l’integrazione economica europea: dL’Italia e l’integrazione economica europea: tra sfide e opportunità Francesca Fauri Università di Bologna SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA 25-26 NOVEMBRE 2016 CONVEGNO SCIENTIFICO LA SOCIETÀ ITALIANA E LE GRANDI CRISI ECONOMICHE 1929-2016
Integrazione, crisi e sfide La firma dei Trattati di Roma nel 1957 sono seguiti da anni di relativa stabilità economica Due grandi crisi mettono a repentaglio il cammino europeo: 1973 e 2008 Intervento della Comunità Europea con finalità diverse: nel primo caso per rilanciare il progetto integrazionista nel secondo per aiutare gli stati membri maggiormente in difficoltà
25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA TITOLO INTERVENTO SOTTOTITOLO La crisi del 2008 Paralisi del settore bancario europeo a causa delle informazioni insufficienti circa la capitalizzazione delle banche e la loro esposizione ai derivati; Le banche europee in difficoltà (tedesche, francesi, inglesi, irlandesi, danesi, olandesi e belghe) furono prontamente sostenute dai rispettivi governi (con un volume di aiuti senza precedenti: 1,6 trilioni di euro vennero impegnati tra il 2008 e il 2011, circa il 13% del PNL annuale della UE)
Dalla crisi bancaria alla crisi del debito sovrano: la seconda fase
Il caso della Grecia e dell’Irlanda e il ruolo della UE 25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA TITOLO INTERVENTO SOTTOTITOLO Il caso della Grecia e dell’Irlanda e il ruolo della UE 2010 European Financial Stability Facility (EFSF) e European Fianancial Stabilization Mechanism (EFSM), detto fondo salva stati, con una capacità di prestito di 440 miliardi 2013 questi due fondi temporanei sono stati sostituiti dallo European Stability Mechanism o Meccanismo di stabilità europeo, un nuovo ente europeo, con sede in Lussemburgo, che offre assistenza finanziaria agli stati dell’eurozona in difficoltà e dispone di una capacità massima di prestito di 500 miliardi.
Il mutato ruolo della BCE La crisi ha spinto la BCE: sia ad interventi massicci di rifinanziamento del sistema bancario europeo sia ad adottare innovative misure monetarie allo scopo di rivitalizzare l’economia europea e riportare il tasso di inflazione vicino al 2%
Andamento tasso inflazione area euro
Principali misure non convenzionale adottate dalla BCE 2008-2010 Iniezioni di liquidità per 523 miliardi di euro 2010-2012 Securities markets programme 2011-2012 Long term refinancing operations (Big Bertha) 2012 Riduzione coefficiente di riserva obbligatoria 2014 Targeted long term refinancing operations (Tltro) 400mil.
Discorso di Draghi 2012 We think the euro is irreversible. And it’s not an empty word now, because I preceded saying exactly what actions have been made, are being made to make it irreversible. But there is another message I want to tell you. Within our mandate, the ECB is ready to do whatever it takes to preserve the euro. And believe me, it will be enough
Le innovazioni istituzionali: la sfida integrazionista 2014 Nuovo meccanismo di vigilanza unico sulle maggiori banche europee 2015/6 Nuovo meccanismo di risoluzione unico delle crisi bancarie
Concludendo I criteri di Mundell per il buon funzionamento di un’area valutaria ottimale non sono cambiati e non fanno parte del panorama europeo, dove non vi è né mobilità del lavoro né integrazione fiscale; Tuttavia la BCE: 1) ha introdotto la supervisione comune delle maggiori banche e un fondo europeo per affrontare le crisi bancarie; 2) ha assunto il ruolo di prestatore di ultima istanza; 3) ha cercato in tutti modi di far salire il tasso di inflazione. Strumenti di mutuo aiuto collettivo. Le crisi non hanno determinato la fine dell’euro, anzi l’euro ha mantenuto pressappoco il suo valore e ha difeso con successo i paesi dell’euro-zona dagli effetti peggiori della crisi economica fornendo alle società europee un mercato stabile per il commercio e gli investimenti internazionali.