Il crollo dell’impero romano
linea del tempo
La rivoluzione tardo - romana Durante i due secoli precedenti la fine dell’Impero romano d’Occidente si verificò nell’impero una profonda trasformazione definita “rivoluzione tardo-romana”. Tale cambiamento si verificò in più fasi Fase 1, prima metà del III secolo: epoca di pace e relativo splendore. Massima espansione dell’Impero. Fase 2, seconda metà del III secolo: cedimento delle strutture militari che proteggevano il limes ( confine ), continue sconfitte romane contro i popoli stanziati ai confini settentrionali e orientali, cristianizzazione, popoli barbari si insediano entro i confini imperiali.
L’impero romano sotto Augusto (27 a. C. – 14 d. C L’impero romano sotto Augusto (27 a.C. – 14 d.C.) e alla fine del I secolo d.C. Impero romano sotto Augusto Impero romano alla fine del I sec. d.C. L’economia imperiale entrò in crisi nel momento in cui le conquiste erano in gran parte terminate e quindi i ricavi di esse vennero a mancare.
Il limes reno-danubiano Il pericolo “barbaro”
Romani e barbari: il II secolo d. C. Lungo il confine dell’impero romano, il limes, vi fu una situazione di conflittualità permanente tra le popolazioni locali e le genti stanziate al di là del limes, i “Barbari”. I rapporti tra romani e barbari furono molto intensi soprattutto dal II secolo d.C. Dal III secolo molti guerrieri barbari furono assoldati nell’esercito romano, raggiungendo cariche militari anche elevate. Il rapporto si squilibrò a favore dei barbari a partire dalla fine del III secolo.
Movimenti di popoli non romani nel III secolo
I problemi del III secolo l’esercito e le spese statali La nuova organizzazione dell’esercito, formato da seicentomila soldati, fece raddoppiare le spese. Furono aumentate le tasse e ampliata la burocrazia, per gestire le necessità legate alla raccolta fiscale. Per rispondere alle spese gli imperatori aumentarono le tasse Le necessità della guerra spinsero gli imperatori a escludere i senatori e l’aristocrazia dai comandi militari, mentre vennero promossi ai gradi più alti militari di carriera provenienti dai ceti meno importanti Si verificò quindi un forte ricambio sociale ai vertici dell’impero romano: Diocleziano era figlio di un liberto, il padre di Galerio era un pastore.
Occidente e Oriente a confronto (IV secolo d.C.) Impero d’Occidente Impero d’Oriente debole e povero solido e ricco tasse gravose carenza di schiavi vasti latifondi città spopolate moneta solida cristianesimo forte terre fertili, coloni città floride Sapreste dire, alla fine del IV secolo, quale parte dell’impero era florida e quale era carica di problemi? La grave situazione dell’Occidente da quali fattori era determinata? Quali elementi rendevano forte la parte orientale dell’impero?
I barbari entrano nell’impero romano Migrazioni dei Goti, III-IV secolo d.C. Invasioni dell’Impero Romano, IV-Vsec. D.C.
I barbari si muovono per stanziarsi nell’impero Alcune popolazioni barbariche, soprattutto i Goti, varcarono il limes per stanziarsi entro i territori imperiali. Le cause furono diverse: - erano consapevoli della debolezza militare dell’impero - erano spinti alle spalle da altri popoli che si muovevano a loro volta verso Occidente
Il cristianesimo Paolo di Tarso diffonde il cristianesimo in tutto il territorio dell’impero. E’ una religione monoteista che riconosce un solo Dio. I cristiani non riconoscono l’imperatore come autorità divina: per questo l’Impero entra in crisi. Perché? Nel III° secolo le persecuzioni contro i cristiani divennero frequenti.
La fine dell’impero d’Occidente La fase che andò dal 407 al 430 vide l’instaurazione definitiva dei barbari in Occidente. Nel 410 i Visigoti saccheggiarono Roma, un evento che agli occhi dei contemporanei apparve quasi come l’avvicinarsi della fine del mondo.
Le classi dirigenti occidentale e orientale si divisero sul da farsi: in Oriente i barbari vennero progressivamente allontanati dagli eserciti. In Occidente gli alti ufficiali e una parte consistente dell’esercito erano barbari, mentre le aristocrazie tradizionali si chiusero in un rigido patriottismo, divise anche religiosamente tra pagani e cristiani
In questo modo le elites militari e quelle sociali rimasero estranee e ostili, e le popolazioni barbariche ebbero maggiore facilità a stanziarsi in Occidente La deposizione di Romolo “Augustolo” da parte dello Sciro Odoacre pose fine formalmente all’impero d’Occidente: 476 d.C.
Le classi dirigenti occidentale e orientale si divisero sul da farsi: in Oriente i barbari vennero progressivamente allontanati dagli eserciti. In Occidente gli alti ufficiali e una parte consistente dell’esercito erano barbari, mentre le aristocrazie tradizionali si chiusero in un rigido patriottismo, divise anche religiosamente tra pagani e cristiani
Europa nell’ anno 476 d. C.