Definizione di patto sociale Sul detto comune (1793) Definizione di patto sociale
(I) Siamo [...] in presenza di un contratto originario, ch’è l’unico sul quale si può fondare una costituzione civile, e quindi universalmente giuridica tra gli uomini, e istituire un copro comune. Ma questo contratto [...] non è punto necessario presupporlo come un fatto (come tale anzi non sarebbe neppure possibile) quasi che, perché noi ci considerassimo legati a una costituzione civile già stabilita, dovesse prima venir dimostrato dalla storia che un popolo, i cui diritti e le cui obbligazioni noi come discendenti avremmo ereditato, debba realmente avere compiuto una volta un tale atto e averne lascito a noi una sicura notizia o testimonianza scritta o orale.
(II) Questo contratto è invece una semplice idea della ragione, avente però una sua indubbia realtà (pratica): quella cioè di obbligare ogni legislatore a far leggi come se avessero potuto derivare dalla volontà comune di tutto un popolo e di considerare ogni suddito, in quanto vuole essere cittadino, come se egli avesse dato il suo consenso a una tale volontà. Questa è infatti la pietra di paragone della legittimità di ogni qualsiasi legge pubblica. in altre parole, se questa legge è fatto in modo che sarebbe impossibile il consenso di tutto il popolo ad essa [...], allora tale legge non è giusta.
(III) Ma se è solo possibile che un popolo consenta a tale legge, allora si ha il dovere di ritenerla giusta, anche se al momento il popolo si trovasse in una tale situazione o in un tale stato d’animo che, se fosse su ciò interpellato, probabilmente negherebbe il proprio assenso. Tuttavia, tale limitazione vale, evidentemente, solo per il giudizio del legislatore e non del suddito. Tuttavia questa limitazione vale, evidentemente, solo per il giudizio del legislatore, non del suddito. Se pertanto un popolo, sotto una data legislazione positiva dovesse giudicare con ogni probabilità compromessa la sua felicità, cosa dovrebbe fare? Ribellarsi? La risposta può essere una sola: a quel popolo non rimane che obbedire.»