CORSO DI SOCIOLOGIA GENERALE Marco Ingrosso PRIMI ELEMENTI DI TEORIA SOCIOLOGICA: i concetti di base e la visione sociologica della società come insieme CORSO DI SOCIOLOGIA GENERALE Marco Ingrosso
I Livelli o strati della vita sociale La sociologia guarda al mondo sociale come se fosse stratificato “a cipolla” Dimensione MICRO-SOCIALE: soggettività, interazioni quotidiane interpersonali, gruppi familiari Dimensione MESO-SOCIALE: fenomeni associativi e organizzativi, corpi intermedi Dimensione MACRO-SOCIALE: tendenze e fenomeni sociali, politici, economici, culturali su vasta scala (nazionali, continentali, mondiali) in prospettiva sincronica o diacronica
Soggetto-nel-suo-ambiente Relazioni e processi interattivi Una visione integrata della vita sociale-societaria (sistemico-relazionale) Soggetto-nel-suo-ambiente Relazioni e processi interattivi Strutture sociali Mediatori sociali Cultura Immaginario Organiz-zazioni Sistemi di relazioni
Il soggetto “sociologico” La soggettività nasce per imitazione-assorbimento della vita sociale, ma anche per differenziazione e autonomizzazione (v. M. Erickson) Il soggetto è costitutivamente sociale-comunicativo: attraverso gli scambi emozionali, l’esplorazione dell’ambiente, l’acquisizione del linguaggio, l’assunzione delle regole della vita sociale (acquisizione di una “casa” e “famiglia”, di una “Patria”, di una lingua comune, di costumi “tipici”) Il soggetto (e il suo micromondo) è trascinato dalla corrente della vita sociale, ma esso può avere delle libertà nel dare senso-direzione alla sua vita e, in certe circostanze, influire sulle organizzazioni di cui fa parte, comprese quelle generali- societarie.
Lo studio sociologico del soggetto-individuo è fatto soprattutto per soggetti eminenti e rappresentativi (capi politici, leader religiosi, artisti, ecc.) o per soggetti che, attraverso la loro vicenda, influiscono sulla dimensione meso e macro-sociale Analizza la cultura (es. adesione a movimenti culturali e sociali), le relazioni sociali più importanti (es. familiari e di amicizia con altri soggetti rilevanti), l’adesione ad associazioni, organizzazioni, movimenti politici, ecc.
MICRO: Relazioni, comunicazioni e “danze” sociali La re-l-azione con gli altri significativi (ma anche con sconosciuti) è il primo atto sociale ripetuto e sistematico del bambino: essa crea degli imprinting, dei modi tipici di interagire, delle abitudini, delle forme relazionali La comunicazione (non-verbale e verbale) stabilisce un mondo comune di significati, intese, coordinamenti, conflitti, permette una riflessività sull’azione che viene compiuta, veicola un immaginario: delle visioni-anticipazioni di situazioni tipiche temute o desiderate Le “danze” o “giochi” (sequenze interattive di coppia o di gruppo) attivano processi di coordinamento ma anche di differenziazione e conflittualità nella vita sociale
Lo studio sociologico delle relazioni e comunicazioni nella “vita quotidiana” Avviene attraverso l’utilizzo di metodi qualitativi, come interviste in profondità, tenuta di diari, osservazioni partecipanti, studio di casi, focus group, ecc. Analizza le conversazioni, gli scritti, le sequenze di azione in un periodo di tempo, le reti che si intrecciano fra due o più soggetti, il punto di vista di ciascun componente della relazione, le aspettative rivolte all’altro, la coesione o i conflitti nelle relazioni (familiari, amicali, di gruppo), ecc. Per “vita quotidiana” si intendono i contatti che avvengono con continuità fra soggetti in relazione fra loro e che si svolgono dentro specifici ambienti sociali (scuola, casa, lavoro, tempo libero, ecc.)
MESO: Organizzazioni e Associazioni Permettono il raggiungimento di scopi economici, politici, culturali attraverso il coordinamento dell’azione di molte persone e la divisione del lavoro Sono elementi intermedi fra la vita microsociale e la dimensione macro: esse infatti si aggregano poi in insiemi di scambi economici, istituzionali, culturali, ecc. Sono rilevanti per la coesione sociale, la costituzione di identità personali e sociali, la definizione di ruoli professionali, la partecipazione alle dinamiche societarie
Lo studio sociologico delle Organizzazioni e Associazioni Avviene analizzando la struttura di una organizzazione, la sua cultura organizzativa, l’immagine che essa proietta all’esterno (ad es. attraverso un sito o i social network), il benessere organizzativo dei soggetti agenti Può anche avvenire studiando le professionalità che la compongono (es. medici, infermieri, professori, amministrativi, ecc.) e le relazioni fra diversi gruppi professionali Utilizza metodi qualitativi o anche metodi documentali; nel caso di grosse organizzazioni si usano anche indagini quantitative (ad es. con questionari standardizzati)
MACRO: Strutture, Media e Cultura Le STRUTTURE permettono il mantenimento della vita associata collettiva attraverso istituzioni e regole in ambito economico, politico, educativo, scientifico, delle comunicazioni collettive, della sicurezza, della giustizia, ecc. La CULTURA permette la veicolazione della lingua e dei significati fra gli associati di un gruppo sociale, nonché la continua elaborazione dell’immaginario e degli obiettivi I MEDIATORI SOCIALI (media, denaro, leggi, internet, ecc.) permettono gli scambi sociali generali e la condivisione di informazioni sulla vita societaria
STRUTTURA/E SOCIALE/I Il concetto di struttura sociale si riferisce al fatto che le attività umane non sono casuali, ma strutturate storicamente e che vi sono regolarità nei nostri comportamenti e nelle relazioni che intratteniamo. Una società è composta da un aggregato di strutture che ne rendono possibile l’esistenza e l’evoluzione La struttura sociale non è una struttura fisica (es. un edificio), poiché le società umane sono continuamente ricostruite dai “mattoni” che le compongono: le relazioni fra gli esseri umani. La strutturazione è un processo biunivoco: le nostre attività reciproche strutturano il mondo sociale il mondo sociale struttura le nostre attività
Le principali strutture sociali POLITICHE: Struttura istituzionale (Presidenza Rep., Parlamento, Governo, ecc…) ECONOMICHE: mercati, borse, Banca d’Italia, BCE, ecc… GIURIDICHE: Tribunali, Codici, Notariato, …. EDUCATIVE: Scuole, Università, Collegi, … FAMILIARI-RIPRODUTTIVE: famiglia, parentela, ecc. ARTISTICHE: Accademie artistiche, Premi letterari, … CULTURALI (etico-religiose): Chiese, Autorità morali, Istituzioni culturali, ecc SCIENTIFICHE: CNR, Università, Laboratori Big Science, ecc. COMUNICATIVE: Media (tv, radio, giornali) , gestori di Internet, emittenti televisive, gestori telefonici, ecc. TRASPORTI: aeroporti, stazioni, porti, linee ferroviarie, strade
MEZZI GENERALIZZATI DI INTERSCAMBIO Sono strumenti che permettono alla vita sociale di compiersi, permettono la comunicazione e gli scambi, il coordinamento e la coesione Linguaggio Denaro Media Internet Legge Regole etiche Fiducia Simboli comuni (es. bandiera nazionale) Tempo regolato (calendario, orologio, ...) .....
CULTURA Un complesso organico di segni e simboli elaborati ed utilizzati da un gruppo umano Concorre a definire l’identità del gruppo (paese/nazione) in termini di usi, costumi, tradizioni, credenze, memoria, patrimonio culturale, ecc. È caratterizzata da un’etica (in alcuni casi diversificata al suo interno) che indica le relazioni sociali tipizzate che devono valere nel gruppo Si manifesta anche in una cultura materiale incarnata in oggetti, tecniche, cibi, abiti, oggetti di uso quotidiano
Immaginario collettivo L’i. c. (per Durkheim: “coscienza collettiva”, nella cultura tedesca “lo spirito del tempo”) è un insieme di rappresentazioni e narrazioni ricorrenti presenti nell'immaginazione di una molteplicità di individui parte di una certa comunità o popolo, che dà forma alla memoria collettiva. Esso ha generato dei “miti”, degli “archetipi”, delle “utopie” rintracciabili nella storia antica, ma che in qualche modo sono presenti anche nelle “cultura di massa” contemporanee (es. il “mito” del progresso, dell’essere alla moda, della ricchezza come felicità, ecc.) Esso talvolta viene interpretato come “carattere” tipico di un popolo (gli italiani sono …, i francesi sono …) Talvolta emerge come emozioni collettive che si diffondono in una certa epoca distorcendo i fatti e portando le collettività verso esiti fallimentari al seguito di capi carismatici (es. paura dello straniero, ossessione securitaria)
Lo studio sociologico delle strutture, della cultura, dei media, dell’immaginario Avviene utilizzando: Statistiche sociali raccolte da appositi istituti (es. ISTAT); Indagini sviluppate ad hoc dal ricercatore (survey) Raccolte sistematiche di documenti o di osservazioni Raccolte di immagini e filmati (metodi visuali) Studio di eventi significativi della vita sociale contemporanea Studio “secondario” di diverse ricerche sullo stesso tema elaborate da altri ricercatori Nuovi metodi per lo studio degli scambi su internet, ecc.
SOCIETÀ (I) Una società (dal latino societas, derivante dal sostantivo socius cioè "compagno, amico, alleato") è un insieme di individui dotati di diversi livelli di autonomia, relazione reciproca ed organizzazione che, aggregandosi, interagiscono al fine di perseguire uno o più obiettivi comuni (difesa, conquista, risorse, spazio, tecnologia, ecc.) Nella storia, si sono valutate essere esistite almeno cinquemila società diverse, classificate in base a vari criteri. Esse vanno dalle prime tribù di cacciatori-raccoglitori (società semplici) fino alle società nazionali (società moderne) e alla società-mondo contemporanea (società globale e complessa)
SOCIETÀ (II) La società umana è un gruppo organizzato attraverso strutture e istituzioni, gravitante su o stanziato in un territorio, tendente all’autosufficienza economica, composto da individui che condividono una stessa cultura (norme, costumi, convinzioni, ecc.) o insiemi di credenze differenziate ma fra loro compatibili, che sono coscienti della loro identità e continuità collettiva e stabiliscono fra loro rapporti e scambi più intensi e continui rispetto a quelli stabiliti con membri di altre collettività.
Obiettivi di apprendimento (4) La visione sociologica stratificata e il problema dell’integrazione La soggettività (degli attori sociali) strutturata dall’ambiente e dalle relazioni La dimensione meso e il suo ruolo sociale Elementi caratterizzanti la dimensione macro: stutture, cultura, mediatori sociali L’immaginario collettivo I metodi per lo studio delle diverse dimensioni e dinamiche sociali Il concetto di società e le sue varianti