CURARE E PRENDERSI CURA : ASPETTI ETICI

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CURARE E PRENDERSI CURA : ASPETTI ETICI

Abbiamo assistito negli ultimi anni a numerose variazioni nel modo di considerare e intervenire nei confronti della disabilità. Cerchiamo ora di approfondire i principi da cui partire nella cura della persona. Nei «Principi» possono essere individuati i presupposti teorici ed etici di ogni professione Per «Principio» si intende «ciò da cui si comincia», il punto di partenza

ETICA : Dal greco ethos, da cui deriva il termine etica, significa "costume", "consuetudine" (i medesimi significati si ritrovano nel latino mos, moris, da cui deriva invece il termine morale). Quando parliamo di etica (o di morale) facciamo, allora, riferimento al costume e più ampiamente al nostro modo di agire, di comportarci, alle scelte che quotidianamente compiamo, in modo più o meno consapevole. In senso stretto, con etica e con morale intendiamo un insieme di criteri, di valori, di norme, in base ai quali orientiamo il nostro agire. branca della filosofia che studia la condotta degli esseri umani e i criteri in base ai quali si valutano i comportamenti e le scelte. (Aristotele)

“L'etica aiuta a comprendere ciò che è buono in sé; nel linguaggio filosofico, ogni dottrina o riflessione speculativa intorno al comportamento pratico dell'uomo, soprattutto in quanto intenda indicare quale sia il vero bene e quali i mezzi atti a conseguirlo, quali siano i doveri morali verso sé stessi e verso gli altri, e quali i criteri per giudicare sulla moralità delle azioni umane. » L'etica è quindi un insieme di norme e di valori che regolano il comportamento dell'uomo in relazione agli altri un criterio che permette all'uomo di giudicare i comportamenti, propri e altrui, rispetto al bene e al male “L'etica aiuta a comprendere ciò che è buono in sé; ciò che va fatto o evitato ad ogni costo e in ogni caso, a prescindere dai vantaggi personali e sociali che se ne ricavano; ciò che è assolutamente degno dell'uomo e che si oppone a ciò che è indegno; ciò che non è negoziabile e su cui non si può né discutere né transigere” C. M. Martini

ET ICA Ha come oggetto i valori riferiti al volere e all’azione dell’uomo Cerca di rispondere a domande come : quando un’azione è giusta? Quando è sbagliata? PUO’ ESSERE DESCRITTIVA Si limita a descrivere il comportamento dell’uomo e ad aiutarlo a cogliere, tra i motivi che spingono la sua azione quelli la cui realizzazione presenta maggiori vantaggi individuali e sociali NORMATIVA Dà indicazioni su quali valori siano giusti e quindi da realizzare

CURARE - guarire intervento univoco (to cure) - sanare A B PRENDERSI CURA intervento circolare (to care) Curare con: - Sollecitudine - Preoccupazione - Attenzione A B - Condivisione - Sostegno Attenzione alla persona e alla qualità della vita TRAS-CURARE - togliere valore - passare in mezzo alle cose senza guardarle Curare come guarire Prendersi cura centrato sulla relazione, la comprensione dei limiti proprio e altrui Interesse sollecito verso qualcuno, con un’attenzione alla persona nella sua interezza

MODELLI DI INTERVENTO Come si fa quel che si fa MODELLO MEDICO O MODELLO DI RETE CLINICO UTENTE portatore di problemi/ SOGGETTO con problemi Disagio/patologie sociali e risorse UTENTE isolato dal contesto SOGGETTO in relazione relazionale con altri soggetti PATOLOGIA / DISAGIO Non è la patologia al centro Da individuare/curare e guarire dell’attenzione dell’operatore da parte dell’operatore ma la CAPACITA’ D’AZIONE PER IL BENESSERE

MODELLI DI INTERVENTO Come si fa quel che si fa MODELLO MEDICO O MODELLO DI RETE CLINICO L’attività dell’operatore è di : promuovere le risorse potenziare le capacità di risposta La «CURA» deve avvenire in CURA della patologia AMBITI specifici il più possibile nei CONTESTI ORDINARI DI VITA La CURA è funzione della qualità dell’ambiente di vita

ALCUNI PRINCIPI CHE SOSTENGONO IL LAVORO CON LE PERSONE Riconoscimento e rispetto del valore della persona umana, unica e irripetibile Riconoscimento e rispetto della libertà intesa come possibilità di autodeterminazione e capacità di autorealizzazione personale in relazione con gli altri Principio dell’uguaglianza intesa come parità di diritti e doveri senza discriminazione di origine, razza, sesso, religione, condizioni ecoomiche, personali, sociali e culturali Centralità della persona Reciprocità Ascolto Rispetto e valorizzazione delle soggettività senza giudizio di valore sulla persona

Ogni soggetto deve poter incontrare relazioni che tendano a : Accogliere ed accompagnare Accrescere le capacità di costruire rapporti positivi Sviluppare competenze Relazione d’aiuto Relazione in cui almeno uno dei protagonisti ha lo scopo di promuovere nell’altro la crescita, lo sviluppo, la maturità e il raggiungimento di un modo di agire più adeguato e integrato Situazione in cui uno dei partecipanti cerca di favorire una valorizzazione maggiore delle risorse personali del soggetto ed una maggiore possibilità di espressione

CARATTERISTICHE DELLE RELAZIONI FAVORISCONO LA CRESCITA: Fiducia nell’individuo e nelle sue potenzialità Provare comprensione Accettazione dell’altro come processo in divenire Rispetto della persona e delle differenze Autenticità RENDONO INEFFICACE LA RELAZIONE Disinteresse Distacco emotivo Indifferenza Accettazione rigida dell’altro come qualcuno di già diagnosticato, classificato

AMBIENTE «Tutto ciò che sta intorno» Le relazioni avvengono in un ambiente, in uno spazio che sta intorno, circonda la persona , e definisce il «tono educativo « di un contesto AMBIENTE «Tutto ciò che sta intorno» « Complesso delle condizioni esterne materiali, sociali, culturali, nell'ambito delle quali si sviluppa, vive e opera un essere umano «. « Le persone, le cose, con le quali sei a contatto; le condizioni e le circostanze nelle quali si vive «. TERAPIA D’AMBIENTE Operatori capaci di collaborare nell’obbiettivo di «valorizzare» e integrare la persona