La lirica provenzale e i Minnesänger
Trovatori e giullari In Francia la lingua d’oil fu usata soprattutto per l’epica, in lingua d’oc (Provenza e Francia meridionale) per la poesia d’amore dei trobadours e dei giullari, legata alla vita e ai valori della corte feudale. Trovatore da trobar = poetare, dal lat. tropare = creare tropi = figure retoriche. Poeta colto raffinato autore di versi destinati al canto o alla recitazione; lessico ricercato e stile raffinato. Giullare dall’occitano joglar, a sua volta dal lat. ioculator = giocoliere, buffone. in origine era un saltimbanco itinerante che si esibiva nelle corti e lungo i percorsi dei pellegrinaggi ai luoghi santi XIII sec. entra a corte dove viene retribuito dal signore per l’intrattenimento dei nobili: canta o recita le poesie trovadoriche rielaborandole liberamente si accompagna con il suono di strumenti musicali.
Trovatori in lingua d’oc Guglielmo d’Aquitania (1071-1126): fondatore della scuola provenzale. Di estrazione nobiliare: Bernart de Ventadorn, Jaufré Rudel, ecc.(XII) Altri di estrazione borghese al servizio di un signore. Vi furono anche trovatori in lingua d’oïl: la moda della poesia trobadorica si diffuse anche nella Francia del nord. e, attraverso i giullari, nelle corti di tutta Europa. Fine dell’anonimato medioevale con differenziazione personale di stile e di temi da poeta a poeta. Generi metrici: canzone, canto di crociata, compianto, alba, pastorella, tenzone sirventese. Stili trobadorici: trobar leu = poetare leggero e melodioso - Jaufré Rudel; trobar ric = ricco di metafore e virtuosismi stilistici – Raimbaut d’Aurenga; trobar clus = oscuro, difficile, per sentimenti complessi – Arnaut Daniel, molto apprezzato da Dante e Petrarca.
Il concetto di cortesia Cortesia deriva da “corte” del re e dei signori feudali : indica una condizione di gentilezza di nobiltà, di raffinatezza nell’educazione e nei costumi, si contrappone a villania, che indica non solo il popolo basso, ma anche la borghesia definisce, insieme, uno stato sociale reale, quello dei frequentatori della corte feudale: nobiltà di nascita, prestanza fisica, fedeltà al signore e una condizione ideale, una tensione verso un modello di perfezione spirituale e culturale che si ispira al mondo classico: equilibrio , moderazione e alla cristianità: generosità. lealtà, disprezzo del danaro Cortesia soppianta il termine vasselage (“vassallaggio”) definisce una nuova fase della civiltà feudale instaura un nuovo modello morale e culturale di vita mantiene della fase precedente i valori cavallereschi di fedeltà al signore, di onore, di aspirazione alla gloria.
L’amor cortese Il tema pressoché unico della poesia cortese è l'amore, un amore disciplinato da regole rigide, codificato nel trattato De Amore di Andrea Cappellano; è proprio di un animo nobile e non può non essere corrisposto il rapporto d’amore riproduce il modello del vassallaggio: l’amante offre il suo servizio d’amore alla dama come al sovrano il corteggiamento è ritualizzato come l’omaggio al sovrano la dama ricambia come il sovrano con l’investitura d’amore è rivolto a una dama fornito di tutte le perfezioni. L'amore e la cortesia sono interdipedendenti: la cortesia rende capaci d’amare, l’amore, principio di verità e virtù, affina l’animo e rende cortesi. L’amore è un culto che richiede raffinatezza di lessico, di stile, di metro, di musica.
Lirica trovadorica in Italia Crociata degli Albigesi1 (1208) indetta da Innocenzo III furono devastate Provenza e Francia Meridionale; molti trovatori provenzali si rifugiarono nelle corti dell’Italia sett. La lirica provenzale si diffuse in tutta Italia a partire dalle zone più vicine alla Provenza, come Genova e Torino; un centro importante fu anche Bologna. Vi furono anche giullari che furono accolti a corte da signori in Italia; primo fra essi: Raimbaut de Vaqueiras, autore del Contrasto bilingue (provenzale e volgare ligure. Cielo d’Alcamo, il più famoso giullare italiano. Gli albigesi erano aderenti al catarismo, movimento cristiano diffusosi nell'Europa meridionale e in Francia, prevalentemente nella regione di Albi, dove i signori di Provenza permisero che i catari predicassero nei villaggi e fossero messi a capo dei conventi. Conseguenza ultima della crociata fu anche l'inizio del lungo declino della cultura e della lingua occitana in tutto il sud della Francia.
Il Minnesang in Germania Minnesang = canto d'amore, dal ted. Minne = “pensiero d'amore” e “amore spirituale”). Movimento poetico iniziatosi in Germania alla fine del sec. XII, sul modello dei trovatori provenzali e con interferenza della lirica del culto mariano. Fiorisce in Austria e Baviera, nell’ambiente delle corti di Federico Barbarossa, Enrico IV, Federico II di Svevia, ecc. I Lieder si diffusero in Italia in occasione della crociate e grazie all’espansionismo germanico. Tra i maggiori rappresentanti: Wofram von Eschenbach Walther von der Vogelweide, Goffredo di Strasburgo e altri.
Guglielmo d’Aquitania e Jaufré Rudel Guglielmo, duca d'Aquitania (1071-1126): potente feudatario e valente guerriero, partecipò a una crociata in Terrasanta, ma anche libertino e donnaiolo. restano dieci liriche di ispirazione cortese. situazione d'amore astratta e ideale (la fin'amor), codificata nelle in forme rituali; talvolta invece l’amore è cantato in modo realistico e sensuale. Jaufré Rudel (I m. del XII sec.) principe di Blaye (Bordeaux): famoso trovatore provenzale, figura leggendaria di poeta-guerriero. Un'antica biografia narra che partecipò alla II crociata, guidata da Luigi VII di Francia (1148) del suo amore impossibile per la bella Melisenda, principessa di Tripoli in Terrasanta, che egli non aveva mai visto fono alla morte tra le sue braccia. 6 componimenti, i primi esempi di liriche in lingua d'oc. amore come omaggio cortese, per un'amata perfetta, ideale e irraggiungibile.
Jaufré Rudel
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