compresi occorre parlare il linguaggio di che ascolta e rispondere alle loro domande talvolta inespresse» (coppia Anagni - Alatri) 25/06/2009
GRAZIE PER L’ATTENZIONE ARRIVEDERCI AD OGGI POMERIGGIO 25/06/2009