Zone astronomiche I tropici e i circoli polari dividono la superficie terrestre in 5 grandi aree, chiamate zone astronomiche.
Zone astronomiche Nel corso dell’anno queste zone vengono riscaldate dal Sole in maniera sensibilmente diversa. Da Nord a Sud, le zone astronomiche sono: • la Calotta polare artica • la Zona temperata boreale • la Zona Tropicale (o Zona torrida) • la Zona temperata australe • la Calotta polare antartica
Moti millenari La Terra è dotata anche di movimenti, molto più lenti, che si compiono in migliaia di anni e perciò sono chiamati moti millenari. Sono causati dall’attrazione gravitazionale che il Sole e la Luna esercitano sulla Terra.
1. Precessione degli equinozi (luni-solare) Si tratta del fenomeno per cui equinozi e solstizi avvengono ogni anno 20 minuti prima rispetto all'anno sidereo precedente. L’asse della Terra, come una trottola, subisce una lenta rotazione (disegna un doppio cono intorno al centro). Si tratta di un moto completo in circa 26.000 anni.
1. Precessione degli equinozi
2. Variazione dell'eccentricità dell'orbita 92.000 anni
3. Mutamento dell'inclinazione dell'asse terrestre (21° 55‘ - 24° 20‘) 40.000 anni
La misura dell’anno Anche per il moto di rivoluzione della Terra intorno al Sole, e quindi per la misura dell’anno, si distingue anno sidereo da anno solare. Per anno sidereo si intende l’effettivo periodo di rivoluzione della Terra attorno al Sole. Questo intervallo di tempo è di: 365 giorni, 6 ore, 9 minuti e 10 secondi.
Anno solare L’anno solare (o anno tropico) è invece il tempo che intercorre tra due passaggi consecutivi del Sole allo Zenit (in culminazione) su uno stesso tropico. A causa del fenomeno della precessione luni-solare, questo avviene un po’ prima che la Terra abbia completato la propria rivoluzione attorno al Sole. L’anno solare è un po’ più breve di quello sidereo: ha una durata di 365 giorni, 5 ore, 48 minuti e 46 secondi.
Anno civile La durata dell’anno solare non corrisponde a un numero intero di giorni, si è resa quindi necessaria l’introduzione dell’anno civile, di 365 giorni esatti, su cui si basano i calendari. Per tenere conto delle 6 ore (scarse) in più contenute nella durata dell’anno solare rispetto all’anno civile, ogni 4 anni è necessario aggiungere un giorno e si ha un anno «bisestile» Il calendario così organizzato fu introdotto nel 1582 dal Papa Gregorio XIII, e si chiama per questo motivo calendario gregoriano.