Scienza politica Prof. Luca Lanzalaco a.a. 2016-2017.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
CORSO DI SCIENZA POLITICA Docente Prof. Luca Lanzalaco
Advertisements

CORSO DI SCIENZA POLITICA Scienza politica Prof. Luca Lanzalaco Modulo I a.a
Scienza Politica a.a Marco Di Giulio. Informazioni (I) Orario delle lezioni Lunedì 9-10 e Mercoledì 8-11 Contatti
Strategia e governo dell’azienda familiare
Scienza politica Prof. Luca Lanzalaco Modulo IV a.a
Premessa Unità didattica 2 – Organizzazioni e ambiente.
LA SOCIETA’ DI MASSA E IL TOTALITARISMO
Incontro pubblico: QUALE EUROPA? diritti o economia, opportunità o vincoli?
…allo scopo di soddisfare i bisogni delle persone che li compongono Sin dall’antichità, l’uomo per soddisfare i suoi bisogni si è associato con altre persone.
Indicazioni per la relazione scritta finale Corso di Scienza politica a.a. 2016/2017 Prof. Luca Lanzalaco.
Politica orizzontale: Opinione pubblica e partecipazione politica
LA SOCIETA’ DI MASSA E IL TOTALITARISMO
LE RELAZIONI INDUSTRIALI
LO STATO V. Conte, Cittadinanza e Costituzione © Zanichelli editore 2010.
Scienza politica Prof. Luca Lanzalaco a.a
Politica Comparata prof. Fulvio Venturino
L’operazionalizzazione
ISTITUZIONI E LIVELLI DI GOVERNO
Scienza politica Prof. Luca Lanzalaco Modulo II a.a
CORSO DI SCIENZA POLITICA Docente Prof. Luca Lanzalaco
Politica Comparata prof. Fulvio Venturino
Cattedra di Sistemi organizzativi complessi Prof. Renato Fontana
Scienza Politica a.a Marco Di Giulio.
Il processo decisionale
Dimensione istituzionale e cambiamento nella PA Prof. Adolfo Braga
I modelli di capitalismo
Gli Attori e le loro interazioni: I policy network
Politica Comparata prof. Fulvio Venturino
Politica Comparata prof. Fulvio Venturino
CORSO DI SCIENZA POLITICA Docente Prof. Luca Lanzalaco
CAMBIAMENTI NELLA POLITICA ESTERA TRADIZIONALE
Indicazioni per la relazione scritta finale Corso di Scienza politica a.a. 2017/2018 Prof. Luca Lanzalaco.
Politica Comparata prof. Fulvio Venturino
Il sistema azienda Istituti e aziende Il concetto di azienda Elementi costitutivi dell’azienda L’azienda di produzione L’azienda come sistema L’azienda.
Il sistema azienda Istituti e aziende Il concetto di azienda
Politica orizzontale: Opinione pubblica e partecipazione politica
Scienza Politica (M-Z) A.A
La partecipazione politica
Scienza Politica (M-Z) A.A
Scienza Politica (M-Z) A.A
SISTEMI ELETTORALI.
POLITICA, LEGITTIMITA’ E CONSENSO
CORSO DI SCIENZA POLITICA Docente Prof. Luca Lanzalaco
Scienza politica Prof. Luca Lanzalaco a.a
Scienza politica Prof. Luca Lanzalaco Modulo II a.a
Che cos’è la partecipazione politica
Intermediazione tra società e politica
Lezione N° 6 L’organizzazione
Scienza politica Prof. Luca Lanzalaco a.a
CORSO DI SCIENZA POLITICA Docente Prof. Luca Lanzalaco
Eventi la cui natura politica è certa
Intermediazione tra società e politica
Lezione N° 6 L’organizzazione
Il classico bengalese trasferitosi a Oxford e Harvard
Politica Comparata prof. Fulvio Venturino
REFERENDUM E INIZIATIVE POPOLARI
Scienza politica Prof. Luca Lanzalaco Modulo III a.a
Scienza politica Prof. Luca Lanzalaco Modulo III a.a
Questo corso Che cosa Come Quali contenuti
Cittadinanza e Costituzione
Indicazioni per la relazione scritta finale Corso di Scienza politica a.a. 2018/2019 Prof. Luca Lanzalaco.
Questo corso Che cosa Come Quali contenuti
Scienza politica Prof. Luca Lanzalaco Modulo II a.a
Lezione N° 6 L’organizzazione
Politica Comparata prof. Fulvio Venturino
Intermediazione tra società e politica
Che cos’è la partecipazione politica
Lezione N° 6 L’organizzazione
Intermediazione tra società e politica
SVILUPPO POLITICO E POTERI LOCALI
Transcript della presentazione:

Scienza politica Prof. Luca Lanzalaco a.a. 2016-2017

Programma del corso 1. Cosa è politica 2. Regimi politici e democrazia 3. Le istituzioni dei regimi democratici 4. Gli attori dei regimi democratici 5. I processi dei regimi democratici 6. Il sistema politico italiano

Modulo I – Cosa è politica Scienza politica Modulo I – Cosa è politica Prof. Luca Lanzalaco a.a. 2016-2017

A1 A2 ? A4 A3

cosa è la politica secondo l’approccio del potere cosa è la politica secondo l’approccio statista cosa è la politica secondo l’approccio sistemico cosa è la politica secondo la teoria della scelta pubblica ARGOMENTI TRATTATI 2002 - Facoltà di Scienze Politiche

1.3 La politica può essere definita attraverso il concetto di potere 1. La scienza politica è essenzialmente lo studio teorico ed empirico del potere. 2. Cosa è il potere? e’ un meccanismo di causazione sociale. 3. Principali interrogativi intorno al potere: • quali sono le risorse del potere? • come si misura il potere? • chi ha il potere nella società? • che rapporti esistono tra chi detiene il potere?

 1.4 4. risorse del potere e tipi di potere MATERIALI  ECONOMICO COGNITIVE  NORMATIVO VIOLENZA  COERCITIVO  POLITICO

1.5 Metodi di misurazione del la distribuzione del potere Posizionale Reputazionale Decisionale Critiche avanzate ai metodi: Posizionale  Potere/Autorità Reputazionale  Tipi di potere Decisionale  Non decisioni

6. Esistono varie “scuole di pensiero” sulle modalità di distribuzione del potere: scuola elitista  accentramento delle risorse e centralità delle risorse economiche (élite del potere) scuola pluralista  dispersione delle tra varie élites risorse e competizione tra i detentori delle varie risorse 7. Quindi esiste un “gioco dei poteri” (conflitto e competizione) tra che detiene il potere politico e chi detiene il potere economico e normativo

La Politica può essere definita attraverso il concetto di Stato 1.6 La Politica può essere definita attraverso il concetto di Stato 1. Secondo l’approccio “statista” la scienza politica è lo studio dello Stato, del suo funzionamento, delle sue trasformazioni e dei suoi rapporti con altre forme di organizzazione del potere politico. 2. Lo stato è una specifica forma di organizzazione del potere politico che: - si afferma in Europa - a partire dal 1200-1300 - è caratterizzata da: accentramento territoriale del comando monopolio legittimo della violenza (obbligazione politica) impersonalità del comando (leggi, burocrazie, istituzioni) 2002 - Facoltà di Scienze Politiche

1.7 3. LO STATO SUBISCE DELLE TRASFORMAZIONI: • viene “esportato” e diventa la principale forma di organizzazione del potere politico • si amplia da un punto di vista quantitativo (crescita della sfera pubblica in termini di funzionari e bilanci pubblici) • espande le poi contrae e sue funzioni: - stato minimo - stato programmatore e imprenditore - stato del benessere - stato regolatore LE SFIDE ATTUALI: - globalizzazione ed erosione del potere degli stati - finanza globale - spinte localistiche 2002 - Facoltà di Scienze Politiche

2. Principali interrogativi: Cosa è un sistema? 1.8 La Politica può essere definita attraverso il concetto di Sistema politico 1. Secondo l’approccio sistemico (1950-1980) la Scienza politica è essenzialmente lo studio del funzionamento del sistema politico 2. Principali interrogativi: Cosa è un sistema? Cosa è un sistema politico? Come funziona un sistema politico? 2002 - Facoltà di Scienze Politiche

Effetto di retroazione 1.9 Ambiente Logica di funzionamento di un sistema Sistema Effetto di retroazione Immissioni Emissioni Confini 2002 - Facoltà di Scienze Politiche

1.10 3. Un sistema è: un costrutto analitico applicabile a qualunque realtà empirica definibile attraverso alcuni concetti: sistema ambiente confini (gatekeepers) immissioni (inputs) emissioni (outputs) retroazione (feedback)

1.11 4. Il sistema politico è l’insieme di comportamenti e di atteggiamenti rilevanti per l’allocazione autoritativa dei valori all’interno di una collettività 5. Gli elementi costitutivi del sistema politico sono: Immissioni  domande e sostegno Emissioni  decisioni (outputs) e politiche pubbliche (outcomes) Sistema  strutture e funzioni attraverso cui le domande e il sostegno vengono convertite in emissioni Ambiente  altri sistemi sociali (economico, culturale, religioso, ecc.) Confini  regolatori di accesso culturali (valori e cultura politica), organizzativi (partiti, sindacati) e istituzionali Retroazione  effetti delle politiche pubbliche sulle domande e il sostegno

Immissioni Conversione Emissioni Esiti ambientali Effetto di retroazione Domande Sostegno Processo di formulazione delle politiche Estrazioni Distribuzioni Regolazioni Simboli Sicurezza e benessere nazionali e internazionali Stati ambientali precedenti

6. Le funzioni e le strutture interne al sistema sono: 1.13 6. Le funzioni e le strutture interne al sistema sono: articolazione  gruppi della domanda politica movimenti aggregazione  partiti della domanda politica conversione  parlamento delle domande in decisioni governo implementazione  burocrazie delle politiche pubbliche 2002 - Facoltà di Scienze Politiche

Utilizzando la teoria della scelta pubblica 1.19 Utilizzando la teoria della scelta pubblica Giovanni Sartori ha definito la politica come: la sfera delle decisioni collettivizzate vincolanti legittime sovrane 2002 - Facoltà di Scienze Politiche

Rischi esterni e dei costi interni delle decisioni politiche 1.20 Rischi esterni e dei costi interni delle decisioni politiche In quanto decisioni collettivizzate le decisioni politiche implicano: Rischi esterni (decisioni prese da altri che ci danneggiano) Costi interni (tempo e risorse impiegati per prendere una decisione) 2002 - Facoltà di Scienze Politiche

- diminuiscono i rischi esterni - aumentano i costi interni 1.21 In generale: 1. All’aumentare del numero di persone che partecipano ad un processo decisionale: - diminuiscono i rischi esterni - aumentano i costi interni Rischi esterni Costi interni 1 10% 100% I costi interni e i rischi esterni dipendono da CHI prende le decisioni collettivizzate e da COME vengono prese 2002 - Facoltà di Scienze Politiche

- maggioranza assoluta (50% + 1) - maggioranza relativa 1.22 2. Differenti tecniche decisionali presentano differenti rischi esterni e costi interni, per esempio: - Unanimità - maggioranza assoluta (50% + 1) - maggioranza relativa 3. Una tecnica decisionale utile al fine di ridurre i rischi esterni è la rappresentanza Rischi esterni con decisori rappresentativi Rischi esterni con decisori non rappresentativi 1 10% 100% 2002 - Facoltà di Scienze Politiche

4. Indicazione prescrittiva: 1.23 4. Indicazione prescrittiva: Quanto più gli effetti di una decisione sono irreversibili immediati tanto più è razionale adottare tecniche decisionali che implicano costi interni elevati 2002 - Facoltà di Scienze Politiche

1.24 Per concludere, in questa prima parte del corso abbiamo imparato che: La politica ha a che fare essenzialmente con chi decide, come si decide e su cosa si decide all’interno di una collettività senza ricorrere al conflitto violento (creazione di una arena pacificata, dell’ordine politico e dell’obbligazione politica); La dimensione della sfera politica è variabile (una quantità più o meno ampia di attività può essere oggetto di regolazione politica); I confini della sfera politica possono essere più o meno permeabili (la distribuzione del potere politico può riflettere o meno la distribuzione delle risorse del potere coercitivo, economico, culturale, religioso, ecc.).

Ampiezza dei 1.25 meccanismi di decisione politica Ridotta Elevata Permeabilità dei confini della politica Stato minimo liberale Democrazie di massa Stato del benessere Regime autoritario di tipo pretoriano Clientelismo Regimi di mobilitazione a base religiosa 2002 - Facoltà di Scienze Politiche

Eventi la cui natura politica è certa SCHEDA 1 Eventi la cui natura politica è certa 8 novembre 2016 Evento Motivo per cui l’evento è certamente politico Evento 1 Perché…………………………………………. Evento 2 Perché………………………………………… Evento n Perché…………………………………………..

Eventi la cui natura politica è incerta SCHEDA 2 Eventi la cui natura politica è incerta 8 novembre 2016 Evento Motivi per cui lsi hanno dei dubbi che l’evento sia politico Evento 1 Perché…………………………………………. Evento 2 Perché………………………………………… Evento n Perché…………………………………………..

Ricordarsi che: Ad un evento possono corrispondere più articoli/notizie (p.es. 4 articoli sullo stesso evento) L’evento deve essere ricavato dagli articoli – quindi NON copiare il titolo dell’articolo nella colonna di sinistra Nella colonna di destra (Perché…….) non bisogna spiegare il contenuto del titolo dell’articolo, ma le ragioni che spiegano quella scelta